Coltivare il Capelvenere in vaso è molto semplice e ci ripagherà con una fronda leggera e raffinata capace di decorare qualsiasi stanza. È una pianta amata perché cresce bene anche in luoghi poco luminosi e, come molte Felci, ha la capacità di purificare l’aria dagli inquinanti indoor.
Il Capelvenere (Adiantum raddianum) è una pianta erbacea perenne sempreverde, appartenente alla famiglia delle Pteridaceae, un vasto gruppo di Felci diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali. È composta da numerose fronde arcuate di colore nero lucente che possono raggiungere i 60 cm di lunghezza e ospitano tante foglie triangolari di colore verde chiaro. Forma cespi densi e armoniosi, di grande effetto ornamentale. Come tutte le Felci non produce né fiori né semi, ma si riproduce attraverso le spore.
Dove coltivare il Capelvenere
Essendo una pianta tropicale, l’Adiantum raddianum non ama il freddo e richiede temperature comprese tra i 18°C e i 25°C, quindi le nostre case sono l’habitat ideale.
Non ama il freddo sotto i 10°C ma neanche il caldo eccessivo sopra i 30°C che può causare il disseccamento delle fronde.
Non richiede luce solare, ma un ambiente ben illuminato mantiene le foglie di un bel colore verde brillante.
Scegliamo un luogo lontano da correnti d’aria e da fonti di calore diretto, come stufe o termosifoni.
Come coltivare il Capelvenere
Dopo l’acquisto della piantina dovremo trapiantarla in un vaso più grande, dotato di fori di drenaggio. Stendiamo sul fondo uno strato di materiale inerte, come l’argilla espansa e riempiamo con un terriccio per trapianti.
È importante assicurare un buon drenaggio per evitare marciumi radicali.
Durante la stagione vegetativa, da marzo a settembre, diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di concime liquido per piante verdi ogni 15 giorni. In alternativa possiamo utilizzare dei bastoncini fertilizzanti a lenta cessione, che alimentano la pianta per 8 settimane.
Nei mesi freddi sospendiamo la concimazione, poiché la crescita rallenta e l’eccesso di sostanze chimiche può danneggiare le radici delicate.
Come irrigare il Capelvenere
Irrighiamo regolarmente per mantenere il terriccio sempre inumidito, ma evitiamo gli eccessi. Allo stesso modo dovremo svuotare i sottovasi dall’acqua in eccesso.
In estate intensificheremo la frequenza mentre in inverno dovremo quasi sospendere.
In estate e in inverno, quando l’aria è più secca, dovremo aumentare il tasso di umidità ambientale con nebulizzazioni di acqua frequenti. Utilizziamo acqua a temperatura ambiente, preferibilmente non calcarea. L’ideale è l’acqua piovana o demineralizzata.
Come curare il Capelvenere
È relativamente resistente all’attacco di parassiti e la coltivazione in appartamento rende difficile l’attacco di insetti fitofagi. Può essere attaccato dagli Acari (ragnetti rossi) possiamo curare con gli Estratti di Ortica e l’Olio di Neem.
In condizioni di eccessiva umidità o drenaggio insufficiente possono svilupparsi marciumi radicali. In questo caso è bene rinvasare subito la pianta, gettando il terriccio fradicio per sostituirlo con un nuovo substrato fresco e sospendere le irrigazioni. Possiamo prevedere le malattie fungine con trattamenti periodici con l’Estratto di Equiseto.