Avete mai pensato che si potessero coltivare le Arachidi? La Arachis hypogaea, questo è il nome della pianta delle Arachidi, è un’interessante piantina con belle foglie decorative e una lunga fioritura, da giugno fino a settembre, con infiorescenze molto appariscenti gialle e arancioni.
Dà il suo meglio nell’orto: essendo una Leguminosa arricchisce di Azoto il terreno e l’anno prossimo nello stesso terreno potremo coltivare più facilmente le Solanacee o le Cucurbitacee, grandi consumatrici di nutrienti e di questo minerale.
Ma nessuno ci vieta di coltivare le Arachidi in vaso sul balcone. A partire dai primi caldi, in marzo/aprile, inizia la sua attività vegetativa che la porterà a fiorire in estate.
In autunno, verso ottobre, possiamo asportare le piante per raccogliere le Arachidi che sono frutti sotterranei come le Patate.
Dove coltivare le Arachidi
Si coltiva come pianta annuale poiché la raccolta delle Arachidi comporta l’asportazione di tutta la pianta. Inoltre non tollera il freddo sotto i 5°C.
Nell’orto scegliamo una posizione soleggiata: sia per avere una fioritura più ricca, sia perché in seguito coltiveremo una Solanacea che avrà bisogno di molto sole.
Come seminare le Arachidi
La semina si effettua in primavera inoltrata, quando le temperature minime superano i 15°C.
Nelle settimane precedenti avremo preparato il letto di semina. Si tratta di zappare e rastrellare il terreno destinato alla coltivazione, per togliere pietre e piante indesiderate e rendere soffice e omogeneo il terreno. In questo fase integriamo nel suolo col rastrello una dose di concime organico, come unostallattico pellettato oppure un fertilizzante granulare a lenta cessione Bio . Questa concimazione sarà sufficiente per tutta la stagione.
All’atto della semina manteniamo la distanza necessaria per permettere alle piantine di svilupparsi senza problemi. Misuriamo una distanza di almeno 40 cm tra ogni piantina.
Come irrigare le Arachidi
Le Leguminose richiedono molta acqua. Essendo esposte in una posizione assolata durante l’estate dovremo irrigare quotidianamente per mantenere umido il suolo.
Attenzione però ai terreni poco drenanti. La Arachide è un frutto del sottosuolo e potrebbe marcire in presenza di un’umidità eccessiva. Meglio poca acqua ma frequentemente.
Quando le temperature iniziano ad abbassarsi in autunno, verso il mese di ottobre, arriva il momento della raccolta delle Arachidi. Per farlo dovremo estirpare la pianta, ma facciamo in modo di lasciare le radici nel suolo: sono ricche di Azoto, molto utile per la coltura che coltiveremo l’anno prossimo.
Le Arachidi vanno tostate prima di essere consumate.