Coltivare gli Eupatorium è molto facile e si tratta di una pianta molto resistente e rustica: in giardino viene spesso utilizzata nelle bordure per comporre composizioni di fioriture estive. Possiamo abbinarle ad altre piante perenni, come le Echinacee, le Rudbeckie o le Salvie decorative per un effetto cromatico decorativo.

Gli Eupatorium sono genere di piante erbacee perenni della famiglia delle Asteraceae originarie dell’America centro-meridionale. Comprende centinaia di specie differenti: nei giardini italiani sono molti diffusi l’Eupatorium cannabinum, l’Eupatorium purpureum e l’Eupatorium rugosum di cui c’è un ibrido con foglie color cioccolato e fiori bianchi.

Le infiorescenze degli Eupatorium sono raccolte in densi grappoli corimbosi o a pannocchia: nel cannabinum e nel purpureum sono composte da piccoli fiori di colore rosa, rosso e violaceo. Ma ci sono varietà con fiori bianchi. La fioritura avviene da giugno a settembre ed è apprezzata dagli impollinatori. Questa caratteristica fa apprezzare gli Eupatorium dagli amanti dei giardini naturalistici, frequentati da api e farfalle.

Le varietà che troviamo nei centri giardinaggio hanno di solito un’altezza compresa tra 50 e 150 cm: all’atto dell’acquisto scegliamo la cultivar più adatta al nostro clima e alla bordura che desideriamo realizzare.

Dove coltivare gli Eupatorium

Tollerano bene il freddo e alcune varietà sopravvivono anche oltre i -20°C.

Scegliamo una posizione soleggiata per assicurarci una fioritura più abbondante: almeno 6/8 ore di sole diretto al giorno. Cresce bene anche in zone in mezz’ombra, specialmente nei giardini in zone molto calde in estate. Alcune specie tollerano meglio le zone ombreggiate di altre.

Come coltivare gli Eupatorium

All’atto del trapianto prepariamo le buche d’impianto arricchendolo con un fertilizzante granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore. Sarà sufficiente per 4/6 mesi e in futuro dovremo ripetere questa concimazione due volte all’anno all’inizio della primavera e dell’autunno.

È una pianta che ama i terreni umidi e le annaffiature devono essere regolari, soprattutto durante il periodo vegetativo.

Durante la fioritura eliminiamo periodicamente le infiorescenze appassite: così stimoleremo la produzione di nuovi fiori.

Al termine della fioritura, verso ottobre, la pianta perde la parte aerea e possiamo potare gli steli fino al terreno: nella prossima primavera, con il ritorno del caldo verso aprile, la pianta tornerà a germogliare.