Per coltivare il Narciso dobbiamo piantarlo in autunno: si tratta infatti di una pianta bulbosa, cioè nasce da un bulbo. Originario del Mediterraneo, fin dal tempo degli antichi Egizi e degli antichi Greci il Narciso (Narcissus) viene apprezzato per la sua bellezza. Storicamente è una delle prime piante usate per decorare ambienti, oppure come fiore reciso come dono e segno di apprezzamento.
Esistono molte specie di Narciso, che hanno più di 30.000 varianti: quindi la scelta è molto ampia e personalizzabile ai nostri gusti. Le varietà si differenziano per le dimensioni della pianta, che può variare dai 10 ai 30 cm di altezza, oppure per la forma e il colore dei fiori, che possono variare dal bianco al rosa, dal giallo all’arancio.
La variante più nota è il Narcissus tazetta, con i tre grandi petali bianchi che circondano una seconda corona giallo scuro attorno agli stami. Altre due specie note sono il Narcissus jonquilla (detto anche Narciso giunchiglia) con sei petali spesso gialli, e il Narcissus poeticus, con una banda rossa a fare da contorno della paracorolla gialla.
COLTIVARE IL NARCISO IN GIARDINO E IN VASO
Il Narciso è una pianta rustica che può adattarsi a una grande varietà di ambienti. Pur prediligendo ambienti soleggiati, che ne aiutano la fioritura, possono essere coltivati anche in mezz’ombra.
Pur resistendo a una grande gamma di temperature, dal caldo più secco al freddo più rigido, il Narciso cresce al meglio in giardino con un clima temperato, dai 15°C ai 18°C. Possiamo coltivarlo in vaso, spostandolo in casa durante i mesi più freddi.