Il Maggiociondolo (Laburnum anagyroides) è un piccolo alberello a portamento espanso, caratterizzato da una ricca fioritura primaverile molto scenografica. Tra maggio e giugno, l’esplosione di fiori gialli, riuniti in grappoli penduli, rendono meravigliosa questa pianta, adatta per decorare giardini naturali e informali.

Ideale da coltivare come alberello singolo in forma libera, il Maggiociondolo si presta anche a essere guidato su arcate per formare un meraviglioso tunnel fiorito di grande bellezza. La varietà “Autumnale”, anche chiamata “Semperflorens”, fiorisce spesso una seconda volta in autunno, mentre la varietà “Aureum”, è caratterizzata da foglioline che durante la stagione fredda diventano di un bel giallo tenue. Nei piccoli giardini è adatto il Maggiociondolo “Pendulum”, un varietà di dimensioni ridotte da utilizzare come pianta isolata, coltivabile anche in vaso.

COME COLTIVARE IL MAGGIOCIONDOLO

La posizione ideale per questa pianta è in pieno sole, dove fiorisce in tutta la sua bellezza. Molto rustico, resiste bene al freddo fino a -15° C e all’inquinamento, ma non ama i venti salmastri e i climi troppo caldi.

Le irrigazioni sono indispensabili per gli alberi giovani e per quelli coltivati in clima arido e caldo, mentre le piante adulte si accontentano delle piogge. Non sopporta i ristagni idrici, e per questo si deve lasciare asciugare il suolo tra un intervento e l’altro.

Si adatta a qualsiasi terreno e si può coltivare anche in grandi vasi, sostituendo il terriccio superficiale in primavera tutti gli anni. Per una crescita sana e rigogliosa si consiglia di fornire dello stallatico nella buca di piantagione e in seguito somministrare concime organico o granulare a lenta cessione in autunno.

Il Maggiociondolo non necessita di potatura, eccetto il taglio di rami vecchi o mal posizionati, al fine di mantenere compatta la pianta, e dei getti laterali per favorire la formazione di lunghi steli, se si desidera ricoprire archi o pergole.

Attenzione: i frutti del Maggiociondolo, simili a fagioli, sono velenosi: meglio raccoglierli ed eliminarli se il giardino è frequentato da bambini e cani curiosi.