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Marzo 21, 2025
L’uso del Bacillus contro la Piralide del Bosso è un modo del tutto naturale per contenere la presenza di questo temibile parassita.
Il Bacillus, o per meglio dire il Bacillus thuringiensis varietà Kurstaki, è un batterio ma è totalmente innocuo per gli animali, per l’uomo, per le api e naturalmente per l’ambiente, poiché è di origine biologica. Rappresenta un pericolo solo per le larve dei lepidotteri, cioè le predatrici delle nostre piante: quindi è un nostro alleato. Quando viene ingerito dalle larve, si attiva nell’intestino e paralizza l’apparato digerente, portando alla morte dell’insetto in un paio di giorni. Per questa ragione il Bacillus viene utilizzato da molti anni come “insetticida” biologico anche nell’agricoltura professionale: oggi possiamo acquistalo anche nelle confezioni per hobbisti e, congiuntamente all’Olio di Neem, è una delle poche soluzioni contro le larve dei lepidotteri.
Il Bacillus è quindi utile contro molti parassiti tipici degli orti italiani, come le Nottue, le Cavolaie e la Tignola del Pomodoro (Tuta absoluta). In giardino è una soluzione interessante per limitare la presenza della Piralide del Bosso.
Perché usare il Bacillus contro la Piralide del Bosso
La Piralide del Bosso è un “insetto alieno”: appartiene cioè al gruppo di parassiti che hanno fatto la loro comparsa in Italia in seguito al fenomeno della globalizzazione. Nel secolo scorso non erano presenti nelle nostre campagne e quindi hanno trovato pochi nemici naturali e un...
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Settembre 26, 2024
Con l’arrivo dei primi freddi dobbiamo pensare alla manutenzione autunnale delle piante del terrazzo e del balcone. Le temperature iniziano a scendere, le giornate si accorciano e l’umidità aumenta: tutti fattori che influenzano il ciclo vitale delle piante, molte delle quali iniziano a prepararsi per il riposo vegetativo invernale. Con l’arrivo del mese di ottobre dobbiamo perciò prevedere una serie di buone pratiche agronomiche per proteggere le nostre piante dal gelo e per metterle in condizioni di ripartire con forza nella prossima primavera.
La manutenzione autunnale delle piante del terrazzo: iniziamo dalla potatura
Dopo gli stress estivi e il grande caldo probabilmente molto piante avranno qualche ramo secco o malandato. In autunno limitiamoci a rimuovere i rami secchi, malati o troppo lunghi rispetto alla forma della pianta.
Sulle piante arbustive e rampicanti, come le Rose, il Gelsomino, i Glicini e i Caprifogli dovremo invece intervenire con una potatura di formazione, tagliando i rami che hanno fiorito durante l’estate. In questo modo stimoleremo la pianta a produrre i nuovi...
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Aprile 25, 2017
Creare nuove piante con le talee è facile ed è un buon metodo per ottenere tante piante senza spendere quasi nulla. Molti arbusti infatti si possono moltiplicare attraverso porzioni di ramo prelevate a fine primavera o fine estate, da innestare poi nel terreno. Tali porzioni, che daranno vita a esemplari identici alla pianta madre, si chiamano talee.
CREARE NUOVE PIANTE CON LE TALEE: SCEGLIAMO LE PIANTE GIUSTE
La prima cosa da fare per crescere una pianta da una talea è scegliete getti giovani con il fusto robusto, ma non del tutto lignificato. Liberate poi la base lasciando solo alcune foglie apicali e recidetele a metà per limitarne la perdita idrica a seguito della traspirazione. Questa pratica è consigliata per tutti i tipi di talea di piante a foglia larga, come Eleagno, Evonimo, Alloro e Lauroceraso.
La parte basale va recisa con cesoie disinfettate e si può inserire in una polvere radicante per facilitare l’attecchimento. Riempite poi i vasetti di terriccio misto a sabbia e, aiutandovi con una matita, praticate un foro nel substrato per inserire la talea.
La radicazione avviene gradualmente e passato qualche mese si potrà rinvasare o trasferire la talea in piena terra.
Tra gli arbusti facilmente moltiplicabili per talea ricordiamo la Piracanta (Pyracantha), la Salvia, il Rosmarino, la Lavanda, la Rosa, il Pittosforo, il Rododendro, l’Azalea, il Viburno, il Bosso, il Sambuco e la Magnolia.
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Aprile 21, 2017
Scegliere la siepe giusta è importante, sia in funzione del clima sia del suo utilizzo, perchè può fungere da schermo protettivo, delimitare un territorio o più semplicemente decorare una parte del giardino. Possiamo scegliere diversi tipi di piante per formare una siepe, a seconda dell'utilizzo e del risultato finale che vogliamo ottenere.
In generale, una siepe può essere formale, ossia geometrica e regolare, o informale, caratterizzata da un aspetto libero e spontaneo. Se si vuole ottenere una siepe del primo tipo, consigliabile in piccoli giardini, è importante scegliere piante sempreverdi, da mantenere in ordine e compatte con costanti potature. Tra le varietà adatte per creare siepi formali ricordiamo il Bosso, il Ligustro e la Piracanta (Pyracantha).
La siepe spontanea può essere invece composta da sempreverdi e specie spoglianti, giocando sull'accostamento di foglie, bacche e fioriture, ed è più adatta in spazi grandi, dove le piante possono crescere secondo la loro forma naturale.
SCEGLIERE LA SIEPE: SMOG, RUMORI, DIFENSIVE, IN OMBRA, COLORATE...
Per siepi che schermino da rumori e smog ci si può orientare su specie dal fogliame denso come il Ligustro (Ligustrum ovalifolium) e grande come il Lauroceraso (Prunus laurocerasus); mentre per siepi difensive si rivelano ottimi l’Agrifoglio (Ilex aquifolium), la Piracanta...
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Gennaio 20, 2017
La Cecidomia del Bosso è una delle malattie più temute che possano colpire questa bellissima pianta ornamentale.
Le larve della Cecidomia sono molto piccole, di colore giallastro e si nutrono dei tessuti del Bosso nel periodo che va da giugno ad aprile dell'anno successivo. Gli attacchi di questi ditteri si riconoscono principalmente dalle foglie, che prima ingialliscono e poi cadono.
Le larve, annidate all'interno della foglia, depongono le uova provocando un tipico rigonfiamento che si nota su entrambe le pagine fogliari. Durante l'inverno, le larve trovano riparo nelle foglie e si nutrono della pianta fino a primavera, quando diventano adulte e sono pronte per deporre le uova e dare inizio a un nuovo ciclo.
La pianta dopo diversi attacchi, si indebolisce e può deperire, per questo motivo si consiglia di agire tempestivamente ai primi segni di infestazione.
CECIDOMIA DEL BOSSO: COME FARE
Nel caso di attacchi lievi, si consiglia di raccogliere e distruggere le parti infestate prima dello sfarfallamento degli esemplari adulti, in modo da evitare un nuovo ciclo di larve.
Potando il Bosso infestato verso aprile-maggio, potremo scongiurare future defogliazioni senza utilizzare prodotti invasivi.
La Cecidomia è sensibile alla lotta biologica, si possono pertanto provare rimedi quali prodotti a base di Bacillus Thuringiensis e repellenti naturali come infusi di ortica o aglio. Se però l'infestazione è massiccia e continua nel tempo, si deve ricorrere a prodotti di sintesi.
Per abbattere gli esemplari adulti si deve intervenire nel mese di aprile, mentre se il problema sono le larve nate dopo la schiusa estiva, agiremo in autunno. Molto efficaci e a effetto immediato sono i prodotti a base di piretro, da spruzzare sul fogliame ogni giorno per...
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Novembre 25, 2016
Gli arbusti sempreverdi costituiscono l’ossatura del giardino, creando delle strutture vegetali schermanti, segnando i confini e suddividendo gli spazi. Solitamente, devono rappresentare almeno la metà, o meglio ancora i due terzi, delle specie introdotte nel giardino e possono essere piantati soli o in piccoli gruppi dispari, nel caso di piccoli esemplari.
Le specie sempreverdi non possono mancare in un giardino, perché garantiscono la presenza del fogliame in tutte le stagioni, sopratutto in inverno, contribuendo a dare un’immagine più viva dello spazio esterno. Sono inoltre preziosi come piante da siepe e da bordura bassa: il mantenimento del fogliame assicura per tutto l’anno la protezione nei confronti degli sguardi estranei e dai venti freddi, a differenza di quanto accadrebbe scegliendo specie decidue.
SEMPREVERDI DA GIARDINO: NEGLI ABBINAMENTI ATTENZIONE AL PORTAMENTO E AL COLORE
Nell’associare i sempreverdi tenete presente portamento e colore: non abbinate due specie a foglia scura, associate invece i fogliami scuri ai chiari o ai variegati e quelli argentei ai porpora.
I sempreverdi a foglia grande come Lauroceraso e Aucuba, sono molto decorativi ma chiedono più lavoro, necessitando potature di routine con le cesoie per non rovinare le foglie, al contrario delle piante a foglia piccola come Bosso e Tasso che si tagliano con i tosasiepi.
Sempreverdi molto affidabili, robusti e perfetti per i giardini di città sono Viburno, Eleagno, Evonimo, Bosso, Photinia, Ligustro e Pittosforo.
Una volta creata l’ossatura sempreverde, si può inserire qualche accento stagionale, per esempio fiori...
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Settembre 13, 2016
Quali sono le piante per i terrazzi all'ombra? Nei balconi esposti all’ombra per buona parte della giornata è indispensabile scegliere piante tolleranti, capaci di crescere e fiorire anche con poco sole. Non tutte le specie sono capaci di sopravvivere all'ombra e una scelta sbagliata potrebbe comportare fioriture stentate e vegetazione debole.
PIANTE PER I TERRAZZI ALL'OMBRA: QUALI SCEGLIERE
I balconi ombreggiati, offrono in estate la grande opportunità di poter ospitare le piante verdi d’appartamento, che preferiscono passare alcuni mesi all'aperto ma sempre al riparo dal sole. Tra i piccoli alberi adatti al vaso, l’Acero giapponese vive bene con poco sole la mattina o al tramonto, poiché i raggi diretti ne bruciano le foglie e asciugano in poche ore il terreno. Anche arbusti sempreverdi come Pittosforo, Viburno, Bosso, Agrifoglio danno buoni risultati.
L’Hosta, esposta al sole fresco del prima mattino e l’Edera, rustica e tollerante, sono perfette per le situazioni ombreggiate e potranno essere completate con annuali da fiore poco amanti del sole come Fucsia, Campanula, Impatiens e Begonie.
Altre piante che non temono l’ombra sono la graziosa perenne Liriope, l’indistruttibile Aucuba, la Vinca minor e le Ortensie.
Tra le piante da foglia, sono da provare l’Asparagina, le Felci e le vivacissime foglie del Coleus. Questa pianta è perfetta per colorare un angolo in ombra, soprattutto se scegliete esemplari a foglia chiara, capaci di diffondere una sensazione di grande luminosità.
Se sul balcone arriva un po’ di sole...
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Agosto 21, 2015
Il Bosso (Buxus sempervirens) è una pianta dalle antichissime origini, famosa per il suo legno molto duro e pregiato facile da lavorare e perciò molto apprezzata dagli ebanisti. Il Bosso è inoltre utilizzato ampiamente per l'arte topiaria, in quanto si presta a essere potato e modellato con facilità.
Arbusto sempreverde e longevo, rustico e molto adattabile, è spesso presente nei giardini all'italiana grazie all'eleganza del suo fogliame minuto e alla sua chioma dal portamento compatto. Fra le diverse varietà la Elegantissima ha un fogliame variegato molto folto, la Blauer Heinz tende al blu mentre la Pyramidalis è la più adatta per l’arte topiaria.
BOSSO: COME COLTIVARLO
Il Bosso cresce bene sia in piena terra sia in vaso, come esemplare singolo o insieme ad altri Bossi per comporre siepi. Estremamente tollerante, può essere coltivato in pieno sole ma anche in zone di ombra totale, dove però cresce più lentamente e le foglie assumono una colorazione più scura. La sua straordinaria resistenza gli permette di sopravvivere a estati torride e a inverni gelidi, senza bisogno di protezioni.
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Giugno 02, 2015
La Piralide del Bosso è un nemico "moderno" e ha fatto la sua comparsa in Italia nel luglio 2011: arrivata dall'Asia nel 2008, ha colpito prima la Germania per poi espandersi in tutta Europa. Questo lepidottero appartenente alla famiglia dei Piralidi, risulta dannoso per molte piante ma soprattutto per il Bosso, una pianta a lenta crescita molto diffusa in Italia, poichè storicamente, ma anche ora, viene utilizzato per la realizzazione di siepi e giardini all'italiana.
PIRALIDE: CHI E'
Gli adulti di Piralide sono farfalle di medie dimensioni (apertura alare 4 cm circa). Le ali sono di colore bianco con macchie marrone, in qualche caso sono marroni con macchie bianche.
Si riproduce 2/3 volte all'anno, svernando come larva in un bozzolo. Le femmine depongono le uova nella pagina inferiore delle foglie a gruppi di 10-20 uova.
Lo stadio dannoso per le piante di Bosso è quello larvale che, a sviluppo completo, raggiunge i 4 cm. La larva, di colore verde con capo nero, presenta delle inconfondibili striature nere e bianche disposte lungo tutto il corpo. E' molto vorace e riesce a defoliare in poco tempo la pianta erodendo in maniera diversa le foglie a seconda dello stadio di accrescimento.
Le foglie rosicchiate possono essere accompagnate da fili simili a seta, quasi a costituire una ragnatela.
COME SI CONTIENE IL PROBLEMA
Di fronte a una invasione di Piralidi importante, l'unica alternativa alla morte della piante è un intervento con un insetticida specifico contro la Piralide del Bosso.
Seguendo le dosi del produttore, miscelate l'insetticida con acqua (di solito si tratta di dosaggi minimi, 5 ml per 10 litri d'acqua) e trattate la vegetazione colpita dalla Piralide.
Eseguite il trattamento nelle ore più fresche della giornata alla comparsa delle prime larve a partire da giugno, per poi ripetere l'intervento mensilmente fino...