La lotta alla Cimice asiatica (Halyomorpha halys) è importante poiché si tratta di un insetto originario dell’Estremo Oriente di recente introduzione in Italia. Il primo esemplare è stato notato in provincia di Modena nel 2012. Purtroppo ha un’elevata capacità riproduttiva (ogni adulto depone dalle 250 alle 450 uova) e una spiccata resistenza ai rigori invernali. In Italia è in grado di compiere due generazioni che tendono a sovrapporsi: tant’è vero che già da un paio d’anni assistiamo in molte zone d’Italia e una vera e propria invasione.
La presenza si nota da maggio all’interno delle aree verdi, siepi in particolare, e in seguito nei frutteti di pesco e albicocco e poi nei pereti e meleti. In pratica segue la maturazione dei frutti, di cui è altamente attratto. Ci sono state recenti segnalazioni anche su colture erbacee di mais e soia.
A causa della sua elevata polifagia, attacca anche le piante ornamentali e forestali, che diventano un serbatoio per le successive infestazioni delle colture agricole.
In caso di infestazioni possiamo utilizzare un insetticida sistemico, cioè un prodotto che penetra velocemente nella pianta e si diffonde nella vegetazione proteggendo anche quella che si svilupperà dopo il trattamento. Rimane quindi attivo anche in caso di pioggia.
Si tratta di un insetticida selettivo e non interferisce negativamente sulle popolazioni di insetti utili e impollinatori, tanto che può essere applicato anche in prefioritura. L’uso è anche ammesso per molte colture orticole e piante da frutto.
Non sono troppo tossici ? Grazie
Buon verde!