Chi sceglie di coltivare la Caryopteris × clandonensis lo fa per il colore blu elettrico della sua bella fioritura. Inoltre è una pianta robusta e ha una buona tolleranza al gelo.
La Caryopteris × clandonensis ha un portamento arbustivo ma perde le foglie in inverno. Il fogliame compare in primavera, verso aprile, e tende a cadere in ottobre, quando la pianta entra in riposo vegetativo. La fioritura avviene al culmine dello sviluppo, da luglio a settembre in funzione della fascia climatica. Forma un cespuglio alto e largo 100/150 cm e si usa per decorare le bordure o in gruppo insieme ad altre piante sempreverdi.
Le foglie e fiori sono profumati e sono molto graditi da api, farfalle e altri impollinatori: in quest’ottica la Caryopteris × clandonensis è una risorsa preziosa per un giardino naturale.
Nei centri giardinaggio possiamo trovare diversi ibridi di questa pianta, con portamento più compatto e con fiori azzurri, lavanda e blu scuro.
La pianta si sviluppa e vegeta in un clima compreso tra i 15°C e i 30°C.
Tollera per brevi periodi il caldo fino a 35°C, ma per ridurre lo stress idrico è bene irrigare frequentemente la pianta e il fogliame.
Tollera bene il freddo fino a -10°C, ma è sempre bene pacciamare il terreno in inverno, per proteggere le radici dalla brina gelata.
Per una fioritura abbondante e compatta scegliamo una posizione soleggiata: in ombra le fioriture saranno inferiori e più stentate. Se viviamo in una zona con estati molto calde, oltre i 35°C, meglio una posizione semi-ombreggiata.
Il trapianto si effettua in primavera, quando è superato il pericolo delle gelate tardive. Scegliamo una zona con un terreno morbido e con un buon drenaggio dell’acqua. Prepariamo le buche del trapianto avendo cura di integrare una dose di concime granulare a lenta cessione per piante da fiore. Sarà sufficiente per tutto il periodo vegetativo. In seguito ripeteremo la distribuzione all’inizio dell’autunno e della primavera.
In inverno, nei climi più rigidi, la parte aerea potrebbe seccarsi: non è un problema, perché la radice rimane attiva e tornerà a germogliare appena tornerà il caldo. Limitiamoci a proteggere la base della pianta con uno strato abbondante di pacciamatura, con corteccia o paglia. All’inizio della primavera effettueremo una potatura drastica, per stimolare togliere le parti secche e stimolare lo sviluppo di nuovi rami.
È abbastanza resistente alla siccità, ma se la irrigheremo con regolarità crescerà e fiorirà in modo più rigoglioso.
Soprattutto nel primo anno dopo il trapianto non dovremo mai far mancare acqua alla pianta. Le piante adulte si giovano delle piogge e dell’umidità ambientale e del terreno e dovremo intervenire solo in presenza di lunghi periodi siccitosi e in estate.
La Caryopteris è una pianta rustica e poco soggetta a malattie, ma può essere attaccata da Afidi e Acari (ragnetti rossi) specialmente in primavera. È bene effettuare trattamenti biologici preventivi con Sapone Molle ed Estratti d’Ortica fin dall’inizio della primavera e prima della fioritura. Per scoprire come intervenire leggi questo articolo!
Eccessi di irrigazione e di umidità ambientale possono stimolare l’insorgere di malattie fungine, come l’Oidio, e marciumi radicali. Per prevenire e limitare le malattie fungine sulle piante ornamentali, ti suggeriamo di leggere questo articolo!