Abbiamo notato dei piccoli bruchi sulle foglie, di solito di colore verde e di piccole dimensioni? Si tratta di larve di lepidotteri, cioè di farfalle o falene.
Le farfalle adulte sono innocue per le nostre piante e anzi sono animali impollinatori utili. Alcune specie però depongono le uova sulle foglie, da cui si schiudono decine di larve molto voraci. Possiamo distinguere due tipi di larve: le defogliatrici e le minatrici. Le defogliatrici hanno un apparato boccale mordente e rosicchiano letteralmente le foglie, lasciando solo le nervature. Le larve minatrici invece scavano gallerie all’interno delle foglie e dei fusti.
Alcune larve sono molto comuni e note agli amanti di giardinaggio. Come la Farfalla del Geranio (Cacyreus marshalli), la Piralide del Bosso (Cydalima perspectalis) o la Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa). Ma sono molte piante ornamentali che possono diventare un luogo ospitale per la ovideposizione di molte specie di farfalle con larve fitofaghe.
Sulle piante coltivate all’esterno, in giardino o sul terrazzo, il periodo più critico è la primavera, da marzo a maggio. Ma il periodo può variare in base al tempo e alla fascia climatica.
In primavera è quindi importante controllare periodicamente le nostre piante, alla ricerca delle uova: sono piccole e biancastre, talvolta avvolte da una tela simile a seta. Se le individuiamo possiamo facilmente rimuoverle manualmente, prima della loro schiusa: agendo preventivamente evitiamo danni importanti alle piante. Per il controllo delle piante ci vengono in aiuto le trappole adesive: è sufficiente posizionarle vicino alle piante per attrarre gli adulti degli insetti parassiti. Svolgono la duplice funzione di segnalarci la presenza di parassiti vicino alle piante e di catturare una parte degli insetti adulti: conoscendo il tipo di parassita potremo scegliere la soluzione migliore per debellarlo.
Sempre a scopo preventivo sono utili i trattamenti radicali e fogliari con prodotti a base di Neem.
In presenza del problema, sulle piante ornamentali possiamo usare efficacemente l’Olio di Colza. Forma una pellicola che riveste l’insetto uccidendolo per asfissia ed è efficace in tutte le fasi di sviluppo: uova, larve e adulti.
Tra le soluzioni biologiche, sfruttate anche per le piante dell’orto, segnaliamo anche il Bacillus thuringiensis. Un batterio di origine naturale che colpisce le larve di molti lepidotteri e nottuidi.