Per avere tanti bei fiori dalla fine dell’estate fino al tardo autunno, possiamo coltivare gli Astri per donare colore in un periodo dell’anno povero di fioriture.
L’Astro (Aster) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee. Possiamo scegliere fra tantissime varietà e ibridi con fioriture anche molto differenti fra loro: i fiori possono essere semplici, doppi, a pompon o a piuma di struzzo mentre le piante sono disponibili nelle varietà giganti e nane, più adatte alla coltivazione in vaso. Anche la tavolozza di colori è molto ampia.
Sono anche alleati importanti per la biodiversità. Gli Astri sono amati dalle api e dalle farfalle, che a settembre trovano poche fioriture a disposizione prima del riposo invernale.
Dove coltivare gli Astri
Possiamo coltivare gli Astri sia nelle aiuole e nelle bordure del giardino, magari sfruttando le differenti altezze degli steli, sia in vaso sul balcone. Tollerano il freddo e crescono spontaneamente anche sulle Alpi. Evitiamo di coltivarli all’interno dell’appartamento.
Scegliamo una posizione soleggiata dove fiorirà più generosamente. Ma cresce bene anche in mezz’ombra.
Come coltivare gli Astri
Possiamo coltivare gli Astri partendo dai semi o acquistando le piantine già cresciute a settembre.
La semina si effettua tra marzo e maggio per ottenere fioriture da giugno a ottobre. Il trapianto delle piantine invece si effettua generalmente a settembre, quando i centri giardinaggio iniziano a offrire gli Astri. Detti anche “settembrini” proprio in funzione del periodo di vendita.
In giardino dovremo preparare il letto di semina della aiuola. Rendiamo soffice il terriccio lavorandolo con zappa e rastrello. Togliamo le pietre, rompiamo le zolle più coriacee ed eliminiamo ogni parte organica di erba infestanti. Approfittiamo dell’occasione per integrare nel terreno una dose di fertilizzante organico, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante granulare a lenta cessione per arbusti da fiore.
Se acquistiamo le piantine già cresciute a settembre dovremo effettuare il trapianto rapidamente. Seguiamo lo stesso procedimento della semina, con la differenza che dovremo realizzare delle buche d’impianto, nelle quali inseriremo i concimi. Anche in questo caso manteniamo una distanza di circa 25 cm tra ogni buca.
Come coltivare gli Astri in vaso
Per la coltivazione in vaso è meglio optare per ibridi nani. Poiché le sostanze nutritive contenute nel terriccio sono destinate a esaurirsi, dovremo prevedere un programma di concimazione. Possiamo usare un fertilizzante liquido per piante da fiore da diluire nell’acqua per l’irrigazione, ogni 15 giorni da marzo fino a settembre. In alternativa possiamo usare un concime in bastoncino che rilascia le sostanze nutritive per 8 settimane.
Se gli Aster coltivati in vaso non fioriscono dobbiamo cercare la causa in una posizione poco luminosa e nella mancanza di concimazione.
Dopo la semina e il trapianto dovremo fornire acqua in modo regolare finché le piantine non saranno germogliate.
Gli Astri coltivati all’aperto hanno minori esigenze e possono approfittare delle piogge. Dovremo intervenire in caso di lunghi periodi di siccità e in particolare in estate, per evitare i pericoli colpi di caldo e siccità non amati dagli Astri. Se la pianta si affloscia in agosto o settembre, irrigatela e spostatela all’ombra.
Gli Astri coltivati in vaso invece dovranno essere irrigati regolarmente per evitare che il terriccio si secchi. Evitiamo di lasciare ristagni di acqua in eccesso nei sottovasi, poiché le malattie fungine, come l'Oidio, non sono rare con queste piante. L’Oidio o MalBianco è una patina bianca che si forma sulle foglie a causa di una eccessiva umidità e una scarsa ventilazione. Leggi questa notiziaper scoprire come eliminare l'Oidio dagli Astri.
Se possibile, usiamo acqua a temperatura ambiente e non gelida.
Come tagliare gli Astri
Gli Astri fioriti possono essere recisi per creare dei mazzi da portare in casa e conservare in acqua.
In ogni caso è sempre bene togliere i fiori appassiti per stimolare la pianta a produrne nuovi.