Tosare il prato è importante e, come spesso succede, il successo dipende dalla qualità degli strumenti necessari. Dobbiamo anzitutto procurarci un tosaerba (a motore, elettrico, a scoppio, robot, ecc.), o un trattorino per prati di grandi dimensioni, e sono indispensabili anche forbici refilabordi o un trimmer.

Non solo la tosatura è fondamentale per avere un prato bello da vedere, ma è altrettanto importante per la salute del manto erboso. L’operazione di tosatura ne favorisce la crescita, permettendo di ottenere erba più spessa e più folta e un manto denso e uniforme. La frequenza del taglio varia a seconda delle caratteristiche dell’erba usata, mentre il tasso di crescita dell’erba è influenzato dal clima e dal ritmo delle concimazioni e irrigazioni. Inoltre bisogna tener presente quale sia l’utilizzo del prato: c’è una grande differenza tra un prato a uso sportivo e uno ornamentale, anche in termini di tosatura necessaria.

QUANDO TOSARE IL PRATO

In generale è meglio intervenire con moderazione, ogni 7-14 giorni, perché il prato deve conservare una buona massa fogliare. Tagliare in momenti ravvicinati debilita l’erba e la situazione può peggiorare ulteriormente se c’è siccità.

Il pomeriggio è il momento perfetto per il taglio, perché l’erba si è completamente liberata dell’umidità mattutina.  La frequenza dei tagli segue un ritmo stagionale, con un preciso calendario. Marzo è un buon momento per effettuare il primo taglio dell’anno, mentre con l’avanzare della primavera occorre tagliare meno, lasciando dai 2 ai 5 cm d’altezza: si otterrà così un manto compatto. Tra fine giugno e fine agosto, è invece necessario diradare gli interventi, ogni 10 giorni circa, alzando il livello di taglio di 1-2 cm. È importante nei mesi caldi aumentare il periodo di riposo tra un taglio e l’altro, a causa della fragilità dell’erba per via di caldo e siccità.

A settembre occorre tornare alle cadenze primaverili, mentre l’ultimo taglio è generalmente da farsi a fine ottobre. Un consiglio da tenere sempre a mente è quello di evitare sempre di tagliare se il suolo è particolarmente secco o al contrario ancora molto bagnato.

Il residuo di sfalcio si può lasciare solo se ben sminuzzato e solo tra maggio e agosto, altrimenti non si decompone e forma il feltro.