La presenza di Cocciniglie sulle piante ornamentali non è particolarmente frequente, ma sono difficili da debellare e se non interveniamo tempestivamente rischiamo una vera infestazione, poiché questi insetti parassiti possono generare più generazioni in un anno con decine di uova.
Le Cocciniglie sono una grande famiglia di insetti fitofagi, differenti fra loro per forma e colore e spesso specializzate contro una varietà di specifica di piante. Tutte sono riconoscibili per uno “scudo” protettivo: in alcune specie è solido e ceroso, di colore chiaro o scuro, in altre sembra un fiocco di cotone bianco.
Quali danni provocano le Cocciniglie sulle piante ornamentali?
Le Cocciniglie hanno un apparato boccale pungente/succhiante col quale forano le foglie e i fusti e succhiano la linfa. Ciò provoca due effetti negativi: anzitutto la pianta, privata della linfa vitale, risulta indebolita e smette di fiorire e crescere. Inoltre le zone danneggiate appaiono decolorate e le ferite provocate dal rostro dell’insetto rappresentano una porta d’ingresso per altri virus e batteri.
Alcune specie rilasciano sulla pianta gli zuccheri in eccesso sotto forma di melata, una sostanza dolce e appiccicosa. I tessuti vegetali, coperti dalla melata, tendono a necrotizzare e stimolano lo sviluppa di spore fungine dette fumaggini. Raddoppiando il danno.
Come arrivano le Cocciniglie nelle nostre case?
Le Cocciniglie non amano il freddo invernale. Le neanidi, cioè le forme giovanili dell’insetto, e le uova vengono nascoste nella corteccia o nel terreno per svernare in inverno e tornare attivi in primavera, col ritorno del caldo.
Non sono grandi volatrici, specialmente le femmine, ma hanno la capacità di spostarsi da una pianta all’altra.
Le piante ornamentali sul terrazzo possono essere infettate dall’esterno, ma spesso la colpa è nostra: o meglio delle piante che acquistiamo, che possono contenere uova nel terriccio. Perciò è bene prestare attenzione alle piante appena acquistate, dedicando trattamenti preventivi antiparassitari, con l’obiettivo di neutralizzare la presenza di eventuali uova e larve nel terriccio.
La prevenzione
Le Cocciniglie sono particolarmente attive nel periodo primaverile, rallentano in estate e in autunno iniziano a cercare riparo per il riposo invernale. Però nei nostri appartamenti, dove il clima è stabile sui 20°C, riescono a riprodursi per tutto l’anno.
La difesa biologica prevede l’uso integrato di differenti sistemi di difesa. Si tratta in particolare di soluzioni preventive, cioè volte a rinforzare le difese naturali delle piante e creare un ambiente inadatto per il loro sviluppo.
I primi trattamenti vanno già effettuati in autunno o alla fine dell’inverno, per cercare di colpire le uova o le neanidi nascoste nel terriccio o sulla pianta. Inoltre le uova e le larve sono più indifese e quindi più facili da debellare anche con sostanze di origine naturale. Gli insetti adulti hanno uno scudo protettivo e sono più difficili da eliminare.
Possiamo effettuare trattamenti, insieme o alternativamente, con Sapone Molle di Potassio e Olio di Neem.
Il Sapone Molle crea un habitat sulle foglie inadatto per lo sviluppo e l’ovideposizione degli insetti. È utile sia preventivamente, sia in presenza degli insetti: il Sapone Molle ha infatti la capacità di “lavare” la melata creata dagli insetti e disinfettare le micro-ferite inferte dai parassiti. I trattamenti preventivi vanno effettuati ogni 10 giorni.
L’Olio di Neem invece svolge un effetto fagorepellente e rende immangiabili le foglie per l’insetto. Possiamo usarlo sia per via fogliare, spruzzandolo sulle foglie ogni 8/12 giorni nel periodo di maggior presenza degli insetti, sia per fertirrigazione, cioè diluito in acqua e distribuito direttamente nel terreno. In questo caso effettuiamo solo 2/3 interventi nell’arco di tutto il ciclo vegetativo. Per le piante in vaso possiamo usare dei bastoncini a base di olio di Neem: si infilano nel terreno e proteggono la pianta per due mesi.
Dall’inizio della primavera, cioè il periodo in cui iniziano a comparire i parassiti, dedichiamo un momento al controllo dettagliato delle nostre piante, almeno una volta alla settimana. Osserviamo tutte le parti della pianta, compresa la pagina inferiore delle foglie dove spesso depongono le uova. Prestiamo attenzione alle tracce lasciate dai parassiti: punti decolorati sulle foglie, piccole ragnatele, sostanze appiccicose… sono tutti indizi della presenza di insetti.
Se abbiamo acquistato una pianta nuova, trattiamola con Neem e Sapone Molle e se possibile teniamola in isolamento per un paio di settimane, prima di avvicinarla alle altre. L’isolamento va adottato anche con le piante colpite dalle Cocciniglie: per evitare che i parassiti si spostino su altre piante vicine a cui teniamo.
In presenza di una invasione
Se le uova o gli adulti di Cocciniglia sono pochi, possiamo eliminarli manualmente, con l’aiuto di un batuffolo di cotone imbevuto di alcol.
Se invece le Cocciniglie sono molte e tendono a ricomparire dopo pochi giorni, la soluzione ideale per questo tipo di insetti sono gli insetticidi a base di Olio di Colza. Si tratta di una sostanza particolarmente oleosa che, se spruzzata sulle Cocciniglie, le ricopre con un “pellicola” e le uccide per asfissia. È efficace contro uova, larve e insetti adulti.
È una soluzione a base di prodotti naturali: per un intervento risolutivo ripetiamo 2 o 3 trattamenti a distanza di 5/7 giorni. Alcune piante sono sensibili agli oli, come i Ciclamini, le Felci, le Ortensie, le Begonie, le Orchidee e le Cactacee: effettuiamo un test su una foglia.
Se la pianta risulta imbrattata di melata, usiamo anche il Sapone Molle: ci aiuterà a pulirla e creerà un habitat inadatto ai parassiti.
Pur trattandosi di prodotti di origine naturale, posso risultare fastidiosi anche per le api e gli insetti impollinatori. Evitiamo quindi i trattamenti durante i periodi di fioritura e affrontiamoli possibilmente nelle ore serali, quando le api non sono attive.
Sulle piante d’appartamento ornamentali possiamo utilizzare anche gli insetticidi a base di Piretrine e Olio di Colza. Non vanno usati sulle piante del giardino poiché il Piretro, pur essendo di origine naturale, è potenzialmente dannoso per le api.