Quella di coltivare gli Euryops in giardino è una moda abbastanza recente nei giardini italiani. Sono stati introdotti perché sono arbusti robusti e resistenti alla siccità e fioriscono in un periodo di cui fa troppo caldo per molte piante fiorite. Gli Euryops pectinatus fioriscono infatti in estate, da luglio a settembre.
Gli Euryops appartengono alla famiglia delle Asteraceae e sono originarie del sud Africa: sono arbusti sempreverdi perenni con base legnosa caratterizzati da grandi fiori gialli a forma di Margherita e da foglie con margini seghettati. Il nome pectinatus deriva proprio dalla somiglianza ai pettini per capelli. Le foglie sono verdi chiaro con riflessi grigio-argentati.
In giardino viene utilizzata per valorizzare le bordure e le aiuole: la “macchia” gialla dei suoi fiori si nota di sera ed evidenzia anche le zone più nascoste del giardino. Ma possiamo facilmente coltivarla anche in vaso per decorare terrazzi o cortili.
Nel centro e sud Italia possiamo coltivarla in giardino, mentre nelle zone settentrionali è meglio optare per un vaso poiché gli Euryops non tollerano il freddo sotto gli 8°C. Non ha invece problemi con i venti marini salmastri e l’afa intensa.
Come coltivare gli Euryops in giardino
Il trapianto si effettua in primavera. La pianta adulta in fioritura raggiunge una larghezza e un’altezza di 150 cm. All’atto del trapianto rispettiamo le distanze corrette tra le altre piante.
Prepariamo una buca d’impianto larga e profonda il doppio rispetto al vaso in cui si trova la piantina. Inseriamo nella buca un po’ di materiali inerti, come la ghiaia o l’argilla espansa, per migliorare il drenaggio. Gli Euryops sono infatti abituati al caldo e alla siccità africana, ma non tollerano i ristagni idrici e un eccesso di umidità radicale.
Al termine della fioritura, in autunno, potiamo i fiori e accorciamo i rami: fino a circa 15 cm, lasciando una parte verde. In questo modo la pianta lignificherà meno e in primavera produrrà nuovi giovani germogli che ridaranno una forma tondeggiante e compatta al cespuglio. Contestualmente stendiamo ai piedi della pianta uno strato di pacciamatura per proteggere le radici e il colletto dal gelo e dalla brina. Per evitare ristagni d’acqua limitiamo l’irrigazione nei mesi invernali al necessario. Cioè per non far seccare la pianta.
Scegliamo un vaso di almeno 30 cm diametro dotato di fori sul fondo per il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Usiamo un terriccio per piante da fiore ma misceliamolo, al 30/40% conargilla espansa. In questo modo otterremo un substrato molto drenante e scongiureremo il rischio di marciumi radicali causati da un terriccio troppo umido.
Irrighiamo la pianta periodicamente, quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Dopo aver ben irrigato ogni parte del terriccio presente nel vaso, anche vicino ai bordi, lasciamo scolare l’acqua in eccesso e svuotiamo il sottovaso.
Quando irrighiamo approfittiamo dell’occasione per miscelare una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore. Sarà sufficiente ogni 15 giorni da aprile a settembre. Nei mesi invernali interrompiamo.