COLTIVARE IL GIUGGIOLO: CARATTERISTICHE E AMBIENTE CLIMATICO
È un albero caducifoglie di modeste dimensioni (5-6 m) a crescita lenta (intorno ai 20 anni ha il massimo sviluppo), ha rami nodosi contorti e spinosi.
Le foglie sono piccole (3-4 cm), coriacee, lucide.
I fiori non sono appariscenti (5 mm) ma molto graditi dalle api e da altri insetti impollinatori, di colore verde chiaro, che si sviluppano sui rami dell'anno, fioriscono in giugno, quando ormai non c'è più il pericolo delle gelate primaverili quindi il raccolto è sempre più o meno costante.
Il frutto è una drupa di forma e dimensione simile a un'oliva, per quanto riguarda il Giuggiolo comune, mentre esistono varietà meno diffuse, a frutto più grosso, Giuggiolo-mela e Giuggiolo-pera, meno spinose, ma poco apprezzate per lo scarso sapore della polpa. Inizialmente di colore verde, quando matura vira al colore rosso/marrone, la maturazione avviene in autunno (settembre-ottobre) la polpa è dolce, di colore biancastro, la buccia è croccante, il picciolo è corto.
Il nocciolo è simile a quello dell'oliva: appuntito, legnoso e in genere contiene due semi.
Grazie a un apparato radicale molto potente e in grado di scendere in profondità, il Giuggiolo è una pianta rustica che non teme la siccità, e vegeta bene anche nei terreni poveri.
Predilige le esposizioni soleggiate, teme l'ombreggiamento e i ristagni d'acqua.
Il Giuggiolo si moltiplica per mezzo dei polloni radicali, con questo metodo si ottengono piante perfettamente identiche alla pianta madre. È sconsigliata invece la moltiplicazione mediante seme in quanto è di difficile germinazione.
L'operazione di trapianto dei polloni radicali è da eseguire preferibilmente in autunno inoltrato (novembre-dicembre) mentre per le piante acquistate in vaso nei garden o nei vivai l'operazione di trapianto si può eseguire in qualsiasi momento dell'anno.