geranio
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Marzo 13, 2015
Dietro il nome di ruggine delle piante ornamentali si celano una serie di malattie fungine, che possono coltivare sia le piante ornamentali sia quelle da frutto. I sintomi sono molto evidenti: si formano delle piccole vesciche (1-2 millimetri) di colore bruno o giallo-arancio sulla pagina inferiore delle foglie, che disperdono una polvere rossastra, molto simile alla ruggine del ferro, da cui è ispirato il nome. Le foglie colpite cadono, lasciando la pianta spoglia. Questi patogeni fungini vengono trasportati facilmente con il vento, andando a contaminare altre foglie e le piante vicine.
Per queste ragioni è importante intervenire prontamente, poiché le ruggini possono provocare notevoli danni.
Quelle più diffuse sono la Ruggine della Rosa, la Ruggine Bruna, la Ruggine del Pesco e la Ruggine del Susino, ma anche le conifere, le leguminose, i Garofani e i Gerani possono essere colpiti.
RUGGINE DELLE PIANTE ORNAMENTALI: COME INTERVENIRE
Come abbiamo detto la tempestività in questi casi è importante. Se vedete delle pustole nella pagina inferiore delle foglie, per riconoscere una ruggine è sufficiente scuotere il ramo: se si libera una polvere rossastra, sono i patogeni fungini tipici della ruggine.
Alla comparsa dei primi sintomi, trattate le ruggini con un fungicida sistemico per il controllo della ruggine. Controllate le piante dopo 10-12 giorni e verificate che il problema sia risolto: in caso di persistenza ripetete il trattamento.
Poiché si tratta di un agro-farmaco, vi raccomandiamo di leggere le istruzioni e seguire le indicazioni riportate sulla confezione. Alcuni agro-farmaci possono essere utilizzati anche sugli alberi da frutto, ma è importante rispettare i tempi di carenza indicati.
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Febbraio 24, 2015
I Gerani sono le piante più amate e vendute in Italia, apprezzate per la lunga fioritura e la bassa manutenzione. È infatti una pianta “facile”, decorativa e davvero poco esigente, che dalla primavera all’autunno regala fioriture abbondanti nei toni del bianco, rosa, rosso e arancio.
Impariamo a riconoscere i 3 tipi di Gerani più conosciuti!
I GERANI ZONALI
Il Geranio zonale (Pelargonium zonale) ha un portamento cespuglioso, con foglie tondeggianti verde chiaro zonate di bronzo o marrone (da cui prende il nome). Esistono numerosi ibridi con caratteristiche differenti: “Belvedere” ha i fiori rosa malva, “Cleopatra” è rosa delicato, “Gustav Emich” ha fiori semidoppi rosso vermiglio, “Hermione” ha fiori doppi bianchi. Non mancano anche le varietà in miniatura, tra 15 e 30 cm.
I GERANI RICADENTI
Il Pelargonium peltatum, meglio noto come Geranio ricadente, Geranio edera o Parigino è molto amato per le due doti decorative: il portamento ricadente crea ricche...
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Dicembre 30, 2014
Abbiamo scritto un articolo più recente: clicca qui!
Il Geranio (o Pelargonio) è il principe dei terrazzi italiani ed è una pianta abbastanza robusta, capace di resistere alle intemperie e agli attacchi di funghi o parassiti. Ma anche il Geranio ha un nemico naturale e si chiama Cacyreus Marchalli meglio conosciuta come Licena del Geranio, proprio perchè questo parassita prende mira in particolare gli amici Gerani.
Si tratta di una piccola farfalla sudafricana che non è mai stata un problema in Italia: negli ultimi anni però, a causa dell'innalzamento del clima e grazie alle importazioni, è arrivata anche in Italia e ha fatto la sua comparsa anche nelle regioni più settentrionali.
Le larve appena nate si comportano da minatori fogliari e nell'ultima età fuoriescono dalla pianta per nutrirsi anche delle foglie e dei fiori. In quest'ultima fase sono lunghe circa 1 cm e sono di colore verde vivo con bande dorsali lilla. Successivamente scavano gallerie all'interno dei rami sino a provocarne il disseccamento e la morte della pianta.
LICENA DEL GERANIO: COME FARE?
Per eliminare la Licena del Geranio è necessario un trattamento con un insetticida sistemico in polvere solubile, efficace sui più importanti fitofagi ad apparato boccale pungente-succhiante. E' un fitofarmaco ed è importante leggere attentamente le istruzioni e attenersi alle dosi e indicazioni del produttore.
Fare un primo trattamento quando si notano i parassiti e ripeterlo dopo 20 giorni per eliminare completamente le ultime larve...