pomodoro
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Dicembre 27, 2016
Coltivare un piccolo orto in vaso è un’attività molto stimolante per i bambini: la cura delle verdure li responsabilizza e non è mai noiosa, soprattutto se si scelgono verdure a ciclo rapido che consentono di vederle crescere di giorno in giorno.
L'impegno nella coltivazione dell'orto può diventare anche uno stimolo a mangiare più verdura e a scoprire i tanti sapori differenti che la natura di offre.
Ecco una selezione di verdure a rapido sviluppo, di semplice manutenzione e appariscenti agli occhi dei più piccoli!
ORTO IN VASO PER I BAMBINI: PARTIAMO DAI SENSI!
Nell'orto dei bimbi non possono mancare le Fragole! Sono belle, colorate, facili da coltivare e piacciono a tutti! Basta un piccolo vaso o una composizione con diverse piantine.
Anche i Peperoncini non possono mancare: facili da coltivare anche in vasi piccoli, basta un posto al sole. Sceglieteli di varie tinte: rosso, giallo, verde, viola o diversi colori sulla stessa pianta.
Oltre ai colori pensiamo anche ai profumi! Un piccolo spazio quindi alle erbe aromatiche: le classiche Salvia, Rosmarino e Basilico ma anche aromi più inusuali, come la Salvia al limone. Crescono perfettamente in vaso, richiedono poche attenzioni e sono buone e intensamente profumate.
Per dare soddisfazione al nostro coltivatore in erba, ci vogliono piantine a rapida crescita: le insalate sono perfetta, anche se c'è poco sole! Le Lattughe e i Radicchi da taglio si coltivano facilmente nei vasi o nelle cassette della frutta: crescono velocemente e, una volta tagliati, ricrescono più volte
Anche i Pomodori danno grandi soddisfazioni: per i bambini consigliamo i Ciliegini e i Datterini. Una soluzione alternativa...
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Settembre 16, 2016
L'orto in autunno e in inverno può offrire ancora molte soddisfazioni! Molti ortaggi resistenti al gelo possono riempire il nostro orto, consentendoci di avere un buon raccolto anche nei mesi più freddi. Sul finire di settembre, alcuni ortaggi estivi continuano a essere produttivi: come fagiolini, bietole da costa, melanzane, peperoni, zucchine e zucche crescono finché il clima è fresco e umido. Inoltre, se il sole è ancora presente, possiamo continuare a raccogliere pomodorini e peperoncini fino a ottobre.
L'ORTO IN AUTUNNO E INVERNO
Nei mesi freddi sono disponibili molte varietà di ortaggi a ciclo invernale come: cavoli, cavolfiori, verze, broccoli, lattuga invernale, radicchio da cespo e da taglio, ravanelli, rucola e valerianella. I cavoli, i cavolini e le verze ibride sono produttivi fino a gennaio e resistono anche sotto la neve.
La scelta delle verdure da piantare va sempre effettuata in funzione del clima e dell’esposizione al vento freddo, che riduce la gamma degli ortaggi coltivabili. Se il clima è asciutto e abbastanza mite si coltivano bene carote, porri, finocchi e alcune erbe aromatiche come il rosmarino, la salvia e il prezzemolo.
Alcune verdure sono coltivabili più facilmente in serra fredda o in vaso, dove possiamo controllare meglio temperatura e esposizione. Una serra o la predisposizione di tunnel con...
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Ottobre 16, 2015
Abbiamo scritto una notizia più recente: clicca qui
La Peronospora nell'orto è sempre un problema. Quando l'umidità è molto alta, e le temperature miti, una fastidiosa malattia può insediare le colture dell’orto: la Peronospora. Questo fungo, conosciuto anche come Plasmopara viticola, solitamente attacca le piante di vite ma anche pomodori, crucifere, meloni, cipolle, patate, spinaci, insalata, zucchine e alcune piante ornamentali tra cui la rosa.PERONOSPORA NELL'ORTO: ELIMINIAMO SUBITO LE PIANTE COLPITE
Possiamo riconoscere questa malattia facilmente, perché causa delle chiazze lucide sulle foglie che piano piano ammuffiscono, coprendosi di una patina biancastra.Tutte le foglie colpite si seccano e muoiono, è perciò pericoloso quando il fungo si estende ai germogli della pianta perché ne arresta lo sviluppo, decimando la vegetazione e impedendo alla pianta di produrre fiori e frutti.
La Peronospora si diffonde in primavera e in autunno, quando le temperature sono abbastanza calde e le piogge abbondanti. Le spore di questo fungo, tendono a ritornare ogni anno sulla pianta infettata e si diffondono in modo rapido e violento sulle foglie, frutti e fusti degli esemplari limitrofi; per questo motivo si tende a trattare le piante infette ai primi sintomi con un fungicida specifico, eliminando le foglie malate.
Esistono anche prodotti da spruzzare sul fogliame per prevenire le infestazioni, soprattutto nel caso dei vigneti, molto esposti al rischio di ammalarsi, con un trattamento ogni 6-7 giorni nei periodi con molta umidità e clima mite.
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Agosto 14, 2015
Il Mal bianco o Oidio è una malattia fungina che si manifesta con la comparsa di una patina bianca, quasi una polvere, su foglie, steli e frutti delle piante. Sotto la muffa i tessuti della pianta si necrotizzano, portando al disseccamento della stessa. Colpisce molte piante ornamentali e non è raro trovare anche il Mal bianco nell'orto.
Questo fungo colpisce in primavera, quando vi sono forti escursioni termiche fra le ore più calde del giorno e quelle fresche della notte. Proprio come quest'anno, quando in primavera sono frequenti le piogge, l'Oidio si propaga da pianta a pianta, trasportato dal vento. Non è affatto facile da combattere perchè questa malattia si espande molto velocemente, il suo decorso è rapido e sopravvive ad alte temperature.
Nell'orto colpisce le piante di pomodori, patate, spinaci, carciofi, cipolle, zucchine, cetrioli, melanzane, meloni, piselli,. Colpisce inoltre l'alloro, alcuni alberi da frutto e molti fiori come le rose, le ortensie, le begonie, il biancospino.
Se notiamo la presenza della malattia, dobbiamo intervenire tempestivamente, perché le spore dell’Oidio si diffondono con il vento e possono contagiare altre piante.
Mal bianco nell'orto: come prevenire il problema con le polveri di roccia
Contro l’aumento delle temperature non possiamo fare niente, ma possiamo adottare le migliori pratiche agricole per evitare gli eccessi di umidità. Oltre a irrigare solo quando è necessario, possiamo sfruttare la micro-irrigazione o i tubi gocciolatori per limitare l’acqua erogata e per bagnare solo il terreno e non le foglie. La presenza di acqua persistente sulle foglie stimola infatti lo sviluppo delle spore fungine.
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Marzo 21, 2015
Se avete un balcone o un terrazzo assolato, la coltivazione dei pomodori in vaso vi darà grandi soddisfazioni. Sia per il profumo che questa pianta sprigiona, sia per i suoi frutti, decisamente più saporiti se coltivati da sé.
Nei garden center troviamo moltissime varietà di pomodoro, adatte per essere coltivate in vaso. Alcune hanno una crescita ridotta e non superano il metro.
Per la coltivazione in vaso è meglio scegliere varietà che producono Pomodori ciliegini, per avere un raccolto più abbondante rispetto alle varietà con frutto grande.
Per avere una ricca produzione, la piante deve essere posta in pieno sole per almeno sei ore al giorno. Le basse temperature dell’inizio dell’autunno esauriscono il ciclo naturale della pianta.
POMODORI IN VASO: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE
Nei garden center le piantine vengono vendute in piccoli pani di terra e devono essere subito trapiantate in una vaso più capiente, avendo cura di fissare un tutore al quale legheremo la piantina man mano che crescerà.
In alternativa alle piantine già cresciute, possiamo anche partire dai semi (decisamente più economici): in questo caso possiamo seminarli già a marzo, avendo cura di tenere i vasi in un posto caldo.
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Gennaio 03, 2015
La Dorifora (Leptinotarsa decemlineata) è un insetto fitofago che aggredisce soltanto le Solanaceae, preferibilmente le Patate, ma anche Melanzane, Pomodori e Peperoni. Un'aggressione da parte della Doriflora è facilmente riconoscibile perchè gli insetti adulti e le larve si cibano delle foglie e possono defogliare una pianta completamente. Se non si interviene la pianta muore e, nel caso della patata, è alto il rischio che l'aggressione inibisca la produzione dei tuberi.
La Dorifora passa l'inverno nel sottosuolo, per rifarsi viva quando la temperatura raggiunge i 16°C, necessaria per la sua riproduzione. Le uova vengono deposte sulle parte inferiore delle foglie e nell'arco di 5-15 giorni nascono le larve, che in altri 2-3 settimana diventano adulte. In Italia possono sviluppare fino a due generazioni in un anno, ma dove ci sono condizioni climatiche favorevoli, come nel Sud, arrivano anche a tre generazioni.
Le uova sono giallognole, lunghe meno di 2 mm e vengono deposte in gruppi di 20-40 uova. La larva è di colore arancione con capo e zampe neri, mentre l'adulto è di colore giallo ocraceo con dieci bande longitudinali nere.
DORIFORA: COME INTERVENIRE
Per contenere lo sviluppo della Dorifora è importante intervenire prontamente alla prima comparsa delle larve, con un insetticida specifico per insetti fitofagi.
Poichè si tratta di un agrofarmaco è importante seguire le istruzioni riportate nella confezione e rispettare i tempi di carenza, cioè il periodo in cui per precuazione è bene non mangiare i frutti trattati. E’ sconsigliato anche eccedere le dosi indicate dal produttore: una maggiore quantità di agrofarmaco non corrisponde a una maggiore efficacia.
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