Quella di coltivare il Finocchietto selvatico o di raccoglierlo quando cresce spontaneo è una tradizione che risale alle origini degli uomini. Oltre alle tante proprietà benefiche di questa pianta, già conosciute in antichità, nel periodo buio del Medioevo è stato ammantato anche di magia e veniva usato per scacciare gli spiriti maligni.
Testimonianze dell’uso di questa pianta nell’antichità arrivano anche dal nostro linguaggio, quando usiamo il termine “infinocchiare” per indicare una truffa. Pare derivi all’antica tradizione degli osti di aggiungere semi di Finocchietto selvatico nel vino, servito con antipasti a base di Finocchio: il tutto per sfruttare l’intenso sapore di questa ombrellifera e mascherare la cattiva qualità del vino.
Il suo sapore simile al Finocchio lo ha reso poi un ingrediente fondamentale di molti piatti della cucina mediterranea, come la pasta con le sarde siciliana.
Come coltivare il Finocchietto selvatico
Il Finocchietto Selvatico (Foeniculum officinale) si distingue dalla pianta del Finocchio (Foeniculum vulgare): è una pianta erbacea perenne caratterizzata da un fusto eretto ramificato, da foglie molto sottili quasi filiformi e piccoli fiori gialli riuniti in ombrelli di 5/6 raggi. I frutti veri e propri sono verdognoli e crescono all’apice dei fiori; sono tanto piccoli che erroneamente vengono scambiati per “semi”. Tutta la pianta si può utilizzare in cucina ma i frutti sono particolarmente aromatici.
Possiamo raccogliere quello spontaneo oppure coltivarlo nell’orto. Scegliamo un luogo assolato e seminiamo da luglio a settembre per ottenere un raccolto da ottobre a dicembre.
Le piante per un terrazzo fiorito in estate sono molte, ma è bene sceglierle in base alle caratteristiche del nostro spazio e del tempo che potremo dedicargli. In particolare l’esposizione al sole.
Per creare uno splendido balcone fiorito o arricchire cortili e porticati con composizioni in vaso, questo è il periodo migliore: i garden center offrono il massimo della scelta e le piante, trapiantate adesso, sono meno soggette a stress perché le temperature non sono ancora elevate come in piena estate.
LE PIANTE PER UN TERRAZZO FIORITO
Il desiderio di avere un balcone con una grande quantità di fiori è soddisfatto dalle annuali estive, che hanno anche il vantaggio di costare molto poco: ciò consente quindi di allestire anche ampie superfici o lunghe balconate con vasi appesi alla ringhiera.
Se avete un terrazzo bel soleggiato, fra le piante che costituiscono una certezza riguardo alla fioritura vi suggeriamo le Petunie, le Lantane, i Tageti, le Bocche di Leone, le Zinnie e la Felicia, con le sue belle margheritine azzurre.