La misurazione del pH del terreno chiarisce se si tratta di un suolo acido, alcalino cioè basico, oppure neutro. Il pH viene calcolato su una scala da 1 a 14: se il dato è inferiore a 7 il terreno è acido, intorno a 7 il substrato è neutro, al di sopra di questo valore viene detto alcalino o basico. L’analisi può essere affidata a un laboratorio specializzato, per ottenere dei dati molto precisi, oppure si può fare in modo rapido ed economico con kit reperibili presso i Garden Center, che permettono di ottenere un dato indicativo.
Il pH influenza la disponibilità di elementi nutritivi: per esempio il ferro e il manganese sono spesso carenti in suoli alcalini e anche quando sono presenti in quantità sufficiente, le radici di alcune piante, dette acidofile come i Rododendri e le Azalee, non riescono ad assorbirli.
Se il pH è molto acido o molto alcalino, molti microorganismi utili per le piante non riescono a vivere e a riprodursi.
Tra le piante che amano i terreni acidi ricordiamo Erica, Rododendri, Felci, Pieris, Camelie e Aceri giapponesi.
Trapiantare un arbusto è un’operazione delicata da compiere preferibilmente in primavera o in autunno, a eccezione per alcune piante acquistate in vaso particolarmente resistenti e adattabili. È comunque bene evitare i giorni troppo gelidi o troppo caldi.
Prima di acquistare un arbusto, è consigliabile osservare bene gli esemplari che abbiamo scelto, per controllare che siano stati curati con le dovute attenzioni. In superficie non dovrebbero affiorare le radici, quindi il colletto, cioè l'intersezione fra fusto e radici, deve essere appena visibile, né troppo interrato né superficiale. Le radici non devono uscire nemmeno da sotto il vaso, per questo prima dell'acquisto rovesciate o fatevi rovesciare il vaso su un lato per capire se dai fori di drenaggio escono grosse radici.
TRAPIANTARE UN ARBUSTO: CURIAMO LA PREPARAZIONE DEL TERRENO
Prima del trapianto dobbiamo preparare il terreno in anticipo, vangandolo grossolanamente. Durante l’operazione di vangatura, possiamo incorporare al terreno letame in polvere o pellet e, se è necessario migliorare le qualità del terreno, aggiungere un terriccio specifico per trapianti...
Coltivare le piante aromatiche, oltre che per la loro bontà, è una soluzione molto interessante anche per decorare il giardino, poiché portano bellezza e profumo in qualsiasi periodo dell'anno. Facili da coltivare, sono perfette per creare una bordura o un’aiuola di aromi, in zone del giardino trascurate.
COLTIVARE LE PIANTE AROMATICHE: COME ABBINARLE
Come negli antichi “orti dei semplici” coltivati dai monaci nel Medioevo, le erbe possono essere raccolte in piccole aree quadrate o triangolari, oppure comporre disegni a raggiera intorno a un fulcro centrale, in cui piantare un alberello di Alloroo Limone.
Progettando il giardino, dovete fare in modo che il sentiero su cui si affacciano le aiuole sia abbastanza ampio, perché molte erbe tendono ad allargarsi. Nelle bordure, collocate sul fronte le erbe più basse, prostrate o striscianti, come i vari tipo di Timo, il Rosmarinoe la Camomilla, mentre nella parte centrale potete sistemare piante di medio sviluppo come Lavanda, Salvia, Artemisia, Melissa, Santolinao...
Ortaggi e fiori possono andare d'accordo: chi l’ha detto che le piante da orto e quelle da fiore devono vivere lontane? Le prime in linee ordinate, le seconde in aiuole più o meno geometriche?
Molti garden designer stanno puntando sulla mescolanza di ortaggi e fiori, in quanto la ricchezza di specie è preziosa per favorire la biodiversità. Che naturalmente dovrà produrre generosamente ed essere bello, coltivando erbe, fiori e ortaggi in un insieme armonioso.
ORTAGGI E FIORI: UN CONSIGLIO PER GARANTIRE SIA IL RACCOLTO SIA L'ESTETICA
In un orto familiare di piccole dimensioni le parcelle possono essere ridotte a quadrati di 1,5 m per lato, in modo da raggiungere senza difficoltà il centro per lavorare o raccogliere gli ortaggi. Le aiuole possono anche essere rialzate.
La suddivisione in piccole parcelle consente di avere una produzione varia e ricca, coltivando una gamma di ortaggi che offre sempre raccolto, in momenti diversi. Le aiuole ospiteranno composizioni di ortaggi e fiori commestibili come Borragine, Calendula e Nasturzio.
Le erbe aromatiche annuali possono essere abbinate agli ortaggi, mentre quelle perenni come Salvia, Lavanda, Issopo, Menta e Rosmarino, possono creare vistosi e profumati cespugli tra le verdure.
Volendo puntare sulla ricchezza, possiamo puntare anche su piccoli alberi da frutto, rampicanti da far arrampicare su pergole e spalliere e grandi vasi di fragole.
La progettazione di un “orto giardino” lascia ampio spazio alla creatività ma fate attenzione alla consociazione delle piante! Alcune si favoriscono a vicenda come l’Aglio e le Rose, la Carota e la Cipolla, il Tagete e i Pomodori...
Costruire un orto in vaso sul balcone o sul terrazzo non è difficile, ma bisogna seguire alcune regole di buon senso. Iniziamo dalla scelta dei vasi!
REALIZZARE UN ORTO IN VASO: PARTIAMO DAI CONTENITORI
La scelta del vaso dipende anzitutto dal tipo di ortaggio. Devono avere dimensioni minime di 30 cm di diametro e profondità per una sola pianta di Pomodoro, Peperone, Melanzana o un singolo cespo di Lattuga. Per coltivare ortaggi come carote, cipolle, rape e altri ortaggi da radice occorrono vasche di almeno 100 x 50 x 50 cm, in quanto i contenitori molto profondi garantiscono un migliore sviluppo radicale.
Molto adatte sono le cassette in plastica profonde e larghe almeno 40-50 cm, dove si possono coltivare diversi ortaggi scelti fra quelli a sviluppo contenuto. Sui terrazzi le cassette rettangolari sono particolarmente utili perchè possono essere agganciate alla ringhiera con le balconiere in metallo: volendo ottimizzare e aumentare lo spazio, possiamo appendere una doppia fila di balconiere, una rivolta all'esterno e una all'interno. Se la ringhiera la consente, se per esempio è a forma di griglia, possiamo appendere due o più balconiere una sopra l'altra: l'Insalata ha bisogno di luce ma non di sole diretto e può essere un'ottima soluzione per moltiplicare il raccolto.
PLASTICA, LEGNO, TERRACOTTA CON UN OCCHIO AL FUTURO
I contenitori in terracotta sono belli e favoriscono un buon isolamento termico, ma se sono esposti al sole e in luogo ventoso rischiano di favorire una troppo rapida asciugatura del terriccio e possono risultare molto pesanti e scomodi.
Le grandi vasche in legno, rivestito all’interno con un telo di plastica lasciando sul fondo i fori per il drenaggio, sono ideali da collocare in terrazzi o in giardini spaziosi. I contenitori possono essere disposti sul perimetro...
Seminare le piante da fiore è un modo per circondarsi di fiori risparmiando! Il giardinaggio e l’acquisto di nuove piante sono favoriti dalla bella stagione, la quale ci permette di sfruttare di più gli spazi aperti come balconi e giardini. Spesso per pigrizia acquistiamo nei centri giardinaggio le piantine già fiorite, che devono essere solo trapiantate. Invece è interessante – e molto più economico - provare a seminare nuove varietà di piante ornamentali.
Possiamo davvero sbizzarrirci, scegliendo piante insolite e particolari, a costi modesti e con una soddisfazione maggiore. La semina può avvenire in semenzaio oppure in piena terra, nella sua sede definitiva. Quest’ultimo metodo è più pratico e facile, perché ci permette di saltare le fasi del diradamento, cioè l’eliminazione delle piantine neonate troppo fitte fra loro, il trapianto delle più robuste in vaso e del trapianto a dimora.
Seminare le piante da fiore all'aperto
La semina all’aperto è legata al clima. Si effettua in genere da metà aprile, con temperature miti, con un minimo di 10-12°C, su un suolo umido e tiepido.
Quasi tutte le annuali da fiore si prestano alla semina a dimora, ma alcune specie più delicate. Se il tempo non lo permette, devono essere piantate prima in semenzaio per poter germinare e crescere sane.
I semi possono essere acquistati o raccolti in giardino e successivamente seminati a spaglio. Questa distribuzione casuale del seme produce un insieme naturale, ma per evitare che il risultato sia troppo omogeneo è meglio mescolare i semi a della sabbia. La semina su file permette invece una germinazione omogenea, con piante allineate fra loro, anche se è più adatta per le varietà orticole.
È utile coprire l’area con un telo di tessuto-non-tessuto per proteggere i semi dall’attacco degli uccelli. Una volta nate le piantine va effettuato un diradamento, togliendo quelle troppo vicine per dare spazio alle più robuste.
Riparare un prato danneggiato non è più un problema! Con l’arrivo della bella stagione è normale tornare a vivere maggiormente il giardino e il tappeto erboso e qualche inconveniente può capitare. Un prato sano va costantemente monitorato e aggiustato attraverso piccoli accorgimenti, come la semina e l'infoltitura di zone danneggiate. Il prato può essere colpito da malattie fungine, danni causati da animali o da un tempo poco clemente. O da bambini troppo esuberanti!
RIPARARE UN PRATO DANNEGGIATO: TRE PRODOTTI IN UNO
Le zone danneggiate possono essere rinfoltite con del nuovo terriccio e una nuova semina oppure possiamo ricorrere a Patch Magic, un substrato super assorbente tre-in-uno composto da sementi, concime e fibra di cocco, in grado di creare le condizioni ottimali per far germinare e crescere il tappeto erboso su ogni tipo di terreno, sia in ombra sia in pieno sole.
La formula di Patch Magic contiene tutti gli elementi necessari per una germinazione ottimale: il seme di Loietto...
Anche il terrazzo in primavera si risveglia e può tornare a fiorire. E' inoltre un'ottima occasione per cambiare qualche pianta e sperimentare nuove coltivazioni; fra l'altro molte delle piantine fiorite, tipiche della stagione primaverile, sono in genere economiche e durevoli. Primule, Pratoline, Ellebori e bulbose precoci come Muscari e Anemone blanda dai fiori azzurri, sono una grande risorsa per vasi e cassette.
IDEE PER IL TERRAZZO IN PRIMAVERA: SPERIMENTIAMO ANCHE GLI ABBINAMENTI
Il Narciso è ideale solo ma anche in compagnia di Giacinti, dal profumo intenso. Impagabile è la bellezza dei Tulipani, in mille forme e colori differenti.
Per la coltivazione in vaso sono da preferire le varietà nane, entro i 30 cm d’altezza. Le Viole del pensiero sono una certezza in contenitore, anche abbinate a bulbose, e se spostate all’ombra a fine aprile, irrigate e nutrite con regolarità, rimarranno belle e in fiore fino a giugno. In questo periodo in vasi ampi e profondi fioriscono anche Cotogno giapponese, Forsizia, Camelia, seguiti da Azalee, Lillà, Meli da fiore, Kerria e Gelsomino.
Allegre macchie di colore si ottengono con piante annuali da fiore come Verbena, Violacciocca, Calendula e Bocca di leone anche nello stesso vaso.
Degne di nota sono le Campanule, utili per coprire il terriccio al piede di piccoli alberi o arbusti in vaso. Oltre che viola, questi bellissimi fiori sono disponibili anche nelle tonalità del blu, del rosa, del porpora e del bianco; chiedono solo un terriccio...
La presenza di insetti nel terreno deve insospettirci. Qualsiasi terreno ospita nel suo sottosuolo molti insetti che vivono nella terra, alcuni sono utili mentre altri sono parassiti. Si tratta di insetti che, allo stadio larvale, possono essere molto pericolosi, in quanto attaccano voracemente le radici e il colletto delle giovani piantine sino a reciderle.
Questi insetti per sopravvivere arrivano a distruggere interi orti, sin dal periodo della semina.