Possiamo coltivare la Kniphofia anzitutto per il suo aspetto particolare, da pianta tropicale per eccellenza, ma può sorprendere per la sua adattabilità come pianta da giardino. Originaria dell’Africa centro-orientale e meridionale, è una pianta erbacea della famiglia delle Liliacee. È facilmente riconoscibile per le sue pannocchie di fiori tubolari, che compaiono tra giugno e settembre sui lunghi fusti della pianta. I colori dei fiori variano a seconda della specie; molto pittoreschi quelli della Kniphofia flamenco, che variano dal giallo all’arancio. In altre specie, i colori variano dal viola, al rosa salmone, al bianco.

Il fusto fiorito della Kniphofia può raggiungere un’altezza tra gli 80 e i 120 cm.

COLTIVARE LA KNIPHOFIA: UNA PIANTA A BASSA MANUTENZIONE

Abituata ai climi tropicali, la Kniphofia ama ambienti caldi e soleggiati, ma se adeguatamente curata, coprendo il terreno alla base degli steli con della torba o della paglia e legandone le foglie nel periodo tra novembre e dicembre, per scongiurare i danni dell’umidità alle radici, può resistere bene anche al freddo dell’inverno.

Il periodo consigliato per trapiantarla è a inizio autunno o inizio primavera, in un terriccio fertile e ben drenato, che ogni primavera va arricchito con un concime granulare per piante fiorite a lenta cessione.

Ogni esemplare di Kniphofia richiede un certo spazio attorno a sè per crescere e lasciar diffondere le radici, per questo bisogna lasciare 40 cm tra una pianta e l’altra, se vengono fatte crescere più piante in una stessa aiuola. Per lo stesso motivo, non è consigliabile coltivarla in vaso.

La Kniphofia richiede sempre un terreno leggermente umido e questo significa che bisogna innaffiarla regolarmente e con particolare abbondanza tra la primavera e l’estate, soprattutto nei periodi di siccità.

Non necessita di particolari cure, ma bisogna asportarne i fiori appassiti per favorire una nuova crescita e le foglie secche o danneggiate.