Se state cercando una pianta d’appartamento con foglie dall’effetto “wow” vi suggeriamo di coltivare la Xanthosoma sagittifolium. È infatti caratterizzata da foglie di grandi dimensioni, che le hanno portato il soprannome di orecchio di elefante e a forma di freccia, da cui il nomignolo di foglia di freccia e il nome scientifico sagittifolium.
Le Xanthosoma sono un genere di piante tropicali americane con decine di specie, ma la Xanthosoma sagittifolium è quella più diffusa per un uso ornamentale in appartamento.
Ai tropici la Xanthosoma sagittifolium diventa molto grande e le foglie possono raggiungere quasi un metro di lunghezza. Se coltivata in vaso rimane invece di dimensioni contenute. Le piante adulte, se coltivate in modo corretto, possono produrre un piccolo fiore composto da uno spadice avvolto da una spata bianca. Il fiore è poco significativo da un punto di vista ornamentale, ma è un bel segnale di salute della pianta!
Dove coltivare la Xanthosoma
Le piante tropicali richiedono temperature costanti abbastanza alte, tra i 18°C e i 22°C. Perciò sono perfette come piante d’appartamento.
Cresce bene in mezz’ombra ma è bene che l’ambiente sia luminoso. I raggi solari non devono arrivare sulla pianta poiché potrebbero rovinare le belle foglie.
In estate possiamo spostare la Xanthosoma all’aperto sul terrazzo ma in una posizione ombreggiata. Teme il freddo quindi a settembre va riportata in casa.
Come rinvasare la Xanthosoma
Quando compriamo una Xanthosoma sagittifolium possiamo rinvasarla in un contenitore più grande.
Distribuiamo sul fondo del vaso uno strato di biglie di argilla espansa, in modo da proteggere le radici da eventuali eccessi idrici nel sottovaso. Posizioniamo la pianta al centro e riempiamo il vaso con un terriccio per piante verdi, facendo in modo di farlo ben penetrare ed evitare bolle d’aria. Al termine del rinvaso, irrighiamo generosamente la pianta e svuotiamo il sottovaso dopo dieci minuti.
Come irrigare la Xanthosoma
Non dobbiamo esagerare ma la pianta va irrigata periodicamente. Un po’ perché la pianta bene un po’ perché il caldo fa evaporare l’umidità presente nel terriccio. Quindi in estate bagneremo di più, in inverno ridurremo.
Aspettiamo che il terriccio risulti asciutto al tatto prima di irrigare. Torneremo a bagnare quando il terriccio tornerà ad asciugarsi.
Le piante tropicali amano un’alta umidità ambientale ed è quindi bene nebulizzare le foglie con acqua, specialmente quando l’aria è molto secca. Quindi nei mesi estivi più afosi e quando l’impianto di riscaldamento è in funzione in inverno.
Vanno sempre evitati i ristagni d’acqua che generano marciumi radicali. Svuotiamo sempre i sottovasi e i cachepot dell’acqua in eccesso.