Scegliere piante che richiedono poca acqua per abbellire il giardino sta diventando ormai una necessità. L’anno scorso abbiamo assistito alla stagione più siccitosa degli ultimi anni e anche quest’anno le previsioni non sono positive. In molte zone d’Italia ci saranno razionamenti e verranno, giustamente, privilegiate le produzioni agricole. Scegliere piante che richiedono poca acqua per il giardino è quindi un modo per ridurre i consumi e anche per diminuire l’impatto sull’ambiente del nostro spazio verde.
Senza sottovalutare che la minore richiesta di acqua significa anche meno ore da dedicare alla coltivazione. Un aspetto non secondario, specialmente per chi ha poco tempo per curare il giardino.
Le piante che abbiamo selezionato crescono rigogliose, alcune producono belle fioriture e abbelliscono gli spazi verdi quasi senza il nostro intervento.
È bene però precisare che per crescere in modo quasi autosufficiente, le piante devono trovarsi bene nel terreno del nostro giardino. La scelta quindi deve partire da lì: se abbiamo un terreno basico meglio evitare la coltivazione di piante acidofile e viceversa.
Inoltre a tutte le giovani piante, appena trapiantate, dobbiamo dare il tempo di produrre un apparato radicale solido e in grado di trovare in profondità l’umidità necessaria. Nei primi anni quindi richiedono irrigazioni e concimazioni regolari: quando diventeranno più robuste cresceranno in autonomia.
10 piante che richiedono poca acqua
Il Gelsomino invernale (Jasminum nudiflorum) è un arbusto a foglia caduca originario della Cina, caratterizzato da fiorellini imbutiformi di un bel giallo brillante. I fiori gialli spuntano da gennaio a marzo, prima delle foglie.
Possiamo coltivare il Verbasco se vogliamo creare una “macchia” di colore in giardino, magari per caratterizzare una zona. Le sue infiorescenze, alte anche più di 1 metro, si stagliano infatti come statue che spiccano nelle aiuole.
Il Verbasco (Verbascum) è una pianta erbacea che comprende centinaia di specie, sia annuali sia perenni. Generalmente la pianta è costituita da una rosetta di foglie verde scuro da cui si sviluppa un fusto eretto che produce una pannocchia di fiori, con colori che variano dal bianco al giallo al rosa a seconda della varietà. I fiori compaiono in estate e durano fino all’autunno.
Ci sono piante piacevoli al tatto? Dei nostri cinque sensi, solitamente quelli che usiamo per godere della bellezza di un giardino sono la vista, con cui godiamo del colore dei fiori delle nostre piante, e l’olfatto, grazie al quale possiamo godere del loro profumo. Altre piante, invece, oltre al loro colore e al loro aroma, ci colpiscono per il piacere che donano al nostro tatto, grazie alle loro foglie morbide e vellutate. Piante che spesso vengono scelte per adornare un giardino anche per questa loro virtù particolare.
Piante piacevoli al tatto: ecco quali scegliere
Tra le più note, possiamo segnalare la Menta e la Salvia, che lasciano sulle mani, oltre alla sensazione morbida, il loro aroma.
Altre piante da accarezzare sono laCelosia crestata, anche conosciuta con il nome di cresta di gallo, con le sue spighe di fiori dai petali vellutati, che possono essere gialli o di un viola acceso; la Stachys lanata, nota anche come orecchia di agnello, ricoperta completamente di una peluria bianca che ricorda appunto la lanugine dell’ovino; la Cotyledon tomentosa, o zampa d’orso, una pianta succulenta i cui fiori color pesca sono circondati da piccole foglie tondeggianti, coperte da una peluria morbida.