Coltivare la Erba Medica è una pratica che l'uomo affronta da millenni. Detta anche Erba Spagna o Alfalfa, l'Erba Medica (Medicago sativa) è una pianta aromatica con foglia caduca: produce le sue foglie da aprile fino a ottobre e fiorisce dalla primavera fino a luglio. È una pianta erbacea perenne e appartiene alla famiglia delle Leguminose (Fabaceae).
È caratterizzata da lunghi steli su cui spuntano sottili foglie di colore verde. Con l’arrivo del caldo sbocciano anche le infiorescenze sui racemi: hanno uno strano colore, tra il viola e il malva chiaro.
È ricca di vitamine e minerali, in particolare di carotenoidi, aminoacidi, fitoestrogeni e vitamine A, B, B12 e C. Ha un profumo molto delicato e in cucina di solito si usa fresca, ma può essere essiccata per una conservazione in polvere. Viene usata per insalate, zuppe, minestre, frittate, omelette, torte salate e biscotti. In erboristeria viene usata come ingrediente di tisane e decotti.
I contadini di una volta coltivavano l’Erba medica nell’anno di riposo dei terreni sottoposti a rotazione delle colture. È un ottimo foraggio per il bestiame e poi è una Leguminosa e queste piante hanno la capacità di lasciare un terreno ricco di Azoto dopo la loro coltivazione.
Come coltivare la Erba medica
La temperatura ideale di coltivazione dell’Erba medica è compresa tra 20°C e 25°C, ma tollera massimo fino a 35°C. Oltre i 35°C irrighiamo bene la pianta per mantenere il giusto grado di umidità delle foglie.
Non ama il freddo sotto i 5°C.
Si semina in primavera, quando le temperature minime superano stabilmente gli 10°C. Possiamo anche effettuare una seconda semina estiva.
I semi sono molto piccoli e vanno distribuiti a spaglio. Per uno spargimento omogeneo possiamo usare una seminatrice o aggiungere un po’ di sabbia ai semi.
Dopo la semina dovremo prevedere irrigazioni regolari per mantenere umida l’aiuola e permettere ai semi di germogliare.
Quando la piantina sarà cresciuta è molto resistente alla siccità ed è praticamente autosufficiente. Interveniamo solo in estate, specialmente se ci avviciniamo ai 30°C, e in presenza di lunghi periodi senza piogge.
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