Coltivare un Filodendro rugoso in casa significa portare un angolo di foresta tropicale direttamente nel proprio soggiorno. Assistiamo a un vero boom delle piante d’appartamento e oggi è facile trovare nei centri specializzati molte varietà tropicali davvero particolari e semplicemente bellissime. I Philodendron in particolare sono un genere di piante della famiglia delle Aracee che offre più di 500 specie differenti di piante adatte per la coltivazione nelle nostre case. Come il Philodendron burgundy con foglie verdi e rosse, il Philodendron hederaceum con fogliame a forma di cuore o il Philodendron bipinnatifidum con grandi foglie frastagliate. In passato erano varietà riservate ai collezionisti, mentre oggi possiamo facilmente trovarle nei garden center.

Il Filodendro rugoso (Philodendron rugosum) deve invece il suo nome alle grandi foglie coriacee, vellutate e dalla superficie rugosa. È una pianta sempreverde perenne originaria delle foreste tropicali dell’Ecuador e della Colombia e in natura cresce sia come pianta epifita, cioè con radici aeree abbracciate alla corteccia dei grandi alberi, sia come terrestre.

In natura può superare i 2 metri d’altezza, mentre nelle nostre case, in vaso, non supera i 70/80 cm. Nelle foreste tropicali riesce a fiorire in estate, con le classiche infiorescenze delle Aracee, per esempio lo Spatifillo, composte da una spata bianco-verde e uno spadice centrale. Nelle nostre case non è semplice farla fiorire, ma non è un problema perché la bellezza di questa pianta è insita nel suo fogliame e non nei fiori, piccoli e poco appariscenti.

Dove coltivare il Filodendro rugoso

Dovremo ricreare nelle nostre case l’ambiente tipico delle foreste tropicali, cioè caldo e umido. Il Philodendron rugosum prospera con temperature tra i 18°C e 28°C, mentre teme il freddo sotto i 16°C. Quindi le nostre abitazioni sono l’habitat ideale, con temperature costanti per tutto l’anno.

Il caldo secco estivo, oltre i 30°C, causa la disidratazione delle foglie, mentre il freddo sotto i 12°C provoca danni alle radici.

Scegliamo un locale luminoso ma evitiamo i raggi solari diretti che possono provocare ustioni sulle foglie. Evitiamo anche la vicinanza con fonti di calore, come caloriferi o stufe e con le correnti di aria fredda invernali che possono determinare choc termici e la caduta delle foglie.

Come coltivare il Filodendro rugoso

Dopo l’acquisto dobbiamo travasare la pianta in un contenitore più ampio e dotato di fori di drenaggio sul fondo. Stendiamo nel vaso uno strato di argilla espansa e riempiamolo con un terriccio per rinvasi. Possiamo integrare il terriccio con perlite e argilla per migliorare il passaggio dell’acqua ed evitare eccessi di umidità nel substrato.

Il travaso si effettua ogni 2/3 anni in primavera, utilizzando un vaso con un diametro leggermente più ampio.

Come irrigare il Filodendro rugoso

La gestione dell’acqua è molto importante, poiché questa pianta adora ambienti umidi ma non tollera i ristagni d’acqua.

Irrighiamo regolarmente la pianta, da marzo a settembre, con l’obiettivo di mantenere il terriccio sempre umido ma non zuppo. Prima di bagnare, tocchiamo il terreno: se risulta umido rimandiamo, se invece appare secco è il momento di irrigare. In inverno la pianta rallenta la crescita e dovremo ridurre anche le bagnature.

Un’irrigazione eccessiva, associata a un terriccio troppo compatto e a un vaso senza fori di drenaggio, può causare marciumi radicali.

Per garantire la necessaria umidità ambientale dovremo vaporizzare acqua sulle foglie 2/3 volte alla settimana. In particolare nei mesi in cui l’aria è più secca: cioè in estate e in inverno, quando è in funzione il riscaldamento.

Per migliorare il tasso di umidità ambientale, specialmente in inverno, possiamo posizionare il vaso su un vassoio pieno di argilla espansa e acqua: quest’ultima evaporerà ogni giorno e migliorerà il tasso di umidità sulle foglie. In alternativa possiamo posizionare un umidificatore vicino alle nostre piante tropicali.

Un’aria troppo secca provoca il disseccamento dei margini delle foglie: diventano più scure e tendono ad arricciarsi, riducendo drasticamente il valore estetico della pianta.

Sia per le irrigazioni sia per le vaporizzazioni è meglio utilizzare acqua demineralizzata o piovana.

Come concimare il Filodendro rugoso

Durante la stagione vegetativa, dalla primavera fino all’inizio dell’autunno, diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido per piante verdi ogni 15 giorni. In inverno riduciamo a 1 volta al mese.

In alternativa possiamo utilizzare un fertilizzante granulare a lenta cessione in bastocini, che fornisce le risorse nutritive per 8 settimane.

Come difendere il Filodendro rugoso

È una pianta robusta ma può essere attaccata da Acari, Cocciniglie e Afidi (ragnetti rossi). Preveniamo l’arrivo di questi parassiti con periodici trattamenti con Sapone Molle ed Estratti di Ortica: creano sul fogliame un ambiente inadatto alla proliferazione degli insetti. Se rileviamo la presenza di molti insetti adulti sulla pianta possiamo risolvere il problema con un insetticida a base di piretro specifico per piante ornamentali.

In presenza di malattie fungine o marciumi radicali effettuiamo trattamenti con l’Estratto di Equiseto. Ha un’alta concentrazione di Silice che assorbe l’umidità in eccesso e rende innocue le spore fungine.