Possiamo coltivare la Corydalis flexuosa in giardino per donare un tocco di colore azzurro alle aiuole e alle bordure posizionate in mezz’ombra. La Corydalis flexuosa offre infatti un lungo periodo di fioritura, da aprile fino a ottobre e ai primi freddi, con tanti fiorellini eleganti di colore blu e azzurro.
La famiglia delle Corydalis è molto ampia e vi abbiamo già parlato della Corydalis solida, ma anche la flexuosa è molto apprezzata sia perché cresce bene in mezz’ombra sia per le infiorescenze blu molto profumate. I suoi fiori attirano gli impollinatori come api e farfalle.
La Corydalis flexuosa è una pianta erbacea perenne sempreverde e possiamo trovare ibridi con fioriture blu chiaro e con foglie azzurrate con sfumature rosse.
La Corydalis flexuosa cresce bene con temperature comprese tra 5°C e 25°C. Tollera il gelo fino a -10°C prima di andare in sofferenza e non ama il caldo oltre i 30°C. Per questa ragione in Italia è meglio coltivarla in mezz’ombra per difendere dai raggi solari diretti in estate.
Come coltivare la Corydalis flexuosa
Scegliamo una zona del giardino con un terreno ben drenato: trattandosi di una pianta tuberosa teme i suoli che trattengono i ristagni idrici perché possono portare al marciume del tubero.
Il periodo migliore per il trapianto in giardino è l’autunno, quando la pianta è in riposo vegetativo. Misceliamo nel terriccio del trapianto una dose di concime organico, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante granulare a lenta cessione. La pianta avrà così tempo di attecchire e con l’arrivo della primavera troverà un terreno fertile per germogliare e fiorire.
In caso di coltivazione in vaso possiamo procedere al trapianto alla fine dell’inverno, all’inizio di marzo, utilizzando un terriccio specifico per piante da fiore.
Come irrigare la Corydalis flexuosa
Come abbiamo scritto, con le piante bulbose o tuberose è bene non esagerare con l’acqua. Se la pianta è coltivata in mezz’ombra, il terreno riceverà meno raggi solari ed evaporerà meno rapidamente. In estate possiamo stendere uno strato di pacciamatura ai piedi delle piante, per trattenere ulteriormente l’umidità del terreno e ridurre le irrigazioni.
Dopo il trapianto dovremo irrigare regolarmente le giovani piantine per mantenere il terriccio sempre umido e dare la possibilità all’apparato radicale di attecchire. In seguito interverremo solo in assenza di piogge e quando il terreno risulta asciutto al tatto.
Se coltiviamo in vaso la Corydalis flexuosa, irrighiamo quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Al termine dell’irrigazione lasciamo scolare l’acqua in eccesso prima di riporre il vaso sul sottovaso o nel cachepot. Evitiamo di lasciare acqua stagnante a contatto con il terriccio.