Sono tanti i motivi per coltivare un orto in modo biologico: il desiderio di ottenere frutti e ortaggi genuini, offrire un contributo personale alla tutela dell’ambiente, creare un ambiente sicuro per i bambini e gli animali domestici, oppure adottare tecniche colturali che tutelano le forme di vita utili, come api, farfalle e uccellini.
Non bisogna essere degli esperti: si tratta di apprende metodi semplici e facili da attuare in qualsiasi giardino o terrazzo.
La coltivazione biologica è diversa dalla coltivazione naturale. La seconda non prevede alcun intervento con concimi e antiparassitari, lasciando alla natura il compito di autoregolarsi. Invece nella coltivazione biologica si utilizzano prodotti idonei per la prevenzione, la cura e il nutrimento ma soltanto di origine naturale, affiancate a buone pratiche agronomiche.
COLTIVARE UN ORTO IN MODO BIOLOGICO: SI INIZIA DALLA PREVENZIONE
Per coltivare un orto in modo biologico non dobbiamo dimenticare che questa pratica si basa sull’idea di partenza che le piante in buona salute siano meno soggette agli attacchi dei parassiti e delle malattie fungine. Si tratta quindi un approccio culturale innovativo che basa tutto sulla prevenzione. Per esempio il primo consiglio è di scegliere ortaggi adatti al clima e all’ambiente del nostro giardino o terrazzo, in modo da ottenere piante più robuste e meno soggette a stress.
Prevenire i problemi delle piante è quindi la strada migliore per difenderle senza usare prodotti chimici. Un cardine questo approccio preventivo prevede l’uso di corroboranti e potenziatori delle difese naturali delle piante. Quindi prodotti da utilizzare preventivamente e non alla comparsa degli insetti o dei funghi.
Il principale vantaggio dei preparati bio è la possibilità di usarli in qualsiasi momento dello sviluppo vegetativo, sia nell’orto sia nel frutteto ma anche per tutte le piante ornamentali e da fiore, poiché non hanno tempi di carenza.
LA CONCIMAZIONE BIOLOGICA
Diciamo anzitutto che coltivazione biologica suggerisce il rispetto della fertilità naturale del suolo, per esempio attraverso la rotazione degli ortaggi nell’orto. Alcuni ortaggi rilasciano nel terreno sostanze nutritive utili per altre piante: per esempio le leguminose (fagioli, piselli, ecc.) reintegrano la quantità di Azoto presente nel suolo.