In Italia tutti possiamo coltivare la Kalmia anche chi vive in climi rigidi poiché resiste bene anche a -15°C! Appartenente alla famiglia delle Ericaceae, questo arbusto perenne è infatti originario del nord America, dove il clima è abbastanza rigido.

La Kalmia vanta molte specie differenti per dimensioni, forma e colore dei fiori. Le foglie sono in genere simili a quelle dell’Alloro, semplici e un po’ allungate di un bel verde brillante. I fiori sono molto vistosi, resistenti e abbondanti, caratterizzati da una forma ombrelliforme e da un colore rosato o bianco.

Le due varietà più coltivate sono la Kalmia latifolia, simile al Rododendro e molto resistente al freddo e la Kalmia angustifolia, di dimensioni più contenute.

coltivare la Kalmia

COLTIVARE LA KALMIA: È UNA PIANTA ACIDOFILA

La Kalmia come molte Ericaceae è acidofila e richiede quindi cure particolari poiché gradisce suoli acidi e concimi specifici. Per la coltivazione dovremo verificare il pH del terreno ed eventualmente acidificarlo utilizzando un terriccio per piante acidofile. Questo arbusto è caratterizzato da una crescita lenta ed è quindi adatto anche alla coltivazione in vaso, purché sia capente: con almeno 40 cm di diametro può crescere tranquillamente per alcuni anni. In questo caso per il rinvaso ricorreremo a un terriccio per piante acidofile, avendo cura di distribuire sul fondo del contenitore uno strato di 10 cm di biglie di argilla espansa.

La Kalmia non teme le basse temperature e cresce bene anche a mezz’ombra, accontentandosi della luce solo per alcune ore al giorno.

Da marzo a ottobre, le irrigazioni devono essere regolari ma mai abbondanti, perché è una pianta che teme i ristagni idrici.

Non dimentichiamo un programma di concimazione. Per le piante coltivate in giardino possiamo utilizzare un concime granulare a cessione programmata per piante acidofile da distribuire sul terreno ogni 6 mesi. In caso di coltivazione in vaso possiamo supportare il periodo vegetativo, dalla primavera fino all’estate, con un  fertilizzante liquido per piante acidofile, da diluire nell’acqua dell’irrigazione ogni 20 giorni circa.

Come molte piante Acidofile può soffrire di Clorosi: leggi questa notizia per scoprire come curarla.

È possibile che a causa di un eccesso di umidità, la Kalmia venga colpita da malattie fungine come l’Oidio. In questo caso possiamo intervenire con un fungicida sistemico.

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