Quella di potare in primavera è una delle pratiche fondamentali per la gestione di un giardino sano e produttivo. Non è solo per l’estetica: in alcune piante la potatura favorisce la crescita, stimola la fioritura o la fruttificazione ed è utile anche per prevenire l’insorgenza di malattie. Pensiamo per esempio alle potature di sfoltimento per migliorare l’aerazione nella chioma e prevenire le malattie fungine.
La potatura primaverile, rispetto a quella autunnale, offre diversi vantaggi. Le temperature più miti e l’attività linfatica in ripresa consentono alle piante di reagire prontamente ai tagli, cicatrizzando meglio le ferite e riducendo il rischio di infezioni fungine o batteriche. È anche più facile distinguere i rami danneggiati dall’inverno e secchi. Infine, in autunno le piante si preparano all’inverno e “richiamano” le sostanze linfatiche dai rami e dalle foglie, che infatti seccano a cadono. Se tagliamo i rami prima dell’inverno rischiamo di togliere riserve nutritive alla pianta e la obblighiamo a cicatrizzare una ferita nel momento in cui è più debole.
Ci sono molte piante che attirano api e farfalle, con cui trasformare il nostro “spazio verde”, in giardino o sul terrazzo, in un laboratorio di biodiversità aperto agli insetti impollinatori.
Tutti noi sappiamo quanto sia importante il lavoro svolto dagli impollinatori per la fruttificazione e per il ciclo vegetativo naturale di molte piante. Per aumentare la loro presenza possiamo ricorrere a colori e profumi particolarmente graditi a questo tipo di insetti.
Inoltre non ricorriamo ai fitofarmaci appena vediamo un piccolo insetto, rischiando di pregiudicare la presenza e la sopravvivenza di api e farfalle. Impariamo a condividere il verde anche con gli insetti. Se un bruco rosicchierà una foglia della pianta non sarà la fine del mondo e abbiamo una farfalla in più. Se controlliamo quotidianamente le nostre piante, specialmente in estate, potremo cogliere subito la presenza di insetti dannosi, come Afidi o Cocciniglie, e limitare i danni con soluzioni naturali e amiche delle api.
Ma quali sono le piante che attirano le api e le farfalle? Ecco una nostra selezione di 30 specie, che possiamo coltivare sia in giardino sia sul terrazzo.
Coltivare piante con fioriture abbondanti è un modo che spesso usiamo per contrastare il grigiore di una vita passata nelle grandi città: sia per combattere la routine quotidiana, sia per donare colore al cemento e al metallo dei terrazzi dei condomini. Alcune piante più di altre possono rendere gli spazi esterni dei nostri appartamenti dei piccoli giardini, con nuvole di fiori dai colori accesi, cascanti dai vasi.
Quando pensiamo alle piante da fiore che troviamo più spesso su un terrazzo, non possono non venirci in mente i classici Gerani, con i loro fiori rossi accesi, facili da coltivare, non richiedono molta acqua ma un ambiente fresco e umido, pur sopportando bene anche climi caldi e secchi. Ma esistono tante altre piante adatte per la coltivazione in vaso sul terrazzo.
Ecco quelle che vi consigliamo: sono facili da coltivare in vaso e offrono una fioritura abbondante.
PIANTE CON FIORITURA ABBONDANTI: 10 SUGGERIMENTI PER UN TERRAZZO ORIGINALE
La Fucsiaè disponibile in tantissime varietà, tutte con fiori penduli molto abbondanti. È particolarmente adatta per il clima fresco.
La Dipladenia(Mandevilla) ha fiori a forma di campanella e ama il sole. Ci sono anche ricadenti e rampicanti.
La Diascia ha una fioritura abbondante e continuativa fino all’autunno.
La Buddlejaè un arbusto con fiori a pannocchia di colore viole che attirano le farfalle con il loro profumo. Condividono l’amore per gli ambienti soleggiati e il bisogno di acqua abbondante e frequente...
Cosa possiamo coltivare in montagna nei giardini ad alta quota? Se pensiamo alla vita delle maggior parte delle piante ornamentali, l’ambiente montano può rappresentare la condizione più difficile in cui far crescere una pianta: basti ricordare l’aria rarefatta, i grandi sbalzi di temperatura, i venti gelidi e le nevicate che possono uccidere molti tipi di germogli.
Fortunatamente la natura ci offre tante varietà di piante adatte anche ai climi estremi e agli ambienti più difficili.
COSA COLTIVARE IN MONTAGNA
Tra gli arbusti più adatti per i giardini in condizioni estreme, troviamo alcuni arbusti tipici del periodo natalizio, come l’Elleboro (detto Rosa di Natale) oppure l’Agrifoglio (Ilex) e il Biancospino con le loro bacche di un rosso vivo. Oppure piante simili come la Piracanta (Pyracantha detta anche Agazzino), l’Evonimo o la Aucuba japonica, che alle bacche rosse unisce le caratteristiche foglie chiazzate di macchie di color giallo pallido.
Possiamo scegliere anche arbusti più alti con fiori appariscenti e molto decorativi: tra questi la Buddleia, con i suoi fiorellini viola, che può offrire la sua bellezza dall’estate fino all’autunno e il Calicanto, che fa sbocciare...
Scegliere piante adatte al caldo estivo è importante perchè l'afa e il progressivo aumento delle temperature mette sempre più a dura prova la vita di diverse piante. Molti fiori che sbocciano in primavera appassiscono colpiti dai raggi del sole e altrettante piante possono soffrire o l’afa o gli stress idrici dovuti alla siccità.
Esistono però alcuni tipi di piante adatte alle temperature più calde, capaci di donare fiori e colore sui nostri terrazzi anche nei mesi estivi. Piante che hanno bisogno per crescere di irrigazioni sporadiche e di cure occasionali, permettendoci di avere un terrazzo decorato anche nei mesi delle vacanze.
PIANTE ADATTE AL CALDO ESTIVO: GRASSE, TROPICALI E MEDITERRANEE
Naturalmente le piante più resistenti al caldo sono quelle che provengono dai paesi tropicali, abituate ad avere a che fare con un sole cocente e con la siccità. Piante come la Gazania africana con le sue margherite multicolori, le pannocchie di piccoli fiori viola, bianchi o blu della Buddleia, le corone dai colori vivaci della Zinnia messicana, le piccole nuvole multicolori della Lantanao i fiori rosa scuro della Pentas(o Stella egiziana).
Sono altrettanto resistenti al caldo e alla siccità anche le nostre piante mediterranee, come la Lavandadall’eleganza semplice e dall’odore intenso, l’...
La Buddleia, nota anche come l'arbusto delle farfalle, è una pianta ornamentale tropicale largamente diffusa in tutto il mondo. Questo elegante cespuglio fiorito è molto amato dagli insetti e in particolare dalle farfalle, per il suo dolce nettare dal delicato profumo di miele. Grazie al suo portamento cespuglioso, la Buddleia può essere impiegata nella composizione di siepi e bordure, o semplicemente coltivata singolarmente in un vaso sistemato all'aperto.
Le spighe fiorali spuntano sulla pianta dalla fine della primavera fino all'autunno, e possono essere di colore rosa, viola, bianco o azzurro. I suoi lunghi rami possono arrivare a misurare fino a 12 metri di altezza, anche se la maggior parte delle varietà presenta dimensioni più contenute.
La specie più diffusa è la Buddleia Davidii: un arbusto resistente e dalla forma tondeggiante, presente in molti giardini italiani. Un'altra varietà popolare è la Buddleia alternifolia, caratterizzata da dimensioni più ridotte e da una chioma compatta, formata da piccole foglie lanceolate e spighe fiorali di colore lilla.
BUDDLEIA: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE
La particolarità di questa pianta, oltre alla lunghissima fioritura colorata, è l'estrema facilità nella coltivazione. La Buddleia, infatti, è rustica e poco esigente e si adatta facilmente ad ogni clima. Sopporta bene sia il caldo torrido, sia il freddo invernale, resistendo anche a temperature fino a -15°C. La Buddleia non fiorisce all'ombra: per questo il luogo ideale dove sistemarla deve essere luminoso e possibilmente riparato dal vento.
È una pianta che non ama l'umidità e teme i ristagni idrici, soprattutto nei mesi freddi. Nei mesi estivi è importante effettuare sporadiche irrigazioni, quando il substrato risulta...