Coltivare un Mandorlo nel proprio giardino rappresenta un'interessante sfida e ripagherà con un albero dalla fioritura strepitosa! Senza dimenticare i suoi semi, le Mandorle, molto nutrienti.

Il Mandorlo (Prunus dulcis) è un albero da frutto originario del Medio Oriente e coltivato da millenni in tutto il mar Mediterraneo. Fa parte della famiglia delle Rosaceae e in giardino può raggiungere un'altezza di 8 metri. Le sue foglie sono lanceolate e il suo frutto è una drupa che contiene il seme, comunemente noto come Mandorla. I fiori del Mandorlo sono tra i primi a comparire in primavera, solitamente tra febbraio e marzo, e sono noti per la loro bellezza delicata.

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Dove coltivare un Mandorlo

Il Mandorlo predilige climi miti e temperati ed è quindi consigliabile la coltivazione nel centro e sud Italia. Tollera il freddo fino a -5°C ma non per lunghi periodi e continuativamente. Inoltre le gelate tardive primaverili possono danneggiare la fioritura e pregiudicare la raccolta delle Mandorle: un fenomeno più frequente nelle zone fredde del nord rispetto al sud. Ci sono varietà che tollerano meglio il gelo rispetto ad altre: informiamoci all’atto dell’acquisto.

Non ha invece problemi con le alte temperature: cresce bene fino a 35°C e tollera bene picchi fino 40°C. Se le temperature sono così alte non lesiniamo con l’acqua e l’irrigazione.

Il Mandorlo richiede piena esposizione solare per produrre frutti di qualità: un'adeguata esposizione solare favorisce la fotosintesi e il conseguente sviluppo dei frutti. Pertanto, è fondamentale piantare l'albero in un'area del giardino che riceva almeno 6/8 ore di luce diretta al giorno.

Come coltivare un Mandorlo

Generalmente si acquista una pianta giovane già sviluppata. Il terreno deve risultare leggero, ben drenato e ricco di materia organica. I terreni sabbiosi o leggermente argillosi vanno benissimo: vanno invece evitati quelli troppo compatti e con ristagni idrici.

La messa a dimora del Mandorlo può essere affrontata in autunno o in primavera, preferibilmente dopo l'ultimo rischio di gelate.

Scaviamo una buca con dimensioni e profondità doppie rispetto al vaso in cui è contenuta la pianta. Integriamo nel suolo una dose di fertilizzante granulare consentito in agricoltura biologica. Posizioniamo l'albero al centro della buca e riempiamo con la terra, facendo attenzione a non danneggiare le radici. Al termine pressiamo delicatamente il terreno, verifichiamo che il colletto sia al livello del terreno e irrighiamo abbondantemente per stimolare il contatto delle radici con il suolo e stabilizzare il terreno.

Come irrigare il Mandorlo

Il Mandorlo ha bisogno di molta acqua, specialmente durante la fase di fioritura e crescita dei frutti. L’acqua delle piogge è sufficiente per gran parte dell’anno: dovremo intervenire in estate e in caso dilunghi periodi senza precipitazioni. Può tollerare brevi periodi di siccità, ma per massimizzare la produzione di frutti è consigliabile un'irrigazione regolare.

Le piante appena trapiantate invece vanno irrigate periodicamente, per mantenere il terreno sempre umido, finché la pianta non si sarà stabilizzata.

Come potare il Mandorlo

Possiamo identificare diversi tipi di potatura. La potatura di formazione si effettua nei primi anni e serve per dare all'albero una forma equilibrata. Lo scopo è di rimuovere i rami deboli o mal posizionati e creare una struttura aperta che permetta una buona circolazione dell'aria e una penetrazione uniforme della luce solare.

La potatura di produzione si effettua quando l’albero è maturo: si affronta ogni anno e ha lo scopo di rimuovere i rami vecchi e poco produttivi e stimolare la crescita di nuovi rami fruttiferi.

I nemici del Mandorlo

Come molte piante da frutto anche il Mandorlo può incontrare problemi con i parassiti e le malattie fungine.

I problemi più frequenti sono legati alla Monilia e all’Oidio. La Monilia è una malattia fungina che causa il marciume dei fiori e dei frutti: eliminiamo subito le parti malate e trattiamo con fungicidi. L’Oidio o Mal Bianco provoca una muffa bianca sulle foglie: anche in questo caso interveniamo con prodotti specifici (leggi questo articolo!).

Tra i parassiti più comuni troviamo gli Afidi, le Cocciniglie e le larve di Lepidotteri. L'uso di trattamenti insetticidi biologici può essere efficace nel controllo di questi insetti.

Quando si raccolgono le Mandorle

La raccolta delle Mandorle avviene tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, quando l'involucro esterno del frutto, detto mallo, si rompe e lascia intravedere le Mandorle mature. Possiamo raccoglierle manualmente, scuotendo delicatamente i rami, o usando strumenti specifici per agevolare il distacco dei frutti.

Dopo la raccolta le Mandorle vanno fatte essiccare per evitare la formazione di muffe e prolungare la loro durata. È sufficiente esporle al sole, avendo cura di girarle periodicamente in modo che ogni parte venga colpita dai raggi. Una volta essiccate, possono essere conservate in sacchetti o contenitori ermetici in un luogo fresco e asciutto.