Curare i Piselli nell’orto ma anche in vaso non è difficile ed è sufficiente seguire alcuni piccoli accorgimenti.

I Piselli (Pisum sativum) sono conosciuti e utilizzati dagli uomini da oltre duemila anni. Oggi sappiamo che sono ricchi di acido folico e contengono molte vitamine (soprattutto la C) e minerali (calcio, ferro, magnesio e potassio). Nell’orto è molto apprezzato per la rapidità della sua crescita, celebrata anche nelle fiabe dei bambini, e l’abbondanza del suo raccolto.

Non dobbiamo però banalizzare: esistono centinaia di varietà di Piselli. Diverse tra le loro per le dimensioni, tra rampicanti, nane e semi-nane, o per la forma dei semi, lisci o rugosi. Il Pisello nano cresce fino a 40 cm mentre quello tradizionale raggiunge anche i 2 metri. Esistono inoltre varietà a ciclo precoce, medio o tardivo: le varietà precoci maturano in 75 giorni.

CURARE I PISELLI: PREVENIRE È MEGLIO

I Piselli possono essere attaccati da molti nemici naturali, in particolare funghi, come la Peronospora, la muffa del baccello e l’Oidio, e insetti fitofagi come gli Afidi e la Tortrice, che si nutre direttamente dei semi, lasciandoli cavi.

In entrambi i casi possiamo mettere in pratica degli accorgimenti per prevenire l’insorgere del problema. Tecniche e soluzioni che ci permetteranno di limitare il pericolo e di conseguenza ridurre l’impiego di agrofarmaci.

LE MALATTIE FUNGINE

Le tipiche malattie fungine del Pisello, come la Peronospora, la muffa del baccello e l’Oidio, insorgono e proliferano in presenza di un eccesso di umidità.

La prima misura preventiva è quindi il controllo dell’irrigazione, che non deve mai essere eccessiva, specialmente in ambienti particolarmente umidi. In primavera innaffiamo abbondantemente almeno una volta a settimana, evitando di farlo nelle ore calde della giornata e di distribuire quantità eccessive che possono ristagnare. L’uso di irrigatori a goccia riduce questo pericolo.

L’assenza di ristagni d’acqua deve essere verificata all’atto della preparazione del letto di semina che andrebbe affrontata già nell’autunno precedente alla semina, in modo che gli agenti climatici (gelo e pioggia) possano agire e strutturare il terreno. La vangatura deve essere profonda, con ribaltamento delle zolle per eliminare i residui della coltivazione precedente, le infestanti e i parassiti del terreno, oltre che per fare riserva d’acqua. Contemporaneamente si esegue la concimazione organica di fondo, interrando generose quantità di ammendante e/o stallatico pellettato. In questa fase, per favorire lo sgrondo delle acque, è inoltre consigliabile creare fossi di scolo lungo le testate e nei lati dell’appezzamento. Nel corso dei mesi seguenti dovranno essere man mano eliminate le infestanti che compaiono.

Chi sceglie invece di preparare il terreno a fine dell’inverno, dovrà affinarlo manualmente o con una motozappa e, se necessario, irrigarlo prima della semina.

In caso di un attacco massiccio di funghi, possiamo applicare, a partire dalla fioritura e con andamento stagionale umido, dei prodotti rameici consentiti in agricoltura biologica. Questi trattamenti possono essere effettuati anche in modo preventivo.

Un’altra soluzione consentita in agricoltura biologica per prevenire la comparsa dell’Oidio prevede l’uso di Idrogenocarbonato di sodio: si tratta di una polvere cristallina bianca che crea un ambiente sfavorevole all’attacco di Oidio e Ticchiolatura.

UNA CORRETTA CONCIMAZIONE PREVIENE I PROBLEMI

Tutti sappiamo che le piante sane si ammalano meno di quelle deboli. Pe avere piante sane è importante provvedere a una corretta concimazione. Oltre alla preparazione del terreno, dobbiamo prevedere una concimazione in pre-semina interrando un fertilizzante ternario ad alto contenuto di Potassio, come per esempio Naturen Concime pellettato Orto e Frutteto (100-120 g/mq) o Gardenfert Longlife (80-100g/mq).

Quando la pianta avrà prodotto 4-5 foglie possiamo intervenire con concime azotato naturale, come Naturen Sangue Secco, alla dose di 50-80 grammi per mq in un’unica soluzione o suddiviso in due somministrazioni a distanza di 2 settimane l’una dall’altra.

COME PREVENIRE E COMBATTERE I PARASSITI

Gli Afidi e gli insetti fitofagi oltre a danneggiare la pianta possono essere vettori di altre malattie fungine. Per questa ragione è importante prevenirne l’arrivo e contrastarne la eventuale presenza.

Per prevenire l’attacco di Afidi possiamo prevedere dei trattamenti con un estratto d’ortica. È un prodotto totalmente naturale. La fermentazione produce un estratto ricco di acido formico e salicilico che aiutano a combattere Afidi e Acari sulle piante. È anche un ottimo fertilizzante.

Per controllare la presenza di Afidi e altri insetti (Aleurodidi, moscerini del terreno, ecc.) possiamo utilizzare anche le trappole adesive gialle: si tratta di fogli adesivi che attirano gli adulti e li catturano incollandoli. Oltre a costituire un efficace mezzo di rilevamento (utile per intervenire tempestivamente in caso di insetti fitofagi), consentono la cattura massiva degli insetti limitandone di conseguenza l’ulteriore riproduzione.