Irrigare le piante quando siamo in vacanza è sempre un problema, poiché proprio in questo periodo la necessità di acqua da parte delle piante è maggiore. Bastano infatti uno o due giorni di sospensione delle irrigazioni per osservare sintomi di appassimento e meno di una settimana per il totale disseccamento della pianta. In caso di assenze più o meno prolungate, risulta quindi evidente la necessità di prendere provvedimenti nei confronti delle piante che coltiviamo nell’appartamento e nel giardino, tappeto erboso compreso. Senza dubbio il metodo migliore per soddisfare questa esigenza è quello di affidarsi a una persona di fiducia con tanta pazienza e tempo a disposizione, ma visto che ciò non è sempre possibile si possono adottare alcune soluzioni specifiche a seconda dei casi:
IRRIGARE LE PIANTE QUANDO SIAMO IN VACANZA: APPARTAMENTO E BALCONE
Il primo consiglio è quello di riunire tutte le piante in un’unica stanza ben illuminata e priva di correnti d’aria, evitando l’insolazione diretta.
- Per 4-5 giorni di assenza: coprire la terra dei vasi con uno strato di torba ben inzuppato di acqua. La torba cederà progressivamente umidità alla pianta.
- Per 6-10 giorni di assenza: utilizzare gli appositi gel a base di acqua da inserire nel terreno oppure i vasi a riserva d’acqua, che consentono il passaggio per capillarità del liquido da un apposito serbatoio al terriccio. Questi vasi sono dotati di un indicatore visivo del livello.
- Oltre 10 giorni di assenza : specialmente se il numero dei vasi è rilevante il problema delle annaffiature può essere risolto grazie all’impiego di centraline elettroniche programmabili (funzionano sia elettricamente che a batteria) in grado di comandare il numero delle irrigazioni e la quantità di acqua da erogare . Il sistema è costituito da una centralina elettronica collegata da una parte a un rubinetto e dall’altra a un tubo principale al quale sono collegati diversi tubicini secondari provvisti di gocciolatori da posizionare nei vasi. Questa soluzione è quella che garantisce i migliori risultati e autonomia nel tempo e il costo è relativamente contenuto.
Sul terrazzo, in caso di lunghi periodi di assenza la soluzione migliore è una centralina elettroniche programmabile (funzionano anche a batteria) in grado di comandare il numero delle irrigazioni e la quantità di acqua da erogare. Il sistema è costituito da una centralina elettronica collegata da una parte a un rubinetto e dall’altra a un tubo principale al quale sono collegati diversi tubicini secondari provvisti di gocciolatori che raggiungono i vasi. Questa soluzione è quella che garantisce i migliori risultati e autonomia nel tempo. Il costo è relativamente contenuto e consente, grazie alle varie possibilità di assemblaggio dei componenti, di adattarsi a ogni esigenza.
È necessario però un rubinetto esterno. L’uso di centraline sui rubinetti della casa (possibile, grazie agli adattatori) è sicuramente da sconsigliare in assenza del proprietario: come tutti i prodotti, la centralina e l’elettrovalvola si potrebbero guastare causando anche allagamenti. Se il rubinetto è fuori, in giardino o sul terrazzo, i danni saranno limitati e sarà più facile per un esterno (il vicino di casa o i pompieri) chiudere l’erogazione dell’acqua.
Nutrizione
In questo periodo gli apporti nutritivi devono essere ben calibrati e mai in eccesso. L’utilizzo delle fiala monodose di integratore da inserire in ciascun vaso è l’ideale soluzione.
COME FARE IN GIARDINO E NELL’ORTO
FIORI ANNUALI IN PIENA TERRA - Più si bagnano e meno durano in quanto l’elevata disponibilità di acqua accelera il periodo vegetativo sino a esaurirle. Bagnare solo il terreno evitando di inumidire foglie e fusti.
ARBUSTI - Sono di solito autosufficienti. Se sono coltivati in aiuole elevate dal piano del terreno occorre intervenire nel periodo caldo ogni 3 giorni bagnando leggermente anche la vegetazione. Per quanto riguarda le Rose evitare di bagnare le foglie e far confluire l’acqua verso le radici scavando una conca tutto attorno al piede della pianta.
FRUTTIFERI E PIANTE LATIFOGLIE ALTO FUSTO - Provvedono in genere da sole. Nei casi di emergenza basta lasciare gli irrigatori da prato in funzione per due ore la settimana sotto la chioma.
CONIFERE - Nei nostri ambienti, se in piena terra, non necessitano di bagnature. Solo nel caso in cui siano allevate in vaso la frequenza sarà di 1-2 volte la settimana avendo cura di irrorare tutta la pianta.
ORTO - È quello che ha maggiori necessità giornaliere. Ricordarsi comunque di evitare di bagnare direttamente la vegetazione per non favorire lo sviluppo delle crittogame e di interrompere le irrigazioni in prossimità della raccolta per aumentare la sapidità e consistenza frutti.
I TAPPETI ERBOSI
Per quanto riguarda il prato, il quantitativo di acqua e la frequenza di somministrazione sono influenzati da diversi fattori tra di loro interdipendenti.
Le condizioni atmosferiche, come la temperatura, la nuvolosità e il vento sono senz’altro quelli che maggiormente incidono sul consumo di acqua del tappeto erboso. Non di secondaria importanza sono però il tipo di terreno, la sua giacitura (se in piano o in discesa), lo stato di manutenzione del tappeto (altezza di taglio, presenza di feltro, ecc.) e le specie costituenti che a loro volta hanno necessità idriche molto diverse.
In ogni caso è bene tenere presente alcune avvertenze di carattere generale:
- evitare irrigazioni troppo frequenti perché così facendo l’apparato radicale rimane troppo superficiale;
- preferire le ore del primo mattino o del tardo pomeriggio onde evitare che l’umidità permanga troppo a lungo sulle foglie favorendo gli attacchi delle crittogame;
- non usare acqua troppo fredda (per esempio attinta direttamente dal pozzo);
- preferire i sistemi di irrigazione a pioggia con gocce molto fini;
- a ogni irrigazione distribuire tanta acqua da poter bagnare i primi 15-20 cm di terreno.
A parità di temperatura i terreni sabbiosi richiedono maggiori interventi irrigui di quelli argillosi. La tabella che segue può quindi fornire un orientamento valido per programmare gli interventi.
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Impianti completamente automatici, provvisti quindi di sensori della temperatura esterna e dell’umidità del terreno, faciliteranno ulteriormente la regolazione.
La nutrizione
Oltre a irrigare le piante quando siamo in vacanza, dobbiamo pensare anche alla concimazione. Questo è il periodo di massima vegetazione del prato. Il bilanciamento dei nutrienti deve però essere a favore di elementi quali Potassio e Ferro. I concimi per prato comunemente denominati antistress sono appunto studiati per questo tipo di impiego.