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Mag 08, 2018
Conoscete la differenza tra concime a lenta cessione e a cessione programmata? E i biostimolanti? Cerchiamo di fare chiarezza per aiutarvi a capire come e perchè è importante scegliere il concime giusto per le nostre amate piante!
PRIMA DI SCEGLIERE IL CONCIME GIUSTO: PERCHE' FERTILIZZARE?
Fertilizzazione significa apportare sostanze al terreno in grado di migliorarne la fertilità. Si tratta quindi una pratica utile per migliorare i risultati delle nostre coltivazioni, che siano ortaggi o aiuole fiorite. Nel caso di coltivazioni in vaso è alla base del successo della coltivazione, poichè il pane di terra è limitato e le risorse tendono a esaurirsi, senza che la pianta possa con le radici andare a cercare nutrimenti in profondità, come avviene in giardino. Ma anche nelle coltivazioni in pieno campo la fertilizzazione è importante, per esempio per ripristinare la fertilità di terreni molto sfruttati, come succede nell'orto.
Infine, il più importante motivo è che le piante ben "nutrite" resistono meglio alle malattie. Una pianta con carenza di azoto presenterà clorosi fogliare, una crescita stentata e basse produzioni. Al contrario un eccesso di azoto provoca squilibri nel ciclo biologico rendendo la pianta una facile preda per l’attacco dei parassiti.
COSA CONTENGONO I FERTILIZZANTI?
Sono 12 gli elementi indispensabili all’accrescimento e alla produzione delle piante. Possiamo riassumerli in tre categorie:
- Macroelementi: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K),
- Mesoelementi: Calcio, Zolfo, Magnesio, Ferro,
- Microelementi: Boro, Zinco, Manganese, Molibdeno, Rame.
Poiché le piante hanno esigenze diverse, esistono prodotti destinati a usi specifici, con differenti contenuti dei vari elementi. Le confezioni sono chiaramente indicate sulla confezione, in quello che viene definito ...
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Mag 04, 2018
Curare la Ruggine del Geranio alla sua prima comparsa è molto importante. Il Geranio, uno dei fiori più comuni in Italia e presente per antonomasia sui nostri terrazzi, ha molti nemici: sia insetti (come la Licena del Geranio), sia batteri, sia malattie fungine. Tra queste ultime è molto frequente la Ruggine.
La Ruggine del Geranio si riconosce per le macchie marrone chiaro sulle foglie, che ricordano appunto il colore dell’ossidazione del ferro. Le macchie clorotiche, col tempo inscuriscono e liberano un micelio polveroso. Le piante attaccate, se scosse, rilasciano una polverina marroncina; sono le spore del fungo che volano via.
Lo sviluppo è favorito dal permanere dell’umidità sulle foglie per un periodo superiore a 3 ore.
Le macchie marroni della Ruggine del Geranio colpiscono in particolare il Geranio Zonale nelle foglie, sui piccioli e sul fusto.
Attenzione a non confondere la Ruggine con l’Alternaria, che produce macchie marroni, ma più chiare e senza spore.
COME CURARE LA RUGGINE DEL GERANIO: INIZIAMO DALLA PREVENZIONE
Le malattie fungine sono spesso causate da errori di coltivazione. In questo caso per esempio una eccessiva irrigazione e un’eccessiva umidità.
I funghi della Ruggine si sviluppano in temperature comprese tra i 18 e i 24°C e, come tutti i miceti, prosperano grazie all’umidità, quindi una prima precauzione da adottare può essere drenare ulteriormente il terreno e controllare con più attenzione le irrigazioni delle piante, moderando l’uso dell’acqua. Un’altra precauzione può essere evitare di irrigare a pioggia, per non favorire il clima umido attorno alle fronde...
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Mag 01, 2018
In Italia è entrata in vigore una legge che pochi conoscono e riguarda il nuovo attestato di idoneità per i giardinieri, che tutelerà sia i privati sia le pubbliche amministrazioni sulla qualità degli interventi di manutenzione del verde e sulla professionalità di chi li effettua.
Un provvedimento importante per molti motivi: anzitutto perché difende la qualità del verde, che è sempre più importante visti i noti problemi di inquinamento e surriscaldamento del pianeta e la pessima qualità dell’aria delle nostre città. Inoltre introduce il concetto, per la prima volta in Italia, che la manutenzione del verde richiede professionalità specifiche e non può essere affidata a improvvisati. Capita di vedere spesso alberi potati esageratamente, le cosiddette “capitozzature”, che non solo danneggiano esteticamente la pianta ma ne pregiudicano la stabilità. Infine anche i giardinieri e i manutentori potranno vedere rispettata la loro professionalità, evitando che possano essere forniti servizi scadenti da personale non qualificato.
ATTESTATO DI IDONEITÁ PER I GIARDINIERI: COME CI SIAMO ARRIVATI
Tutto inizia nel 2016 quando, nella legge 154 chiamata “Collegato Agricoltura”, nell’articolo 12 compare la seguente norma: “L'attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico o privato affidata a terzi può essere esercitata: dagli iscritti al Registro ufficiale dei produttori oppure da imprese agricole, artigiane, industriali o in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese, che abbiano conseguito un attestato...
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Aprile 27, 2018
Il ragnetto rosso è una delle più comuni minacce per i nostri orti e per i nostri giardini. Può attaccare sia piante da abbellimento, sia ortaggi, sia frutta. Si riproduce e si diffonde in tempi molto brevi e va combattuto non appena si identificano i suoi sintomi. Le sue dimensioni inferiori a un millimetro e si può riconoscere la sua azione per l’ingiallimento delle piante colpite, che tendono a rinsecchirsi per carenza di nutrimento, e dei bozzoli di ragnatela che raccolgono le uova degli insetti, e che se troppo numerose rischiano di coprire e soffocare la pianta.
Esistono tante specie di ragnetti rossi: la Panonychus ulmi predilige diffondersi sulla Vite, la Panonychus citri sugli Agrumi, mentre la Tetranychus urticae preferisce ortaggi e piante da frutto. Tutte le specie si nutrono della superficie delle piante fino a condurle alla morte.
ELIMINARE IL RAGNETTO ROSSO DALLE PIANTE DA FRUTTO
Il Tetranychus urticae in realtà non è un ragno ma un acaro. È di colore rosso e si sviluppa soprattuto sui giovani germoglio, sulla pagina inferiore delle foglie e lungo le nervature, dove compie più generazioni all’anno. Le sue punture provocano decolorazioni delle parti attaccate e un generale malessere della pianta.
Una delle prime informazioni utili per combattere i ragnetti rossi è sicuramente sapere che prosperano nei climi caldi e secchi, in terreni con piante che non vengono regolarmente innaffiate: più si sarà costanti nell’inumidire foglie e terreno, più è possibile scongiurare una loro diffusione.
In caso infestazione sulle piante da frutto possiamo utilizzare un acaricida specifico piante da frutto o orticole. Ha un rapido effetto abbattente e una marcata persistenza di azione. Si tratta di un prodotto da diluire seguendo le indicazioni riportate sulla confezione e da irrorare...
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Aprile 26, 2018
Eliminare le Mosche dalla casa è importante poiché sono portatrici di batteri e virus. Con l’avvicinarsi dei mesi caldi, si avvicina anche il timore dell’invasione delle Mosche, specie in quelle case che sono più vicine alla campagna, lontano dalla città e dal suo inquinamento. Questo tipo di infestazione può cominciare a manifestarsi dalla fine della primavera, quando le mosche completano il loro stato larvale e iniziano a volare per procacciarsi il cibo, fino all’autunno inoltrato, quando, incontrando i primi freddi, le Mosche cercano nelle stanze degli appartamenti il luogo ideale per difendersi dal gelo e nutrirsi per il resto della loro vita.
Le Mosche fanno parte dell’insieme onnivoro degli insetti decompositori e si nutrono generalmente di sostanze organiche che trovano negli avanzi del nostro cibo in putrefazione e talvolta negli escrementi degli animali con i quali interagiscono. L’ambiente caldo e umido delle carcasse e dei rifiuti organici è anche quello propizio nel quale le femmine possono deporre le loro uova, affinché le larve si possano a loro volta nutrire dell’ambiente nel quale crescono. Al fastidio provocato dal ronzio, si aggiunge quindi il rischio di malattie causate da batteri e virus di cui le mosche possono riempirsi nella loro ricerca di cibo. E questo ci dà molti motivi in più per combatterle.
ELIMINARE LE MOSCHE DALLA CASA: NON DIMENTICHIAMO LA PREVENZIONE
Possiamo prevenire l’invasione delle Mosche in casa: per esempio intensificando le pulizie degli ambienti, in modo tale da non lasciare in giro rifiuti organici, sacchetti dell’umido o briciole di vario tipo, di cui le Mosche si possano nutrire.
A volte può essere problematico, perché alcuni piccoli animali morti possono trovarsi in sottotetti, cantine e condotti di...
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Aprile 24, 2018
Usare il sapone molle in giardino è una soluzione per combattere le malattie fungine in modo completamente biologico. Specialmente nell'orto è importante poter contare su prodotti completamente naturali, visto che il frutto del nostro lavoro andrà a finire sulla nostra tavola. Il sapone molle di cui stiamo parlando non ha nulla a che fare con i saponi che usiamo per la nostra pulizia: si tratta di una soluzione ottenuta dalla saponificazione di oli vegetali e perciò è totalmente naturale.
In particolare il sapone molle è efficace contro le Fumaggini, che si evidenziano con le foglie annerite. Una malattia fungina che spesso compare in seguito all’attacco di Afidi o altri parassiti che rilasciano la melata sulla pianta: una sostanza appiccicosa, ideale per il propagarsi dei funghi.
L’applicazione del sapone molle sulla fumaggine, svolge un’azione detergente che elimina sia le Fumaggini sia la melata.
COME USARE IL SAPONE MOLLE IN GIARDINO
Esistono molti prodotti in commercio, ma vi consigliamo di acquistare un ...
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Aprile 20, 2018
Coltivare gli Asparagi è una tradizione diffusa in tutto il Mediterraneo fin da tempi antichissimi, per il loro sapore delicato: tra Egitto e Medio Oriente erano presenti nei campi fin dal 2.000 a.C. e già dal 200 a.C. erano presenti sulle tavole degli antichi romani e sappiamo che gli imperatori, per un certo periodo, li considerarono una prelibatezza.
L’Asparago appartiene alla famiglia delle Liliacee, la stessa della Cipolla, dell’Aglio e dello Scalogno e con essi condivide le proprietà diuretiche.
COLTIVARE GLI ASPARAGI: INIZIAMO IN PRIMAVERA
Coltivare gli Asparagi non è un’operazione semplice: l’Asparago nasce da una rete di rizomi simili a quelli del bambù, che richiedono molto spazio relativamente alle dimensioni della pianta per crescere adeguatamente, quindi di fatto un piccolo campo a sé. Può essere piantato a partire dal seme o da una sezione del suo rizoma e impiega qualche anno prima che il fusto, o turione, cresca per essere raccolto.
Il periodo migliore per il trapianto o la semina va da marzo ad aprile. Se ben curato, un orto di Asparagi può fornire raccolti anche per vent’anni dopo la sua semina. È sufficiente, nel momento del raccolto, lasciare che una parte delle piante compia il suo ciclo attaccato alle radici per avere raccolti ancora più corposi l’anno dopo.
CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE
L’orto nel quale si coltivano gli Asparagi, o asparagiaia, necessita di un ambiente particolare: dev’essere soleggiato, ma non esposto né a un caldo intenso né a un freddo troppo rigido, né a un clima troppo ventoso.
Il terreno su cui far crescere gli Asparagi...
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Aprile 17, 2018
È possibile prevenire la crescita delle erbe infestanti? Una domanda che molti si pongono in questo periodo quando, al sole della primavera, comincia a germogliare nuovamente la vita sulla terra e sui rami degli alberi. Sui terreni dei nostri orti e dei nostri giardini però, oltre a vedere i primi piccoli germogli delle piante che abbiamo seminato o le prime nuove foglie e gemme di quelle che abbiamo trapiantato, possiamo osservare anche la crescita delle piante infestanti che possono rubare acqua, nutrimento e sole alle nostre amate piantine. Inoltre, con le loro fronde, possono oscurare i nostri piccoli germogli, creando un microclima umido che favorisce la crescita di malattie fungine.
PREVENIRE LA CRESCITA DELLE ERBE INFESTANTI
Solitamente le erbe infestanti vengono distinte in due categorie: quelle a foglia stretta, come i vari tipi di Graminacee, o a foglia larga, come il Trifoglio o il Tarassaco.
Per prevenire la crescita delle più importanti infestanti nel prato o nell’orto, possiamo utilizzare un diserbante totale residuale di pre emergenza. In questo modo inibiamo la germinazione dei semi e lo sviluppo dei germinelli di infestanti annuali, sia graminacee sia dicotiledoni. Il tutto naturalmente senza danneggiare le colture già germinate. Può essere utilizzato anche su prati di graminacee, a patto che siano ben affrancati e siano passati almeno due anni dal primo impianto: anche in questo caso colpisce solo i germogli, senza danneggiare l’erba già cresciuta.
Il diserbante viene venduto in dosi concentrate e deve essere diluito seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. In seguito è sufficiente distribuirlo in modo omogeneo, evitando lacune o sovrapposizioni.
Dopo aver effettuato un trattamento con questo diserbante non potrete seminare per 6 mesi nuove colture.
Quindi quando vuoi evitare che le infestanti competano con le tue piante già...
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Aprile 13, 2018
Soprattutto in primavera, quando cominciano a spuntare buona parte dei primi germogli negli orticelli e nelle aiuole, è importante conoscere come combattere in giardino le infestazioni di formiche che, insieme alle lumache, sono tra i principali predatori delle piantine tenere appena spuntate o dei semi appena piantati.
Altre volte le formiche possono scavare gallerie vicino alle radici delle piante, interrompendo il flusso d’acqua delle radici e rischiando di farle seccare.
Una curiosità che in pochi sanno, è relativa allo "stretto legame" tra afidi e formiche. La melata, prodotta dagli afidi attira le api, le vespe e soprattutto le formiche.
In taluni casi il rapporto con gli afidi diventa simbiotico: le formiche ospitano e proteggono gli afidi in cambio della melata ed hanno l'abitudine di sorvegliare queste colonie e di "mungerle" di tanto in tanto delle loro secrezioni mielose, con piccoli colpi di antenne. Per fare questo, le formiche posizionano deliberatamente gli afidi sulle piante, distribuendoli nel giardino, prendendosene cura e persino difendendoli. La secrezione zuccherina si diffonde sulle piante infestate dagli afidi e viene quindi colonizzata dalla fumaggine, che la consuma. Aguzzate la vista: la presenza delle formiche è quindi strettamente connessa agli afidi, perciò è molto probabile che oltre alle formiche ci siano infestazioni di afidi stessi nel vostro giardino!Le formiche sono animali sociali che si muovono sempre in gruppi di diversi esemplari: raramente si trovano in un luogo da sole o molto lontane dal loro nido. Per individuare il loro formicaio, e colpirle in modo mirato, si segue la scia delle loro file. Per verificare la loro presenza e la densità dell’infestazione, possiamo lasciare dei cartoncini con...