Coltivare la Cosmea (Cosmos bipinnatus) è una bella soluzione per creare cespugli fioriti. Si tratta di una pianta ornamentale originaria delle Americhe, ma viene coltivata ormai in tutto il mondo. Vanta oltre 30 specie, spesso coltivate come annuali, dal portamento cespuglioso formato da piccole foglie verdi e grandi fiori dal centro giallo e petali di diversi colori.
I fiori a forma di margherita, vanno dal bianco al giallo, passando per il rosa e il rosso acceso, a seconda della varietà.
A causa delle grandi dimensioni del cespuglio è spesso utilizzata per arredare giardini con la sua fioritura da giugno a ottobre. Possiamo coltivare la Cosmea anche in vasi ampi e profondi, in terriccio ben drenato, misto a sabbia.
Eliminare le Cocciniglie dalle piante grasse è importante, poiché questo parassita che colpisce molte piante non disdegna neanche le cactacee. Possiamo facilmente individuare le infestazioni grazie alla presenza di fiocchi cerosi o scudetti, sotto i quali la Cocciniglia trova protezione. Di solito sono bianche ma esistono specie più scure e anche con scudi semirigidi.
Le Cocciniglie pungono la pianta per succhiarne la linfa e il cactus tenede a sviluppare ipertrofie fino al completo deperimento.
La lotta alla Cimice asiatica (Halyomorpha halys) è importante poiché si tratta di un insetto originario dell’Estremo Oriente di recente introduzione in Italia. Il primo esemplare è stato notato in provincia di Modena nel 2012. Purtroppo ha un’elevata capacità riproduttiva (ogni adulto depone dalle 250 alle 450 uova) e una spiccata resistenza ai rigori invernali. In Italia è in grado di compiere due generazioni che tendono a sovrapporsi: tant’è vero che già da un paio d’anni assistiamo in molte zone d’Italia e una vera e propria invasione.
LOTTA ALLA CIMICE ASIATICA: I DANNI PROVOCATI
La presenza si nota da maggio all’interno delle aree verdi, siepi in particolare, e in seguito nei frutteti di pesco e albicocco e poi nei pereti e meleti. In pratica segue la maturazione dei frutti, di cui è altamente attratto. Ci sono state recenti segnalazioni anche su colture erbacee di mais e soia.
A causa della sua elevata polifagia, attacca anche le piante ornamentali e forestali, che diventano un serbatoio per le successive infestazioni delle colture agricole.
COME RISOLVERE IL PROBLEMA
In caso di infestazioni possiamo utilizzare un insetticida sistemico, cioè un prodotto che penetra velocemente nella pianta e si diffonde nella vegetazione proteggendo anche quella che si svilupperà dopo il trattamento. Rimane quindi attivo anche in caso di pioggia.
Si tratta di un insetticida selettivo e non interferisce negativamente sulle popolazioni di insetti utili e impollinatori, tanto che può essere applicato anche in prefioritura. L’uso è anche ammesso per molte colture orticole e piante da frutto.
Coltivare l’Anemone è facile e alla portata di tutti. Si tratta di una pianta erbacea appartenente al genere delle Ranuncolacee, solitamente perenne, presente anche spontaneamente nei nostri boschi. L’Anemone viene coltivato in giardini e terrazzi come pianta ornamentale, grazie alla bellezza e della durata della sua fioritura.
I fiori, formati da sepali (foglie modificate che fanno parte del calice) e da numerosi pistilli, si possono trovare ormai di tutti i colori e dimensioni, a seconda della varietà che si sceglie di coltivare. L’Anemone nemorosa per esempio produce fiori piccoli, solitamente bianchi o rosa, mentre l’Anemone ranunculoides, è caratterizzato da numerosi fiorellini gialli.
Anche i periodi di fioritura possono variare: per esempio l'Anemone hupehensis, dalla fioritura abbondante con corolle di grosse dimensioni, fiorisce in autunno-inverno. Fiorisce invece in primavera l’Anemone coronaria, una delle specie più coltivate grazie ai suoi bellissimi fiori variopinti, utilizzati spesso come fiori recisi in mazzi e composizioni.
Eliminare il Mal bianco della Vite o Oidio è importante, poichè si tratta di una malattia fungina che colpisce sia le foglie sia i frutti, ricoprendoli di una muffa bianco-grigiastra. Gli acini d’uva, a seguito dell’infestazione si spaccano e i tessuti soffocati dalle muffe si necrotizzano, portando all’arresto della crescita e alla defogliazione della pianta.
Diffuso in tutta Italia, l’Oidio può danneggiare il raccolto in quantità e gusto, causando danni su frutti, foglie e fiori. I danni causati dal Mal bianco rendono la pianta debole e quindi più soggetta ad ammalarsi o a soffrire di attacchi parassitari.
Questo fungo si propaga velocemente in qualsiasi clima sopravvivendo a temperature rigide, anche se tende a ricomparire in periodi abbastanza umidi come primavera e estate.
ELIMINARE IL MAL BIANCO DELLA VITE: MEGLIO INTERVENIRE ALLA PRIMA COMPARSA
A causa della veloce espansione del Mal bianco, si consiglia di intervenire preventivamente o alla primissima comparsa dei sintomi con un fungicida antioidico. Si tratta di un agrofarmaco ed è quindi importante leggere e attenersi alle indicazioni d'uso riportate sulla confezione. Così vanno rispettati i tempi di carenza.
I trattamenti andranno ripetuti 2-3 volte a distanza di 7 giorni, mentre a scopo preventivo si consiglia di controllare periodicamente il vigneto, effettuando le dovute potature: arieggiando maggiormente la pianta si riduce l’umidità atmosferica e il rischio di malattie fungine.
Le Cimici verdi in casa non piacciono a nessuno: sia per motivi igienici che per motivi estetici. A causa dei cambiamenti climatici e del conseguente innalzamento delle temperature, le Cimici verdi stanno letteralmente invadendo l’Italia. Con pochi antagonisti naturali e nidiate da 300/400 uova, le Cimici si trovano ovunque e durante tutto l’anno, in particolare quelle provenienti dall’Asia.
Spesso ci capita di vederle anche in casa, soprattutto se abitiamo in campagna o in zone molto verdi. Le Cimici verdi infatti, per sopravvivere al gelo dell’inverno, tendono a nascondersi in luoghi caldi dove deporre le uova e spesso svernano proprio nelle nostre case, nascoste dietro i mobili e in piccole fessure.
Poiché con il termine “cimice” in Italia indichiamo molti tipi diversi di insetti (cimice delle lenzuola, cimice rossonera, cimice dell’olmo, cimice del platano, ecc.) precisiamo che per “cimice verde” intendiamo la Palomena prasina e la Nezara viridula, simili nella forma e nel colore verde. Assomigliano molto alla “cimice asiatica” (Halyomorpha halys) che però ha un colore sulle tinte del marrone. Tutte sono fitofaghe, cioè si nutrono della linfa delle piante in cui depongono le uova, in particolare pomodori, legumi e nocciole.
Eliminare la Minatrice serpentina dalle piante ornamentali è importante poiché la sua presenza può provocare danni importanti alle piante.
La Minatrice serpentina (Phyllocnistis Citrella) è un microlepidottero, lungo pochi millimetri e dotato di ali argentate, che colpisce prevalentemente piante da frutto, ma anche Rose, Lauroceraso, Piracanta (Pyracantha) e Betulle, manifestandosi intorno a metà giugno.
Le farfalle in primavera depongono le uova sulla pianta ospite, pronte a schiudersi in estate e le larve si nutrono delle foglie, all’interno delle quali scavano sottili gallerie lunghe fino a 10 cm.
I danni causati dalle larve si manifestano con l’arrotolamento e il disseccamento fogliare, a conseguenza delle necrosi causate ai tessuti. Nel caso di piante da frutto, lo sviluppo dell’albero si arresta causando raccolti scarsi e ingenti danni estetici.
ELIMINARE LA MINATRICE SERPENTINA DALLE PIANTE ORNAMENTALI
Come spesso succede quando si parla di parassiti, è importante intervenire prontamente, cioè ai primi sintomi della presenza del lepidottero, per limitare i danni.
Sulle piante da frutto possiamo intervenire con un insetticida sistemico alla prima comparsa del danno. È un agrofarmaco ed è quindi importante leggere e attenersi alle indicazioni precisate sulla confezione.
Potare le piante rampicanti è importante per uno sviluppo rigoglioso. Le piante rampicanti sono però diverse tra loro, però potete eseguire una corretta potatura di ognuna a seconda delle loro caratteristiche.
POTARE LE PIANTE RAMPICANTI: 5 CARATTERISTICHE PRINCIALI
Il primo consiglio è di informarsi se il nostro rampicante richiede delle cure di potatura particolari. In ogni caso possiamo individuare 5 casi molto comuni.
Le rampicanti appena trapiantate richiedono una potatura moderata. Il taglio e il fissaggio dei rami al supporto servono a stimolare la produzione di nuovi getti e a creare una pianta ben formata. Se la pianta dovrà svilupparsi su un solo fusto principale, scegliete il più robusto e tagliate gli altri.
Le piante rampicanti adulte richiedono ogni anno potature di mantenimento, per uno sviluppo e una fioritura ottimali e per ripulire dal secco.
Le rampicanti che fioriscono sui fusti dell’anno precedente si potano al termine della fioritura, recidendo i rami di circa un terzo, poco sopra una gemma per stimolare la formazione di nuovi rami. Fanno parte di questo gruppo il Gelsomino invernale e il Rincospermoo falso Gelsomino.
Le rampicanti che fioriscono sui rami nuovi si potano alla fine dell’inverno. Fanno parte di questo gruppo la Bougainvillea, la Bignonia, la Mandevilla, la Passiflora, il Solanum rampicante...
La Ticchiolatura sulle piante da frutto è una malattia fungina abbastanza comune, diffusa soprattutto tra Peri, Nespoli e Meli, che sono gli alberi più colpiti. La prima conseguenza negativa è che le piante colpite sviluppano una crescita rallentata e deforme dei frutti, con conseguenti danni al raccolto.
L’infezione da fungo si nota principalmente sul margine superiore della foglia con macchie scure, che con l’avanzare della malattia si propagano su frutti, germogli e rami. In caso di gravi infestazioni, le foglie e i rami si seccano e cadono, portando al deperimento della pianta e a una sua morte precoce.
Ticchiolatura sulle piante da frutto: attenzione all'umidità
Come tutte le malattie fungine proliferano in climi miti e umidi, quindi primavera, estate e autunno sono i periodi in cui le piante possono ammalarsi. La prevenzione è molto difficile poiché spesso la malattia viene portata dal vento da una pianta malata a un’altra, contagiando velocemente il frutteto. In via preventiva è molto importante è potare e concimare le piante regolarmente, cercando di evitare la formazione di ristagni.
Ai primi sintomi della malattia, è necessario intervenire con un trattamento con un fungicida specifico, adatto per piante da frutto. Effettuate il trattamento in concomitanza di lunghi periodi di bagnatura delle foglie (6-8 ore) e con temperature miti. Se necessario ripetere il trattamento. Si tratta di agrofarmaco e quindi leggete e attenetevi scrupolosamente alle indicazioni scritte sulla confezione.