Possiamo coltivare la Nigella sia per i suoi bellissimi fiori sia per i particolari semi neri, da cui prende il nome: Nigella infatti deriva dal latino niger, cioè nero.
La Nigella è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae come gli Anemoni, l’Aquilegia e l’Elleboro. Può crescere fino a 50 cm e da maggio a luglio produce dei fiori molto grandi e molto particolari, di colore azzurro chiaro nella maggior parte dei casi (ma anche bianchi, rosa, lilla), con petali molto distanziati fra loro.
I fiori in seguito si trasformano in baccelli che contengono i particolari semi della Nigella: una particolarità che le vale il soprannome di “cumino nero”.
Le varietà più diffuse sono la Nigella Damascena, o fanciullaccia, con fiori molto spettacolari e la Nigella sativa da cui si ottengono i semi che vengono utilizzati come spezie. Dai semi si ottiene anche l’olio di Nigella, utilizzato come crema per trattare dermatiti e scottature.
COLTIVARE LA NIGELLA: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE
Per coltivare la Nigella scegliete una posizione soleggiata del giardino. Cresce anche in mezz’ombra ma fiorisce di più se riceve almeno sei ore di sole al giorno. Attenzione alle gelate tardive perché teme il freddo. A secondo del clima della vostra zona, trapiantate la Nigella in giardino in aprile o in maggio, quando siamo certi di aver superato il rischio di gelate primaverili.
In caso di semina in una aiuola vi suggeriamo di ripetere l’operazione a distanza di alcune settimane, in modo da avere piante fiorite per tutta l’estate.
La Nigella tollera bene la siccità ma è bene rispettare un ciclo di irrigazioni regolari per lasciare sempre il terreno umido vicino alla pianta, specialmente nei mesi più caldi. Attenzione agli eccessi e ai ristagni idrici che potrebbero provocare marciumi radicali.
Per prolungare la fioritura della Nigella si consiglia di togliere i fiori appassiti tagliando i rami che portano le capsule con i semi. In questo modo la pianta si concentrerà su nuove fioriture anziché sulla produzione di semi.