Coltivare la Lavanda in vaso non è difficile e potremo godere della sua bella fioritura che dura per tutta l’estate fino all’autunno. Esistono molte varietà di Lavanda (Lavandula) ma quelle più diffuse nei centri giardinaggio sono la Lavandula angustifolia o officinale, che conosciamo per le tipiche fioriture in Provenza, e la Lavandula stoechas con spighe più corte e fiori che terminano con petali sporgenti che ricordano le ali delle farfalle.

Possiamo poi scegliere tra numerosi ibridi, differenti sia per le dimensioni della pianta e del fiore, sia per il colore e la profumazione. Alcune varietà sono più adatte di altre per la coltivazione in vaso.

Lavanda in vaso - Lavandula angustifoliaLavanda in vaso - Lavandula angustifolia
Lavandula angustifolia
Lavanda in vaso - Lavandula stoechasLavanda in vaso - Lavandula stoechas
Lavandula stoechas
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La Lavanda in vaso: iniziamo dal contenitore

Per coltivare la Lavanda in vaso dovremo scegliere un contenitore sufficientemente ampio e con fori di drenaggio sul fondo. Possiamo scegliere di coltivare più esemplari in vasi rettangolari da appendere sul terrazzo con almeno 30 cm di profondità oppure in un vaso rotondo per creare una macchia di colore, con almeno 20 cm di diametro.

Possiamo iniziare la coltivazione in primavera dai semi o dalle piantine già cresciute. In entrambi i casi usiamo un terriccio per piante da fiore e stendiamo sul fondo del vaso uno strato di palline di argilla espansa per migliorare il drenaggio.

Scegliamo una posizione soleggiata poiché la pianta richiede almeno 6 ore di luce diretta al giorno. Resiste allo smog e all’aria salmastra, quindi può essere coltivata anche in città o in zone marine.

Dopo la semina e il trapianto dovremo fornire acqua con regolarità finché la pianta non sarà germogliata e le radici avranno attecchito. Quando le piante saranno adulte limitiamoci a mantenere umido il terriccio e a evitare i ristagni d’acqua nel sottovaso. La prima causa di insuccesso nella coltivazione sono i marciumi radicali, provocati proprio dagli eccessi di umidità.

Da maggio e fino al termine della fioritura, quando irrighiamo diluiamo nell’acqua una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore.

È una pianta perenne e tollera il gelo fino a -15°C. Al termine della fioritura potiamo vigorosamente la pianta, a circa un terzo della lunghezza, eliminando le parti secche. In inverno ovviamente ridurremo le irrigazioni e ci limiteremo a non fare seccare il terreno. Se possibile spostiamo il vaso in un luogo riparato per evitare che le intemperie invernali inzuppino il terriccio e per prevenire marciumi radicali.

Il rinvaso si effettua ogni 2/3 anni, in primavera, utilizzando un vaso di dimensioni leggermente più grandi.