Per ottenere siepi dense e con una bella fioritura estiva, possiamo coltivare il Ligustro giapponese. Si adatta bene a diverse condizioni climatiche e i suoi fiori, che durano sulla pianta da luglio e fino ai primi freddi, sono profumati e apprezzati da api e farfalle.

I Ligustri sono un genere di piante tipiche dei giardini italiani: appartengono alla famiglia delle Oleaceae, la stessa del comune Olivo ed esistono decine di specie diverse, come il Ligustrum ovalifolium, il Ligustrum lucidum e il Ligustrum japonicum.

Il Ligustrum japonicum è un arbusto sempreverde e, se coltivato come esemplare singolo, può raggiungere un’altezza di 4 metri. Per le siepi di solito viene potato e rimane più compatto. È apprezzato per la creazione di pareti verdi e siepi grazie alla chioma fitta e densa e la tolleranza alle potature. Anche il Ligustro giapponese è disponibile in diverse varietà, con foglie variegate bianco crema o con foglio tondeggianti.

Le foglie sono ovali, coriacee e di colore verde scuro lucido sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore. I fiori, riuniti in pannocchie terminali, sono piccoli, bianchi e molto profumati. In seguito si trasformano in bacche nere e lucide che persistono sulla pianta per molti mesi in inverno.

Dove coltivare il Ligustro giapponese

Cresce bene con temperature comprese tra i 10°C e i 30°C. Tollera bene anche il caldo estivo, ma se le temperature superano i 40°C non dovremo far mancare acqua al Ligustro giapponese.

Resiste al gelo fino a -10°C e nelle zone con inverni rigidi scegliamo una zona protetta dai venti freddi e stendiamo uno strato di pacciamatura ai piedi delle piante per difendere le radici dalla brina. In caso di gelate prolungate, proteggiamo il fogliame con un velo traspirante di tnt (tessuto non tessuto).

Il Ligustro giapponese predilige posizioni soleggiate dove offre fioriture generose. Nelle zone del sud Italia, con estati molto calde, meglio optare per una posizione semi ombreggiata. Gli eccessi di ombra causano foglie rade e ramificazioni deboli.

Come coltivare il Ligustro giapponese

Nelle regioni del centro-sud Italia il trapianto in giardino va eseguito preferibilmente in autunno, verso ottobre. Nelle zone più fredde meglio attendere la primavera, verso marzo e aprile, per evitare stress causati dal gelo.

Creiamo una buca di almeno 40/50 cm di profondità e controlliamo il buon drenaggio del suolo. Prima del trapianto stendiamo sul fondo delle buche una dose di concime organico, come lo stallatico pellettato, o di fertilizzante granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore.

In seguito prevediamo un piano annuale di concimazioni: possiamo ricorrere ai fertilizzanti granulari, da interrare ai piedi delle piante 4 volte all’anno all’inizio di ogni stagione.

Come irrigare il Ligustro giapponese

Nei primi mesi dopo l’impianto l’irrigazione deve essere regolare per mantenere il suolo leggermente umido ma mai fradicio. Una volta stabilita, la pianta tollera bene la siccità, grazie alla cuticola cerosa delle foglie e si giova delle piogge. In estate, tuttavia, dovremo irrigarla ogni 7/10 giorni, specialmente se non piove.

In autunno e in inverno le irrigazioni possono essere sospese: interverremo solo in caso di lunghi periodi senza precipitazioni e se il terriccio risulta secco.

Come potare il Ligustro

Sopporta bene le potature, caratteristica che lo rende ideale per creare siepi formali e geometriche. La potatura principale si effettua in primavera eliminando i rami danneggiati o disordinati.

Per le siepi possiamo effettuare delle potature di contenimento anche in estate, fino a due o tre volte l’anno, per mantenere una forma densa e regolare. Nei giovani esemplari, una potatura di formazione nei primi anni consente di ottenere una struttura ramificata e compatta.

Usiamo sempre forbici affilate e disinfettate, tagliando sopra le gemme rivolte verso l’esterno.

Come curare il Ligustro

Come molte piante ornamentali, anche il Ligustrum japonicum può essere soggetto ad attacchi di insetti e malattie fungine. Acari (ragnetti rossi), Afidi e Cocciniglie vanno combattuti con trattamenti preventivi con il Sapone Potassico ottenuto da acidi grassi e curativi con un insetticida a base di piretro.

L’Oziorrinco è un coleottero notturno: gli insetti adulti rosicchiano i bordi delle foglie mentre le sue larve danneggiano le radici. Combattiamolo con trattamenti preventivi periodici con prodotti a base di Neem, da nebulizzare sul fogliame e distribuire nel terreno.

I marciumi radicali e le malattie fungine come l’Oidio vanno curati con trattamenti preventivi e curativi con l’Estratto di Equiseto. È ricco di Silice: una sostanza che rafforza i tessuti delle piante e le rende meno soggette all’attacco di funghi.