Coltivare la Crassula marnierianain casa è molto facile e alla portata di tutti. Le Crassule sono un genere di piante succulente sempreverdi e comprende più di 200 specie differenti. Si sviluppate un po’ in tutti i continenti e le differenti specie possono avere forme anche molto differenti. Per esempio la Crassula ovata ha foglie rotondeggianti mentre la Crassula pyramidalis ha foglie di forma geometrica quasi spigolose.
Per decorare le nostre case vi suggeriamo la buffa forma della Crassula marnieriana che si sviluppa come una collana. I fusti vengono infatti quasi nascosti dalle grandi foglie quadrangolari con angoli morbidi. Se viene coltivata all’ombra le foglie sono verdi, se le esponiamo al sole tendono a diventare rossicce. Produce anche tanti piccoli fiorellini a forma di stella all’inizio della primavera.
È una pianta a crescita lenta ed è nana: gli steli raggiungono al massimo i 25 cm di altezza. Inizialmente crescono in verticale, man mano che si riempiono di foglie tendono a pendere.
Dove coltivare la Crassula marnieriana
È una pianta originaria del sud dell’Africa e non tollera il freddo sotto i 5°C. Meglio coltivarla in casa dove troverà il clima ideale per svilupparsi. Possiamo spostarla sul terrazzo in estate in una posizione ombreggiata, ma a settembre riportiamola in casa.
In appartamento scegliamo una posizione luminosa e lontana da fonti di calore e spifferi freddi invernali. Se vogliamo far diventare rosse le foglie, esponiamola direttamente ai raggi solari: evitiamo di farlo però in estate nelle ore più calde poiché si potrebbero ustionare le foglie. Ma questo consiglio vale un po’ per tutte le piante d’appartamento.
Come coltivare la Crassula marnieriana
Non ha bisogno di vasi molto grandi: la pianta è nana e a crescita lenta. Verifichiamo piuttosto la presenza di fori di drenaggio sul fondo, poiché come tutte le piante succulente la Crassula richiede un terriccio molto drenante. Sono piante abituate alle siccità che sanno affrontare senza problemi, ma non hanno confidenza con terreni troppo umidi o peggio fradici. Il rischio di malattie fungine e marciumi radicali è molto alto.
Per questa ragione all’atto del rinvaso usiamo sempre un terriccio per piante grasse: contiene sabbia silicea che conferisce una maggiore capacità drenante.
I nutrienti contenuti nel terriccio sono destinati a finire e dovremo integrarli con un programma di concimazione. Diluiamo una dose di fertilizzante liquido per piante grasse nell’acqua dell’irrigazione una volta al mese.
Meglio poca che troppa. Sono piante abituate a sopportare periodi di siccità.
Irrighiamo soltanto quando il terriccio risulta asciutto al tatto. In estate potrebbe essere necessario una volta alla settimana, per diradare fino a una volta al mese in inverno: ma dipende anche dalla grandezza del vaso.
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