Se desideriamo delle belle fioriture estive possiamo dedicare uno spazio del terrazzo per coltivare la Lavatera.

Si tratta di una pianta della famiglia della Malvaceae ed è quindi una lontana parente della tradizionale Malva. È una pianta erbacea perenne originaria del Mediterraneo e quindi si adatta benissimo ai nostri climi e richiede poche attenzioni.

È apprezzata per i grandi fiori a forma di coppa che sbocciano in abbondanza nella stagione estiva, da giugno fino a settembre. I petali sono rosa con venature violacee, sono molto appariscenti e donano eleganza e raffinatezza a qualsiasi terrazzo.

Ci sono decine di specie di Lavatera e quelle più adatte per la coltivazione in vaso sono la comune Lavatera arborea con fiori rosa e viola, la Lavatera olbia con fiori rosa e bianchi e la Lavatera trimestris: quest’ultima è annuale ma vanta una gamma di tinte molto ampia dal bianco, al rosso, dal giallo al blu. Sono tutte varietà nane e non crescono oltre i 100/150 cm in altezza.

Dove coltivare la Lavatera

Tollera il gelo fino a -15°C e non ha problemi con il caldo e il sole, che anzi la aiutano a svilupparsi e fiorire. Scegliamo quindi una posizione soleggiata e molto luminosa, con almeno 6 ore di luce solare al giorno. In agosto, in presenza di temperature diurne troppo alte, spostiamo il vaso in una posizione ombreggiata.

Al termine della fioritura, con l’arrivo dell’inverno e dei primi freddi, verso novembre, la pianta tenderà a perdere la parte aerea. Il fenomeno può variare da zona a zona e dipende dal clima. Niente paura: la radice resiste al gelo e tornerà a germogliare quando tornerà la primavera.

Nelle zone più a nord, con inverni rigidi e gelate particolarmente fredde e persistenti, possiamo approfittare del fatto che si tratta di una coltivazione in vaso per spostare la pianta in una serra fredda o un locale protetto.

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Come coltivare la Lavatera

Scegliamo un vaso di almeno 40 cm di diametro, dotato di fori sul fondo per garantire il drenaggio dell’acqua in eccesso. Dopo aver posizionato la piantina riempiamo con un terriccio specifico per piante da fiore e prevediamo un programma di concimazione durante tutto il ciclo vegetativo della pianta, da aprile a settembre. Possiamo usare un concime a bastoncino da infilare nel substrato ogni 8 settimane oppure un fertilizzante liquido per piante da fiore da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni.

È una pianta resistente alla siccità e tollera bene periodi di terreno asciutto, ma se la irrighiamo regolarmente otterremo fioriture più abbondanti e durature. Evitiamo però i ristagni d'acqua nel sottovaso che provocano facilmente marciumi radicali.

In inverno potiamo i fiori appassiti e le parti secche e riduciamo le irrigazioni, limitandoci a non far seccare il terriccio.

È una pianta rustica dei nostri territori ed è abbastanza resistenze alle malattie e ai parassiti. Tuttavia può essere soggetta a infestazioni di Afidi o Cocciniglie: trattiamo periodicamente e in modo preventivo tutte le piante da fiore del terrazzo con soluzioni a base di Neem alternati con Sapone Molle. In presenza dei parassiti ricorriamo a insetticidi a base di piretro per piante ornamentali (PFnPO).