Il Carpino (Carpinus betulus) è un albero deciduo, rustico ed elegante, caratterizzato da una particolare corteccia grigia e un vasto fogliame ornamentale. La sua folta chioma di foglie arrotondate e dentellate, diventa giallo-bruno in autunno e rimane sulla pianta a seccare fino alla nascita di nuove foglie.
Tra le varietà più diffuse c'è il tradizionale Carpino bianco, il Carpino nero dalle foglie allungate e corteccia scura, la varietà “Fastigiata” con chioma piramidale, quella “Incisa” dalle foglie piccole e dai margini molto dentati e la “Purpurea” con foglie rosse.
Pianta adattabile versatile, il Carpino è ideale per creare siepi geometriche e tunnel vegetali, in quanto tollera ripetute potature e cresce fino a 20 metri di altezza.
CARPINO: CONSIGLI PER LA CURA
Predilige posizioni in pieno sole, in zone luminose, ma si adatta anche alla mezz’ombra e sopravvive all’ombra. Sopporta bene lo smog e il vento, per questo motivo viene spesso utilizzata per creare siepi in città e barriere frangivento.
Il Carpino può essere coltivato a tutte le latitudini, resiste al gelo e sopporta temperature fino a -15° C. Al fine di proteggere le sue radici dal freddo, è utile effettuare una pacciamatura con foglie o corteccia, da stendere in autunno ai piedi del fusto.
Le irrigazioni devono essere regolari e generose in primavera e in estate, moderate in autunno e sospese del tutto quando le temperature diventano rigide.
Il periodo adatto per piantare il Carpino è a novembre o in gennaio-marzo, utilizzando terriccio universale, fertile e ben drenato. Se si vogliono ottenere delle siepi, è necessario mantenere una distanza di 45 cm tra una pianta e l'altra ed effettuare periodiche potature di formazione verso fine estate.
Il concime si somministra dalla primavera all’autunno, ogni 20-30 giorni con concime universale in granuli. Alcune varietà, come la "Pyramidalis”, caratterizzata da crescita lenta e chioma conica, sono adatte anche alla coltivazione in ampi vasi come esemplare singolo.