Possiamo coltivare un Anthurium Clarinervium se desideriamo una pianta con foglie particolarmente ornamentali. Il Clarinervium è infatti una specie del genere Anthurium caratterizzata da foglie affascinanti sia per la forma a cuore sia per le venature ornamentali chiare molto evidenti sul verde scuro della foglia. Il suo nome deriva dalla caratteristica delle foglie e significa “nervi chiari”, cioè bianchi e in evidenza. Le foglie sono morbide al tatto, simili al velluto e possono raggiungere fino a 15 cm.
Il Clarinervium proviene dalle foreste del Messico, dove vive come pianta epifita, quindi senza l’uso di terreno ma abbracciata alla corteccia dei grandi alberi.
In comune con il comune Anthurium condivide la produzione di un’infiorescenza composta da una spata, cioè una foglia modificata e uno spadice. Nel Clarinervium la spata è verde di appena 5/6 cm.
Attenzione alla presenza del Clarinervium in casa, poiché l’ossalato di calcio contenuto nelle sue foglie è una fonte di pericolo se viene ingerito da bambini o animali domestici, soprattutto i gatti.
Le nostre case sono il luogo ideale per la sua coltivazione, per la temperatura controllata e compresa tra i 18°C e i 25°C. Non tollera il freddo sotto i 15°C e il caldo torrido oltre i 40°C.
In casa collochiamo la pianta in una zona ben illuminata, ma evitiamo che i raggi solari colpiscano direttamente le foglie per evitare ustioni. Specialmente in estate spostiamo la pianta in una posizione semi-ombreggiata. In inverno invece scegliamo tranquillamente una posizione assolata.
Importante è anche controllare una buona circolazione dell’aria, per mantenere la pianta quasi nel suo habitat naturale.
Come coltivare il Clarinervium
Dopo l’acquisto possiamo travasare il Clarinervium nel vaso destinato a ospitarlo. Sul fondo stendiamo uno strato di materiale inerte, come l’argilla espansa che ricopriremo con un terriccio per rinvasi.
In seguito travaseremo il Clarinervium o ogni 2/3 anni in un vaso leggermente più grande, con l’obiettivo di sostituire il terriccio esausto.
Come concimare il Clarinervium
Programmiamo un ciclo di concimazione, utilizzando un fertilizzante liquido da diluire nell’acqua per l’irrigazione: ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno e in inverno.
In alternativa possiamo usare un concime a bastoncino che rilascia lentamente le sostanze nutritive per 8 settimane. È sufficiente infilare il bastoncino nel terriccio ogni 2 mesi circa.
Irrighiamo il terriccio con regolarità per mantenere il terriccio inumidito, in particolare nei mesi primaverili ed estivi. Evitiamo però i ristagni d’acqua, che stimolano marciumi del colletto e la perdita delle foglie. Meglio quindi se innaffiamo poco ma frequentemente, eliminando ogni volta gli eventuali ristagni nel sottovaso.
Quando ci accorgiamo che l’aria è troppo secca, quindi in estate e in inverno quando sono in funzione i riscaldamenti, e notiamo alcuni segnali di sofferenza e seccumi, interveniamo per ripristinare un certo grado di umidità ambientale. Dobbiamo semplicemente vaporizzare le foglie con acqua a temperatura ambiente, controllando che non si formino ristagni nelle rughe delle foglie: eviteremo così il rischio di proliferazione di spore batteriche.