Possiamo coltivare il Papiro senza grandi problemi nelle nostre case ponendolo in un vaso. È anche una pianta che troviamo facilmente nei giardini che vengono abbelliti con varietà di piante poco diffuse.

Il Papiro (Cyperus papyrus) e il cosiddetto falso Papiro (Cyperus alternifolius) sono piante sempreverdi tipiche dei climi tropicali, che non tollerano il freddo, e sono molto adatte per essere coltivate in appartamento dove trovano le giuste temperature per svilupparsi.

Possiamo immediatamente distinguere le due varietà di Papiro dalle foglie. Il Cyperus papyrus crea una corona composta da numerose foglie sottili leggermente ricurve; il Cyperus alternifolius si distingue invece per le ombrelle più lunghe e arcuate. Esistono poi altre varietà nei negozi specializzati.

Il Papiro è stata una delle prime conoscenze in fatto di piante studiando nei libri di scuola la storia degli antichi Egizi. Non possiamo dimenticare che, sebbene oggi la sua coltivazione sia piuttosto rara, all’epoca dei Faraoni gli Egizi lo trovavano in abbondanza negli ambienti lacustri, poiché cresce spontaneamente senza particolari esigenze, così come anche in terreni poco pregiati. La storia ci tramanda che le foglie del Papiro erano impiegate, dopo un procedimento di pressatura, come carta per scrivere. Ma non solo, infatti, da questa pianta era possibile ottenere tessuti, materiali da costruzione e se ne registra anche l’uso per scopi alimentari.

Dove coltivare il Papiro

Collochiamo il Papiro in una posizione luminosa, ma ponendo attenzione a che non sia colpito dai raggi solari diretti e in estate optiamo per una zona sul terrazzo più protetta e ombreggiata; verso settembre, riportiamolo in casa per evitare pericolosi colpi di freddo. Al contrario, in inverno possiamo posizionarlo anche al sole.

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È una pianta che predilige una certa umidità ambientale e per preservarla al meglio dobbiamo controllare che sia lontano da fonti di calore e condizionatori.

La temperatura ideale di coltivazione è compresa tra i 20°C e i 27°C e dobbiamo proteggerlo se scende sotto i 15°C. È perciò una pianta che vive molto bene nelle nostre abitazioni e dove trova il suo habitat ideale.

Come coltivare il Papiro

Prima di procedere con il rinvaso del Papiro, dobbiamo porre cura nella scelta del contenitore che deve essere abbastanza ampio e profondo. Sul fondo del vaso stendiamo uno strato di palline di argilla espansa: servirà a migliorare il drenaggio e proteggere le radici. Poniamo quindi la pianta al centro e riempiamo con un terriccio per rinvaso.

Il travaso si effettua all’inizio della primavera ogni 2/3 anni, quando la pianta lo richiede, per esempio quando le radici iniziano a uscire dal vaso.

Come irrigare il Papiro

È noto che il Papiro è tipico delle zone paludose quindi non dimentichiamoci mai di procedere con abbondanti e regolari innaffiature e verifichiamo che il terreno sia umido senza essere zuppo.

Una buona opzione che potremmo adottare è acquistare un impianto di irrigazione con gocciolatori, che ogni giorno erogano la quantità d’acqua necessaria. Un’altra scelta molto facile che abbiamo a disposizione è di riempire il sottovaso con un po’ d’acqua: sarà la pianta che secondo il bisogno la assorbirà. Poniamo attenzione a non lasciare per lungo tempo l’acqua stagnante; basta che dopo che l’abbiamo versata nel sottovaso attendiamo circa mezz’ora per controllare ed eventualmente eliminiamo l’acqua in eccesso.

Molto gradita al Papiro è la nebulizzazione delle foglie in modo da aumentare il tasso di umidità ambientale. Questa operazione dobbiamo effettuarla soprattutto nei mesi in cui gli impianti di riscaldamento e condizionamento sono a pieno regime: in questo caso nebulizziamo acqua tutti i giorni sulle foglie.

Come concimare il Papiro

Anche al Papiro va riservata cura durante la crescita e per questo motivo dobbiamo fornire al terriccio tutte le sostanze nutritive necessarie allo sviluppo della pianta attraverso un programma di concimazione annuale.

I fertilizzanti liquidi specifici per piante verdi sono subito assimilabili per le radici e il risultato si vede subito. Vanno diluiti nell'acqua dell'irrigazione ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno e in inverno. Le piante sempreverdi d'appartamento vanno concimate anche nei mesi freddi poichè continuano a vivere in un ambiente con clima controllato e non vanno in riposo vegetativo. Avendo meno ora di sole a disposizione "lavoreranno" meno e perciò riduciamo la dose di concime.

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Se abbiamo poco tempo da dedicare alle piante e abbiamo paura di dimenticarti possiamo ricorrere a un fertilizzante a lenta cessione, che si scioglie lentamente nel terreno garantendo una "copertura" per molto tempo. Possiamo scegliere tra i concimi a bastoncino che durano 8 settimane oppure i moderni fertilizzanti a cessione controllata che durano fino a 6 mesi.