Se cerchiamo una pianta per il terrazzo con una lunga fioritura vi suggeriamo di coltivare la Phygelius capensis. È una pianta arbustiva perenne di piccola taglia, raggiunge circa 50 cm a maturità, apprezzata per la produzione di infiorescenze che inizia da giugno e prosegue ininterrottamente fino a ottobre e all’arrivo del freddo. I suoi fiori a forma di trombetta ricordano quelli della Fucsia e sono apprezzati da farfalle e api.
Nei vivai possiamo trovare diversi ibridi di Phygelius capensis differenti per la compattezza del cespuglio e il colore dei fiori: gialli, rosa, rossi e bicolori.
Proviene dalle zone montuose del Sudafrica e il clima ideale di coltivazione è compreso tra i 10°C e i 25°C. Sopporta facilmente il caldo fino a 30°C e ci sono varietà che tollerano il gelo non oltre i -10°C.
Sul terrazzo scegliamo una posizione soleggiata per ottenere una fioritura più abbondante. Quando in estate le temperature si avvicinano ai 30°C, spostiamo il vaso in una posizione semi ombreggiata e nebulizziamo acqua sul fogliame. In inverno entra in riposo vegetativo e tende a perdere la parte aerea, che tornerà a germogliare col ritorno del caldo primaverile in marzo. Spostiamo il vaso in una serra fredda o proteggiamolo con uno strato di pacciamatura con corteccia e un velo traspirante di tnt.
Il trapianto si effettua in primavera, quando il rischio delle gelate tardive è scongiurato. Scegliamo un vaso di almeno 30/40 cm di diametro e usiamo un terriccio per piante da fiore.
Irrighiamo regolarmente la pianta per mantenere il terriccio sempre inumidito; in estate intensifichiamo la frequenza e spostiamo il vaso in ombra durante le giornate più calde.
Ogni 15 giorni diluiamo nell’acqua per l’irrigazione una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore per fornire alla pianta le risorse per produrre fioriture abbondanti. In alternativa, possiamo usare i concimi granulari a lenta cessione, in granuli o a bastoncino. Rilasciano col tempo le risorse nutritive
Specialmente in primavera e in autunno, evitiamo gli eccessi idrici e l’acqua stagnante nel sottovaso. È l’habitat ideale per lo sviluppo di spore e malattie fungine. Se necessario effettuiamo trattamenti con l’Estratto di Equiseto e rinvasiamo per offrire alla pianta un nuovo terriccio asciutto.
Nei climi più caldi può stare all’aperto, protetta da uno strato spesso di pacciamatura. Se invece le temperature si avvicinano agli 0°C, meglio spostare il vaso in una serra fredda o una veranda luminosa.