Se state cercando una pianta con una lunga fioritura e molto profumata vi suggeriamo di coltivare la Murraya paniculata! Produce ripetute fioriture da maggio fino ai primi freddi autunnali, che hanno un aroma molto intenso simile a quello del Gelsomino. È conosciuta anche come Gelsomino arancione poiché i fiori ricordano nella forma quelli dell’Arancio dolce ma il profumo è simile al Gelsomino. In giardino possiamo usarla come esemplare singolo oppure per creare siepi dense, fitte e ordinate. Cresce benissimo sia in piena terra sia in vaso, ma teme il freddo: quindi nelle regioni con inverni rigidi meglio optare per la coltivazione in contenitore.

La Murraya paniculata è un arbusto sempreverde caratterizzata da un fogliame lucido e di colore verde scuro molto ornamentale. È originaria del sud-est asiatico e appartiene alla famiglia delle Rutaceae, la stessa degli Agrumi. I fiori sono piccoli e riuniti in pannocchie terminali. In autunno si trasformano in bacche ovoidali, lucide e di colore rosso-arancione e conferiscono un ulteriore fascino alla pianta anche nei mesi freddi. Le bacche non sono commestibili ma non sono tossiche.

Se il clima è temperato e non la potiamo, in giardino può raggiungere i 4 metri d’altezza. Ma spesso viene usata come pianta da siepe, grazie al suo portamento compatto e alla resistenza alle frequenti potature.

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Dove coltivare la Murraya paniculata

Il Murraya paniculata cresce bene con temperature comprese tra i 18°C e i 30°C. Il caldo estremo, sopra i 40°C, può causare il disseccamento fogliare e la caduta prematura dei fiori. Per questa ragione nelle zone caratterizzate da estati molto calde scegliamo una posizione semi-ombreggiata e intensifichiamo le irrigazioni.

Temo il freddo sotto gli 0°C, quindi nelle regioni del nord è meglio la coltivazione in vaso. Teniamo la pianta al sole durante la primavera e l’estate e spostiamola in una serra fredda o una veranda luminosa quando le temperature iniziano a scendere sotto i 7°C.

Nelle regioni con clima invernale mite può svernare all’aperto, ma è bene stendere uno strato di pacciamatura ai piedi della pianta per difendere le radici dal freddo.

Come coltivare la Murraya paniculata in giardino

Le giovani piantine si trapiantano in primavera, verso aprile e maggio, in buche arricchite con un fertilizzante granulare per piante da fiore a lenta cessione. In seguito ripetiamo lo stesso tipo di concimazione all’inizio dell’estate, per stimolare la fioritura e in autunno per aiutare la pianta a superare l’inverno.

Come coltivare la Murraya paniculata in vaso

Scegliamo un vaso dotato di fori di drenaggio sul fondo e con un diametro di almeno 30 cm. Per il trapianto usiamo un terriccio per piante da fiore.

Per le piante coltivate in vaso è più indicato un concime liquido per piante da fiore da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni da aprile a settembre. In alternativa possiamo utilizzare un concime a bastoncino a lenta cessione, che fornisce le sostanze nutritive per 8 settimane.

Come irrigare la Murraya paniculata

Ama terreni umidi ma ben drenati. Le piante coltivate in giardino sfruttano le piogge e l’umidità del suolo e vanno irrigate in estate e in caso di lunghi periodi senza precipitazioni.

Le piante coltivate in vaso vanno invece irrigate periodicamente, evitando però l’acqua stagnante nel sottovaso poiché può provocare marciumi radicali e malattie fungine.

Come potare la Murraya paniculata

La Murraya paniculata viene utilizzata per la costruzione di siepi poiché risponde bene alla potatura di formazione, anche drastica e può essere facilmente modellata grazie alla densa ramificazione.

Se invece coltiviamo la pianta da sola o in vaso, eseguiamo la potatura alla fine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa. In questo modo stimoleremo l’emissione di nuovi germogli e favoriremo la fioritura successiva.

Come difendere la Murraya paniculata

La Murraya paniculata può essere attaccata da diversi parassiti comuni alle piante ornamentali della famiglia delle Rutaceae e degli Agrumi. Acari (ragnetti rossi), Afidi e Cocciniglie vanno combattuti con trattamenti preventivi e curativi con il Sapone Potassico ottenuto da acidi grassi e un insetticida a base di piretro.

La Minatrice serpentina degli Agrumi (Phyllocnistis citrella) scava gallerie nelle foglie giovani. Combattiamola con trattamenti preventivi periodici con Olio di Neem, da nebulizzare sul fogliame.

I marciumi radicali e la Fumaggine vanno curati con trattamenti preventivi e curativi con l’Estratto di Equiseto. È ricco di Silice: una sostanza che rafforza i tessuti delle piante e le rende meno soggette all’attacco di funghi.