melanzana
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Giugno 16, 2017
Il Ragnetto Rosso bimaculato è un piccolo parassita fitofago comunemente presente su diversi ortaggi, come la melanzana, il melone, il cetriolo, il pomodoro, le fragole e gli agrumi in genere. Attacca anche le piante da fiore e ornamentali, causando danni estetici e indebolendo la pianta fino alla morte.
Il ragno, succhia dalle foglie la linfa e in breve tempo ne causa il disseccamento e la caduta. Molto pericoloso, è capace in breve tempo di triplicare la sua specie compiendo fino a 10 generazioni in un anno. In inverno si nasconde nella corteccia degli alberi, mentre in primavera, compare sulle piante ed è facilmente riconoscibile grazie al suo colore rosso/arancio o giallo/verde, con due macchie più scure sul corpo delle femmine.
RAGNETTO ROSSO BIMACULATO: COME INTERVENIRE
Possiamo riconoscere un'infestazione anche dalle piccole punture lasciate sulle foglie e dall'ingiallimento dei frutti, che crescono poco e male.
Per prevenire l'arrivo del Ragnetto Rosso si può cercare di aumentare l'umidità ambientale con frequenti irrigazioni, creando così un clima sfavorevole al proliferare di questo parassita. Soprattutto quando arriva il caldo secco, ambiente prediletto dal ragno.
In caso di infestazione possiamo effettuare un trattamento con un insetticida specifico, seguendo con attenzione i dosaggi indicati sulla confezione: irrorare la pagina inferiore delle foglie e le parti attaccate della pianta.
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Marzo 28, 2017
Costruire un orto in vaso sul balcone o sul terrazzo non è difficile, ma bisogna seguire alcune regole di buon senso. Iniziamo dalla scelta dei vasi!
REALIZZARE UN ORTO IN VASO: PARTIAMO DAI CONTENITORI
La scelta del vaso dipende anzitutto dal tipo di ortaggio. Devono avere dimensioni minime di 30 cm di diametro e profondità per una sola pianta di Pomodoro, Peperone, Melanzana o un singolo cespo di Lattuga. Per coltivare ortaggi come carote, cipolle, rape e altri ortaggi da radice occorrono vasche di almeno 100 x 50 x 50 cm, in quanto i contenitori molto profondi garantiscono un migliore sviluppo radicale.
Molto adatte sono le cassette in plastica profonde e larghe almeno 40-50 cm, dove si possono coltivare diversi ortaggi scelti fra quelli a sviluppo contenuto. Sui terrazzi le cassette rettangolari sono particolarmente utili perchè possono essere agganciate alla ringhiera con le balconiere in metallo: volendo ottimizzare e aumentare lo spazio, possiamo appendere una doppia fila di balconiere, una rivolta all'esterno e una all'interno. Se la ringhiera la consente, se per esempio è a forma di griglia, possiamo appendere due o più balconiere una sopra l'altra: l'Insalata ha bisogno di luce ma non di sole diretto e può essere un'ottima soluzione per moltiplicare il raccolto.
PLASTICA, LEGNO, TERRACOTTA CON UN OCCHIO AL FUTURO
I contenitori in terracotta sono belli e favoriscono un buon isolamento termico, ma se sono esposti al sole e in luogo ventoso rischiano di favorire una troppo rapida asciugatura del terriccio e possono risultare molto pesanti e scomodi.
Le grandi vasche in legno, rivestito all’interno con un telo di plastica lasciando sul fondo i fori per il drenaggio, sono ideali da collocare in terrazzi o in giardini spaziosi. I contenitori possono essere disposti sul perimetro...
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Marzo 03, 2017
Seminare un orto è il modo migliore per essere sicuri della biologicità degli ortaggi e aromatiche che andremo a coltivare e porteremo sulla nostra tavola.
A seconda della latitudine, marzo è in generale un mese caldo e abbastanza umido, ideale per iniziare a seminare le varietà di ortaggi primaverili. Ravanelli, Asparagi, Porri, Cime di Rapa, Fave, Finocchi, Cavoli, Sedano, Zucchine, Patate, Piselli, Carote e Basilico possono essere seminati a tutte le latitudini, mentre altre varietà come Meloni, Cetrioli e Peperoni prediligono un clima più mite. Particolarmente adatti per un orto sul balcone sono Pomodorini, Rucola, Lattuga, Radicchio, Topinambur, Fagiolini, Melanzane rotonde e Peperoncini.
SEMINARE UN ORTO: INIZIAMO DAL SEMENZAIO
Nel caso voleste anticipare i tempi o facesse troppo freddo per seminare direttamente nel terreno, si consiglia l’uso di un semenzaio, in cui far crescere le piantine per poi trapiantarle quando saranno germogliate. In commercio possiamo trovare molte soluzioni, dai piccoli vasetti alveolari in torba pressata fino alle mini serre, ma...
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Settembre 16, 2016
L'orto in autunno e in inverno può offrire ancora molte soddisfazioni! Molti ortaggi resistenti al gelo possono riempire il nostro orto, consentendoci di avere un buon raccolto anche nei mesi più freddi. Sul finire di settembre, alcuni ortaggi estivi continuano a essere produttivi: come fagiolini, bietole da costa, melanzane, peperoni, zucchine e zucche crescono finché il clima è fresco e umido. Inoltre, se il sole è ancora presente, possiamo continuare a raccogliere pomodorini e peperoncini fino a ottobre.
L'ORTO IN AUTUNNO E INVERNO
Nei mesi freddi sono disponibili molte varietà di ortaggi a ciclo invernale come: cavoli, cavolfiori, verze, broccoli, lattuga invernale, radicchio da cespo e da taglio, ravanelli, rucola e valerianella. I cavoli, i cavolini e le verze ibride sono produttivi fino a gennaio e resistono anche sotto la neve.
La scelta delle verdure da piantare va sempre effettuata in funzione del clima e dell’esposizione al vento freddo, che riduce la gamma degli ortaggi coltivabili. Se il clima è asciutto e abbastanza mite si coltivano bene carote, porri, finocchi e alcune erbe aromatiche come il rosmarino, la salvia e il prezzemolo.
Alcune verdure sono coltivabili più facilmente in serra fredda o in vaso, dove possiamo controllare meglio temperatura e esposizione. Una serra o la predisposizione di tunnel con...
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Agosto 14, 2015
Il Mal bianco o Oidio è una malattia fungina che si manifesta con la comparsa di una patina bianca, quasi una polvere, su foglie, steli e frutti delle piante. Sotto la muffa i tessuti della pianta si necrotizzano, portando al disseccamento della stessa. Colpisce molte piante ornamentali e non è raro trovare anche il Mal bianco nell'orto.
Questo fungo colpisce in primavera, quando vi sono forti escursioni termiche fra le ore più calde del giorno e quelle fresche della notte. Proprio come quest'anno, quando in primavera sono frequenti le piogge, l'Oidio si propaga da pianta a pianta, trasportato dal vento. Non è affatto facile da combattere perchè questa malattia si espande molto velocemente, il suo decorso è rapido e sopravvive ad alte temperature.
Nell'orto colpisce le piante di pomodori, patate, spinaci, carciofi, cipolle, zucchine, cetrioli, melanzane, meloni, piselli,. Colpisce inoltre l'alloro, alcuni alberi da frutto e molti fiori come le rose, le ortensie, le begonie, il biancospino.
Se notiamo la presenza della malattia, dobbiamo intervenire tempestivamente, perché le spore dell’Oidio si diffondono con il vento e possono contagiare altre piante.
Mal bianco nell'orto: come prevenire il problema con le polveri di roccia
Contro l’aumento delle temperature non possiamo fare niente, ma possiamo adottare le migliori pratiche agricole per evitare gli eccessi di umidità. Oltre a irrigare solo quando è necessario, possiamo sfruttare la micro-irrigazione o i tubi gocciolatori per limitare l’acqua erogata e per bagnare solo il terreno e non le foglie. La presenza di acqua persistente sulle foglie stimola infatti lo sviluppo delle spore fungine.
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Gennaio 03, 2015
La Dorifora (Leptinotarsa decemlineata) è un insetto fitofago che aggredisce soltanto le Solanaceae, preferibilmente le Patate, ma anche Melanzane, Pomodori e Peperoni. Un'aggressione da parte della Doriflora è facilmente riconoscibile perchè gli insetti adulti e le larve si cibano delle foglie e possono defogliare una pianta completamente. Se non si interviene la pianta muore e, nel caso della patata, è alto il rischio che l'aggressione inibisca la produzione dei tuberi.
La Dorifora passa l'inverno nel sottosuolo, per rifarsi viva quando la temperatura raggiunge i 16°C, necessaria per la sua riproduzione. Le uova vengono deposte sulle parte inferiore delle foglie e nell'arco di 5-15 giorni nascono le larve, che in altri 2-3 settimana diventano adulte. In Italia possono sviluppare fino a due generazioni in un anno, ma dove ci sono condizioni climatiche favorevoli, come nel Sud, arrivano anche a tre generazioni.
Le uova sono giallognole, lunghe meno di 2 mm e vengono deposte in gruppi di 20-40 uova. La larva è di colore arancione con capo e zampe neri, mentre l'adulto è di colore giallo ocraceo con dieci bande longitudinali nere.
DORIFORA: COME INTERVENIRE
Per contenere lo sviluppo della Dorifora è importante intervenire prontamente alla prima comparsa delle larve, con un insetticida specifico per insetti fitofagi.
Poichè si tratta di un agrofarmaco è importante seguire le istruzioni riportate nella confezione e rispettare i tempi di carenza, cioè il periodo in cui per precuazione è bene non mangiare i frutti trattati. E’ sconsigliato anche eccedere le dosi indicate dal produttore: una maggiore quantità di agrofarmaco non corrisponde a una maggiore efficacia.
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