Ci sono molte ragioni per coltivare un Acanto in giardino. Anzitutto è una pianta mediterranea, quindi si adatta molto bene ai nostri climi e cresce rigogliosa senza particolari cure. È apprezzata anche per le sue foglie sempreverdi molto decorative: sono grandi, frastagliate e ricordano le ali di un angelo. Infine non dimentichiamo la sua fioritura colorata di bianco e viola, che dura per tutta l’estate. Dalla pianta spuntano le lunghe spighe che si riempiono di infiorescenze: il vero fiore ha petali bianchi ed è sovrastato da una brattea, cioè una foglia modificata, violacea. I fiori dell’Acanto sono molto amati da api, farfalle e altri insetti impollinatori.

coltivare un Acantocoltivare un Acanto
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L’Acanto (Acanthus mollis) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Acanthacee e in giardino possiamo utilizzarla in vari modi. Per creare una siepe bassa e compatta, per decorare una bordura oppure insieme ad altre fioriture, magari primaverili e autunnali, così da avere sempre un’aiuola fiorita.

Possiamo anche coltivarlo in grandi vasi.

Dove coltivare un Acanto

Tollera il gelo fino a -15°C, quindi può essere coltivato un po’ in tutta Italia. Non ama però il gelo persistente: se viviamo in zone con inverni perennemente sottozero meglio coltivarlo in vaso.

Anche se tollera il caldo fino a 40°C è bene non esporlo a temperature superiori a 35°C. Quindi nelle zone del sud Italia, dove in estate l’afa superare facilmente queste temperature, è meglio coltivare l’Acanto in una zona ombreggiata per proteggerlo dai raggi solari diretti in estate.

Nel nord, dove il sole estivo è meno caldo, possiamo scegliere anche una posizione soleggiata. In questo caso, durante i mesi invernali, benché la pianta tolleri il gelo, stendiamo uno strato di pacciamatura sul terreno per mantenere più calde le radici.

Un’esposizione soleggiata favorisce la fioritura, ma i raggi diretti troppo forti possono danneggiare la pianta. In posizione ombreggiata fa meno fiori ma sono più grandi.

Come trapiantare un Acanto in giardino

Una settimana prima del trapianto iniziamo a preparare le buche d’impianto che dovranno ospitare gli Acanti. Le buche dovranno avere una larghezza e una profondità doppie rispetto alle dimensioni del vaso delle piantine. Versiamo un po’ acqua nella buca per controllare che defluisca velocemente e non si formino ristagni. In questa fase distribuiamo sul fondo della buca una dose di fertilizzante a lenta cessione: servirà per stimolare l’attecchimento della pianta e fornirà le sostanze nutritive per molti mesi. Possiamo optare per un concime organico, come lo stallatico pellettato, oppure per un fertilizzante organo-minerale specifico per piante da fiore di ultima generazione che dura fino a 6 mesi.

Dopo il trapianto ripetere questo tipo di concimazione ogni anno all’inizio della primavera.

Come irrigare l’Acanto

Le piantine appena trapiantate devono essere irrigate regolarmente finché non saranno cresciute e sviluppato un apparato radicale profondo.

Dopo il primo anno possiamo affidarci alle piogge. Irrigheremo sicuramente durante la stagione estiva e in caso di lunghi periodi di siccità. Quando l’Acanto ha bisogno d’acqua le foglie tendono ad afflosciarsi: è un segnale che dobbiamo intervenire!

Vanno inoltre evitati gli eccessi e i ristagni d’acqua. A lungo andare possono causare marciumi radicali difficili da curare in giardino.

Come potare l’Acanto

L'Acanthus mollis non richiede potature per crescere bene. Man mano che appassiscono i fiori possono essere tagliati per stimolare la pianta a produrre nuove infiorescenze.

Nelle piante adulte possiamo effettuare una potatura di mantenimento in primavera, per recidere i rami secchi o danneggiati e dare una forma alla pianta.

I nemici naturali dell’Acanto

Essendo una pianta mediterranea si adatta bene al nostro clima ed è abbastanza resistente alle principali avversità. In molte zone d’Italia cresce addirittura spontaneo.

Gli eccessi di irrigazione, specialmente sulle foglie, possono stimolare l’insorgere dell’Oidio o Mal Bianco: è una malattia fungina che provoca la formazione di una patina biancastra sulle foglie. In questo caso possiamo intervenire con dei trattamenti con un Estratto di Equiseteum: una sostanza di base di origine naturale utile contro molte malattie fungine.

Anche gli insetti fitofagi con apparato pungente e succhiante, come gli Afidi e le Cocciniglie, possono prendere di mira l’Acanto. In caso di infestazione effettuiamo dei trattamenti con Sapone Molle: serve sia per pulire le piante dalla melata, una sostanza appiccicosa rilasciata da questi insetti, sia a rendere inospitale e indigesta la pianta per questo tipo di parassiti. Se dovessero persistere possiamo ricorrere a un insetticida a base di Piretro naturale.