Un buon motivo per coltivare la Justicia brandegeana è l’aspetto particolare delle sue infiorescenze che le è valso il soprannome di pianta dei gamberetti. Le sue vistose brattee rosse, arancioni e giallo oro ricordano infatti nella forma e nel colore i gamberi.
Si tratta di una pianta perenne sempreverde con un lungo periodo di fioritura: da aprile fino novembre. I veri fiori sono bianchi e molto piccoli, ma sono avvolti da grandi brattee a forma di cuore. Le brattee sono foglie destinate a modificarsi, nella forma e nel colore, per proteggere e attirare gli impollinatori. Nella Justicia brandegeana servono soprattutto per attirare l’attenzione degli impollinatori verso il piccolo fiore, altrimenti invisibile da lontano.
È originaria del Messico ed è una pianta tropicale. Cresce bene con temperature comprese tra i 18°C e i 30°C. In Italia viene coltivata come pianta d’appartamento poiché va in sofferenza sia con il freddo sotto i 10°C sia con il caldo eccessivo oltre i 35°C. Nelle nostre case, dove la temperatura è controllata per tutto l’anno, trovano un habitat ideale.
Scegliamo una posizione luminosa ma evitiamo di esporre la pianta ai raggi solari diretti in estate e durante le giornate più calde. In inverno teniamola lontana dalle fonti di calore e dagli spifferi freddi.
Come coltivare la Justicia brandegeana
Scegliamo un vaso di almeno 30 cm di diametro dotato di fori sul fondo per favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso. Stendiamo sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa e usiamo un terriccio per il rinvaso.
Il periodo migliore per il trapianto è la primavera, ma possiamo effettuarla anche in autunno. Evitiamo invece i mesi più caldi.
Il terriccio contiene una riserva di nutrienti per alcune settimane, in seguito dovremo prevedere un programma di concimazione annuale. Possiamo utilizzare un fertilizzante liquido per piante da fiore, da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno. In alternativa possiamo ricorrere a un fertilizzante granulare a lenta cessioneo un concime a bastoncino: si sciolgono lentamente nel terriccio e concimano il terriccio per molti mesi. Durante l'inverno la pianta entra in una fase di riposo vegetativo e possiamo sospendere le concimazioni.
Come irrigare la Justicia brandegeana
Cerchiamo di mantenere il terriccio sempre inumidito ma senza eccessi. L’intervallo di tempo fra un’irrigazione e l’altra dipende da molti fattori, come la grandezza del vaso, la temperatura esterna, l’esposizione al sole, ecc. Abituiamoci a toccare il terriccio: se è umido, rimandiamo; se è asciutto, bagniamo.
Quando irrighiamo, bagniamo abbondantemente tutto il terriccio del vaso, anche quello vicino ai bordi. Quindi lasciamo scolare il vaso molto bene prima di riporlo sul sottovaso o nel cachepot.
Quando l’aria tende a seccare, quindi in estate e quando sono in funzione i sistemi di riscaldamento e condizionamento, nebulizziamo frequentemente il fogliame per aumentare il tasso di umidità sulla superficie fogliare. Se la punta delle foglie tende a seccare è colpa dell’aria troppo secca. Usiamo solo acqua a temperatura ambiente e senza calcare.
Come potare la Justicia brandegeana
La potatura si effettua alla fine dell’inverno, quando la pianta è ancora in fase di semi-dormienza. In questo modo stimoleremo la pianta a produrre nuovi rami fioriferi.
Potiamo i rami secchi, danneggiati o malati e riduciamo la lunghezza dei rami cresciuti troppo e fuori dalla forma della pianta. Evitiamo però potature troppo drastiche.
Quando potiamo usiamo dei guanti di protezione e cesoie ben affilate e disinfettate. Al termine della potatura proteggiamo le ferite con un trattamento con Propoli: è un disinfettante naturale e terrà lontani batteri e spore fungine che potrebbero facilmente penetrare nelle ferite causate dalla potatura.