L’uso del Bacillus contro la Piralide del Bosso è un modo del tutto naturale per contenere la presenza di questo temibile parassita.

Il Bacillus, o per meglio dire il Bacillus thuringiensis varietà Kurstaki, è un batterio ma è totalmente innocuo per gli animali, per l’uomo, per le api e naturalmente per l’ambiente, poiché è di origine biologica. Rappresenta un pericolo solo per le larve dei lepidotteri, cioè le predatrici delle nostre piante: quindi è un nostro alleato. Quando viene ingerito dalle larve, si attiva nell’intestino e paralizza l’apparato digerente, portando alla morte dell’insetto in un paio di giorni. Per questa ragione il Bacillus viene utilizzato da molti anni come “insetticida” biologico anche nell’agricoltura professionale: oggi possiamo acquistalo anche nelle confezioni per hobbisti e, congiuntamente all’Olio di Neem, è una delle poche soluzioni contro le larve dei lepidotteri.

Il Bacillus è quindi utile contro molti parassiti tipici degli orti italiani, come le Nottue, le Cavolaie e la Tignola del Pomodoro (Tuta absoluta). In giardino è una soluzione interessante per limitare la presenza della Piralide del Bosso.

Perché usare il Bacillus contro la Piralide del Bosso

La Piralide del Bosso è un “insetto alieno”: appartiene cioè al gruppo di parassiti che hanno fatto la loro comparsa in Italia in seguito al fenomeno della globalizzazione. Nel secolo scorso non erano presenti nelle nostre campagne e quindi hanno trovato pochi nemici naturali e un rapido sviluppo.

La Cydalima perspectalis è comparsa in Italia nel 2011 dopo essere approdata in Europa nel 2008. Si è guadagnata il soprannome di Piralide del Bosso per la predilezione verso questa pianta. Una specie a crescita lenta e usata per realizzare siepi, anche “formali”, cioè perfettamente squadrate, o per l’arte topiaria, cioè “statue verdi”: quindi il danno della Piralide è doppiamente grave perché sarà evidente e difficile da “riparare”. In presenza di questo tipo di siepi è bene attuare tutte le tecniche di prevenzione e di difesa da questo parassita.

Da adulta, la Piralide è una farfalla con ali bianche e marroni, grande circa 4 cm. In primavera le femmine depongono gruppi di 15/20 uova sulla pagina inferiore delle foglie. Il vero problema sono le giovani larve: sono molto voraci e con un apparato boccale masticatore rosicchiano rapidamente il fogliame. Prima della muta in farfalle possono raggiungere i 5 cm di lunghezza. Sono facilmente riconoscibili: sono verdi con capo nero e striature bianche e nere lungo tutto il corpo.

Le femmine possono depositare le uova fino a 3 volte in un anno: prima dell’autunno avvolgono le uova in bozzolo per permettere alle larve di superare i rigori invernali ed essere pronte ad apparire con l’arrivo della prossima primavera.

L’azione di avvelenamento che svolge il Bacillus sulle larve è particolarmente importante, sia per limitare il danno, sia per controllare la diffusione di altre farfalle adulte che si moltiplicheranno a loro volta.

Bacillus contro la Piralide Bacillus contro la Piralide
Bacillus contro la Piralide Bacillus contro la Piralide

Come usare il Bacillus

La prevenzione è un aspetto fondamentale. Con l’arrivo della primavera controlliamo periodicamente lo stato di salute dei nostri Bossi, alla ricerca di tracce di questo parassita, come bozzoli, uova o insetti adulti.

Le larve racchiuse nei bozzoli sopravvivono facilmente all’inverno e tollerano anche temperature sotto gli 0°C. Si schiudono intorno ai 10/12°C, verso marzo/aprile, mentre l’attività riproduttiva inizia oltre i 18°C. Anche il caldo intenso non è un problema per la Piralide, fino a 40°C.

Se scopriamo un gruppo di uova, eliminiamole manualmente. Anche trattamenti con Neem sono utili per rendere la pianta gradita alle larve.

Come abbiamo scritto, il Bacillus è efficace solo nei confronti delle larve, non gli insetti adulti. È quindi importante la tempestività del trattamento: le larve appena schiuse “mangiano” meno di quelle lunghe 4 cm, quindi se agiamo preventivamente stronchiamo il problema sul nascere.

Diluiamo il Bacillus seguendo le istruzioni riportate sulla confezione e nebulizziamolo sul fogliame, insistendo sulla pagina inferiore delle foglie. È fondamentale assicurare una corretta e uniforme bagnatura poiché il prodotto agisce solo per ingestione.

Effettuiamo i trattamenti nelle ore più fresche della giornata, alla mattina presto o alla sera. Attenzione alle giornate di pioggia, poiché dilava il prodotto delle foglie e dovremo ripetere il trattamento.

A seconda del clima e delle temperature esterne, possiamo iniziare i primi trattamenti preventivi già a febbraio. Cui dovremo farne seguire altri trattamenti ogni circa 10 giorni; 7 giorni in presenza delle larve.