Possiamo coltivare la Drosera in casa se vogliamo stupire i nostri amici con una pianta davvero unica! Produce una piccola rosetta composta da molte foglie, che hanno la particolarità di avere dei tentacoli colorati appiccicosi. Servono alla pianta per cibarsi, poiché si tratta di una pianta carnivora.
La Drosera è infatti una delle oltre 600 specie di piante carnivore: le più famose sono la Nepenthes e la Dionea, ma la Drosera è altrettanto affascinante. Le piante carnivore in realtà non mangiano “carne” ma intrappolano piccoli insetti: si evolute in terreni poveri di sostanze nutritive e hanno imparato a recuperare i minerali mancanti (come Calcio, Potassio e Azoto) “prelevandole” dagli insetti.
La Drosera in particolare attira i piccoli insetti con il suo colore rosso vivo e li intrappola con i tentacoli appiccicosi. Per evitare la fuga dell’insetto la foglia si arrotola su sé stessa.
Dove coltivare la Drosera
È originaria delle zone calde del pianeta e le temperature ideale di coltivazione sono comprese tra i 18°C e 25°C. Non ama il freddo sotto i 10°C e le nostre case sono l’habitat ideale per la coltivazione di queste piante.
Scegliamo la posizione più assolata della casa. La Drosera non ha problemi con i raggi diretti e molto ore di sole al giorno contribuiscono a rendere di colore rosso brillante le sue foglie.
Come coltivare la Drosera
Dopo l’acquisto possiamo rinvasarla nel contenitore che abbiamo scelto per esporla in casa. Non esageriamo con le dimensioni: scegliamo un vaso leggermente più grande del diametro della pianta. Stendiamo sul fondo uno strato di argilla espansae dopo aver posizionato la piantina al centro, riempiamo con un terriccio per piante acidofile. Questo terriccio è più indicato poiché la Drosera non ama i terreni calcarei e preferisce un substrato con un pH compreso tra 4,5 e 5,5.
La Drosera cresce lentamente e sarà sufficiente travasarla ogni 3 anni. Facciamolo in primavera e con un vaso leggermente più grande del precedente. Lo scopo del travaso è la sostituzione del vecchio terriccio con un substrato nuovo. Anche se lo concimiamo, il terriccio tende a perdere alcune caratteristiche fisiche col passare del tempo: come la conducibilità o la ritenzione idrica.
Una buona notizia: gli insetti parassiti di solito stanno alla larga dalla Drosera ed è una pianta che ha pochi nemici naturali.
Come irrigare la Drosera
Non ama calcare e quindi va evitata l’acqua del rubinetto. Usiamo soltanto acqua piovana o acqua distillata o demineralizzata. Il calcare contenuto nell’acqua dell’acquedotto è un vero e proprio veleno per le radici della Drosera.
È abituata a crescere in zone molto umide. Facciamo in modo di mantenere sempre umido il terreno, specialmente in estate. Irrighiamola frequentemente e lasciamo pure un paio di cm d’acqua nel sottovaso. Dal Drosera è una delle poche piante che tollera l’acqua stagnante nel sottovaso.
Anche se potrebbe ricavare i minerali dagli insetti, è bene fornire le sostanze nutritive necessarie alla pianta. Usiamo un fertilizzante liquido per piante acidofile da diluire nell’acqua per l’irrigazione: sarà sufficientemente 1 volta al mese da maggio a settembre. Fornirà le sostanze nutritive necessarie e manterrà il giusto pH acido del terriccio.