Ci sono almeno due buoni motivi per coltivare i Fagioli nell’orto. Anzitutto sono buoni e poi questa particolare pianta ha la capacità di arricchire la qualità del terreno in cui vengono coltivati.
Il Fagiolo (Phaseulus vulgaris) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Leguminose ed è originaria dell'America centro-meridionale. In seguito ai viaggi di Cristoforo Colombo, si è diffusa immediatamente in Europa, soprattutto per l'alto valore proteico dei suoi semi che gli sono valsi il soprannome di “carne dei poveri”, adatti sia all'alimentazione umana sia a quella degli animali da allevamento.
Oggi sappiamo che queste piante migliorano anche il terreno, grazie a un batterio, il Rizobium leguminosarum, che vive in simbiosi sulle sue radici ed è in grado di fissare l’Azoto atmosferico nel terreno, rendendolo disponibile sia alle piante di Fagioli sia a quelle che verranno coltivate in seguito. I Fagioli, come tutte le leguminose, sono questa ragione una componente importante per la rotazione delle verdure nell’orto.
COLTIVARE I FAGIOLI: IMPARIAMO A SCEGLIERLI
Esistono centinaia di varietà di Fagioli, tutte correlate a linee di miglioramento varietale o a zone tipiche di produzione, che si distinguono per differenza di portamento della pianta, colore dei baccelli, forma e colore dei semi, lunghezza del ciclo di coltivazione, periodo di semina, periodo di raccolta, ecc.
Non potendo elencarle tutte e per semplificare, conviene suddividerle in base alla destinazione di consumo:
- i Fagioli mangiatutto o cornetti o fagiolini, di cui si utilizza il baccello immaturo con i semi già formati o appena formati;
- i Fagioli da sgranare, di cui utilizza la granella completamente formata ma non ancora conservabile per il consumo immediato o per la conservazione in freezer;
- i Fagioli da seccare, di cui la granella viene lasciata essiccare sulla pianta e successivamente estratta dai baccelli con la battitura e conservata a temperatura ambiente.
A loro volta questi tre grandi gruppi si suddividono in Fagioli nani (non necessitano di sostegni) e Fagioli rampicanti (che necessitano di un’impalcatura su cui sviluppare l'apparato vegetativo).
Rispetto alle varietà nane, che hanno una maturazione quasi contemporanea dei legumi, le varietà rampicanti hanno fioritura e maturazione scalari e di conseguenza anche il periodo di raccolta è diluito e prolungato nel tempo.
Dove coltivare i Fagioli: clima e tecnica colturale
Il Fagiolo vegeta bene con un clima temperato-caldo, quindi è una tipica coltura primaverile-estiva. Temperature inferiori ai 10°C lo mettono in sofferenza e abbassamenti a 1°C anche di poche ore possono compromettere la produzione.
Il Fagiolo non è particolarmente esigente per quanto riguarda il terreno, ma preferisce quello sciolto, fresco, fertile, preparato per la semina fin dall'autunno e ben concimato. Grazie alla simbiosi con il Rhizobium leguminosarum non è esigente di concimazione azotata, mentre va molto curata la concimazione organica, fosfatica e potassica. Riguardo alla rotazione, può succedere a qualsiasi coltura, tranne le leguminose (Piselli, Fave, ecc.) per evitare lo sviluppo di malattie fungine e batteriosi.
Interessante per le varietà rampicanti è la consociazione con il Mais, dove il Fagiolo offre Azoto alla pianta del Mais che funge da sostegno. In questo modo, oltre ai Fagioli si ottengono straordinarie pannocchie con ottima granella per polenta, popcorn, mais dolce o alimentazione degli animali da cortile.
La preparazione del terreno e le concimazioni di fondo e di pre-semina
Come già indicato, il Fagiolo predilige terreni soffici e ben drenati per i quali la preparazione va fatta già nell'autunno precedente la semina, in modo che gli agenti climatici (gelo e pioggia) possano agire e strutturare il terreno.