Possiamo seminare il prato in primavera quando le temperature minime iniziano ad alzarsi: sia per creare nuove aree sia per rigenerare i tappeti erbosi che hanno sofferto durante l’inverno.

SEMINARE IL PRATO IN PRIMAVERA: LE AREE NUOVE

Un buon “letto di semina”, cioè l’area di terreno che ospiterà i semi e il prato, è la base del successo di un tappeto erboso di qualità. Per la realizzazione di una nuova area da destinare a prato, dovremo iniziare i lavori molto tempo prima della semina. Il terreno va affinato frequentemente sino a ottenere una superfice ben livellata, liscia, priva di zolle grossolane e soffice. Vanno eliminati i sassi, le malerbe e ogni altro materiale in grado di ostacolare la semina e la germinazione. Rivoltando e lavorando il terreno in questo periodo, portiamo alla luce i giovani germogli delle piante infestanti: lasciando “riposare” il letto, sarà il clima (il freddo e il sole) a farle morire.

Assicurarsi infine che l’appezzamento smaltisca in modo efficiente l’acqua in eccesso e sia privo di aree di ristagno. In pratica il terreno deve assorbire l’acqua come una spugna e non si devono formare pozzanghere. Se ci sono problemi, è il momento giusto per correggerli: riempiendo gli avvallamenti con altra terra in modo da livellarli o prevedendo canali di scolo se necessario.

SCEGLIERE LE SEMENTI GIUSTE

In entrambi i casi dovremo scegliere una semente adatta alle caratteristiche del prato e del suo utilizzo. In particolare:

  1. il tipo d’uso. Come verrà usato il prato? Sarà solo estetico o verrà “vissuto”? Avete cani e bambini che lo useranno per giocare? Dai prati estetici a quelli per campi sportivi, c’è un’ampia scelta di sementi, con tutte le possibili situazioni intermedie.
  2. Il sole. Osserviamo il grado di esposizione solare del nostro prato: è soleggiato, parzialmente ombreggiato o in ombra?

La composizione del miscuglio che scegliamo deve sempre essere in relazione al tipo d’uso e all’ambiente pedoclimatico. In caso contrario il prato non durerà nel tempo e saremo costretti a precoci e costosi interventi di manutenzione.

È possibile che, per tipologia d’uso e situazione pedoclimatica, risulti necessario un miscuglio multifunzionale, di ultima generazione, in grado di soddisfare più requisiti contemporaneamente. Nella tabella qui sotto vediamo le prestazioni di diversi miscugli in relazione al tipo di utilizzo e alle caratteristiche del prato.

seminare il prato in primavera

COME EFFETTUARE LA SEMINA

La semina deve essere effettuata in autunno o in primavera, quando il vento e l’umidità non sono eccessivi. La temperatura del terreno ideale è costante, intorno ai 10° C, per permettere ai semi di germogliare rapidamente.

La tecnica migliore per la semina a mano è quella di spargere le sementi in modo uniforme, creando una specie di griglia sul terreno. In alternativa possiamo ricorrere a uno spandiconcime che razionalizza l’operazione, con vantaggio economico, risparmio di fatica, maggior resa estetica e funzionale.

Dopo la semina, la terra deve essere rastrellata, in modo da coprire i semi di pochi centimetri e il terreno dovrà essere sempre umido fino alla completa crescita delle piante, che avverrà in 3 settimane circa. In questo periodo di tempo e per tutta la stagione, il prato seminato non dovrà essere calpestato né tagliato

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