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Marzo 25, 2025
L’uso di oli bianchi minerali in un orto e nel frutteto è consentito in agricoltura biologica e rappresenta un valido strumento per limitare la presenza di Cocciniglie, Psille, Afidi, Metcalfa, Eriofidi e Acari.
Le recenti limitazioni nell’acquisto e uso di fitofarmaci, obbliga gli hobbisti a dirigersi verso soluzioni più sostenibili per l’ambiente e già sperimentate con successo nell’agricoltura biologica professionale. È il caso degli oli bianchi minerali, particolarmente utili per il controllo di parassiti su diversi tipi di colture: da quelle orticole fino agli alberi da frutto.
Gli oli bianchi minerali di alta qualità e di ultima generazione sono altamente selettivi e vengono considerati “oli quattro stagioni”, poiché possono essere utilizzati durante tutto il ciclo vegetativo, anche in periodi normalmente non adatti all’uso degli oli minerali.
Oli bianchi minerali in un orto e nel frutteto: come agiscono
L’olio, opportunamente diluito e nebulizzato sul fogliame, crea una patina biancastra, inadatta all’ovideposizione...
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Marzo 19, 2020
Quella di coltivare il Fico è una tradizione molto antica poiché non richiede particolari cure, conoscenze tecniche o impiego di mezzi tecnologicamente sofisticati. È una pianta resistente alle malattie e agli attacchi parassitari che porterebbero alla distruzione e alla perdita del raccolto e al tempo stesso è capace di offrire frutti in abbondanza e per un lungo periodo.
COLTIVARE IL FICO: LA DIFFERENZA TRA FIORONI E FICHI
Il Fico (Ficus carica) della famiglia delle Moracee è un albero non molto alto: arriva intorno ai 7-8 metri di altezza e forma una chioma molto espansa, avendo spazio e luce, con i rami contorti ricchi di lattice.
Le foglie sono formate da 3-5 lobi, i fiori sono piccoli e racchiusi dentro un ricettacolo carnoso della forma simile a una pera cava e per vederli bisogna aprire il ricettacolo ancora giovane e verde. I fiori, unisessuali, vengono impollinati mediante l'intervento di un piccolo imenottero, la Blastophaga psenes, che compie il suo ciclo in stretta relazione con l'evoluzione delle diverse fioriture.
Il ricettacolo, maturando, diventa molle e sugoso e costituisce il Fico, mentre i veri frutti sono richiusi nel ricettacolo e sono dei piccoli acheni immersi in una polpa formata dalla trasformazione dei tessuti del fiore. Il frutto (falso frutto) può formarsi attraverso la fecondazione oppure per partenocarpia (senza fecondazione), diventando in entrambi i casi commestibile.
Avremo due epoche di fruttificazione: nella tarda primavera i Fichi fioroni, che si formano su un ramo dell'anno precedente e nella tarda estate (agosto-settembre) i Fichi propriamente detti, prodotti dalle gemme dell'annata.
Le varietà si suddividono principalmente in due gruppi per il colore della buccia...
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Settembre 05, 2017
La ruggine sulle piante da frutto è una malattia fungina che colpisce svariate fruttifere fra cui Susino, Fico, Albicocco, Mandorlo, Pesco e Ciliegio.
Nelle zone particolarmente umide si possono verificare infezioni precoci con danni di una certa gravità, che si manifestano sulle foglie con la formazione di piccole pustole colorate, localizzate prevalentemente nella pagina inferiore. Le foglie tendono poi a ingiallire e a cadere, causando un generale indebolimento della pianta e in alcuni casi la perdita della stessa.
RUGGINE SULLE PIANTE DA FRUTTO: TEMPESTIVITA’ E PREVENZIONE
Lo sviluppo di questa malattia si può notare in primavera quando l’umidità del terreno è più elevata e le temperature ancora basse. La ruggine, si diffonde velocemente e tende ad attaccare le piante vicine: per questo motivo è necessario intervenire alla prima comparsa dei sintomi.
Sarà necessario irrorare il fogliame ogni 10-15 giorni fino alla scomparsa dei sintomi.
In caso di malattia pregressa, si può prevenire la ruggine avendo cura di sfoltire le piante ed effettuare le periodiche potature, eliminando ogni residuo infetto e trattando in via preventiva con anticrittogamici ogni sei mesi.
Si tratta di un agrofarmaci ed è quindi importante seguire i dosaggio e i consigli d’uso indicati sulla confezione, così come è importante rispettare i tempi di carenza.
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Novembre 01, 2016
Allestire un mini frutteto in vaso sul terrazzo è possibile, scegliendo le giuste varietà di piante e procurandosi vasi molto capienti. Alcuni agrumi vivono bene in vaso, per esempio i Limoni e i Mandarini nani, mentre alcune piante come l'Olivo, accettano piccoli vasi da giovani ma poi esigono contenitori profondi.
Peschi, Pruni e Ciliegi nani offrono belle fioriture primaverili e un generoso raccolto, come anche il Fico con i suoi frutti settembrini.
Le Viti per uva da tavola di sviluppo contenuto, crescono bene in terrazzo, grazie al loro portamento rampicante. Anche il Kiwi può essere coltivato vicino a pergolati, che ricopre di foglie e frutti autunnali, ma deve essere piantato in vasche grandi e profonde a causa delle sue fitte radici.
FRUTTETO IN VASO: ATTENZIONE AL CLIMA
Alcune piante temono il gelo e sono adatte solo alla coltivazione in clima mite o in serra fredda, come gli agrumi e le piante subtropicali.
In generale, gli alberi da frutto, soprattutto se coltivati in vaso, hanno bisogno di molto sole per far maturare i frutti, insieme a una buona circolazione d’aria e di protezione dai venti forti che possono ostacolare l’impollinazione.
I Meli su portainnesti nanizzanti offrono un raccolto generoso, sia in forma colonnare come nella varietà “Ballerina”, sia con chioma allargata.
Melograno, Nespolo giapponese e agrumi come il Kumquat richiedono poche cure e al nord vanno trasferiti in serra da novembre a marzo.
Il Pero è decorativo se allevato a spalliera contro un muro soleggiato, specie nelle zone con inverno rigido.
Importante è ricordarsi...